IRLANDA: itinerario tra città, scogliere e castelli

Alla scoperta della magica Irlanda, con i suoi paesaggi capaci di togliere il fiato, i suoi graziosi cottage e villaggi, le grande cattedrali e gli antichi castelli. Un viaggio che è partito da Dublino, proseguendo verso la Wild Atlantic Way, il Ring of Kerry, le scogliere di Moher, la vivace città di Galway, e poi sempre più a Nord per la Kylemore Abbey, il Donegal, l’imponente Sentiero dei Giganti, concludendo a Belfast e ovviamente Dublino.

Pronti a partire?

Scogliere Irlanda

Qualche breve consiglio da viaggiatore a viaggiatore per muoversi in Irlanda.

  • AUTO. Considerato l’itinerario molto fitto che ci aspettava e i giorni contati, abbiamo scelto di viaggiare con un’auto a noleggio. È scontato da dire, ma in Irlanda e Irlanda del Nord si guida nel senso opposto. Questo significa che anche le auto a noleggio hanno la guida a destra, fattore che facilita la guida anche a noi “stranieri”. Bisogna comunque fare molta attenzione quando si guida: al senso di marcia in carreggiata, all’abitudine di stare più a sinistra del dovuto, alle rotonde (poche) e ovviamente a quando ci si immette per strada dopo una sosta o a un incrocio. Consigliamo di richiedere un’auto con cambio automatico!
  • ORARI. Ad esclusione di Belfast, Dublino, Galway, Donegal e alcune altre grandi città che abbiamo visitato, nei paesi più piccoli è difficile trovare locali dove mangiare dopo le 8 di sera. Vi consigliamo quindi di fermarmi a cenare un po’ prima del solito, non oltre le 19 per essere sicuri. L’alternativa sarà comunque un fast food, sempre presente anche nei paesi più sperduti!
  • VALUTA. In Irlanda la moneta è l’euro, quindi non dovrete preoccuparvi di cambiare contanti. Diverso è il caso dell’Irlanda del Nord, che essendo membro della Gran Bretagna utilizza la sterlina. Vi consigliamo di controllare in banca se la vostra carda di credito/debito è valida per l’Irlanda, oppure di attrezzarvi con un po’ di sterline (anche se in alcuni posti viene accettato anche l’euro).

In generale abbiamo trovato persone molto gentili e cortesi, in particolar modo nei paesini e nelle campagne. Ci siamo imbattuti sempre in gente cordiale e disponibile, felice di avere dei visitatori dall’estero e orgogliosa della propria terra. Gli irlandesi si sono dimostrati davvero brava gente (per quello che abbiamo potuto vedere noi), e se vi trovate ad assistere a una rissa tra ubriachi fuori da un pub irlandese non preoccupatevi troppo: anche questa è l’Irlanda!

Un piccolo malus è stata invece la necessità di acquistare biglietti per ogni attrazione, anche quelle naturalistiche come le scogliere di Moher e il Giant’s Causeway. Bisogna fare molta attenzione a questi posti e a cosa si sta acquistando (spesso i biglietti sono per il parcheggio o il visitor center, non per il resto). Da questo punto di vista l’Irlanda si è rivelata leggermente più cara e dispendiosa del previsto!

 

Il nostro viaggio di 9 giorni in Irlanda non è iniziato nel migliore dei modi, purtroppo: il nostro volo di andata da Milano a Dublino (by Aerlingus) è stato cancellato all’ultimo minuto. Nonostante i tanti viaggi fatti fino ad ora, era la prima volta che ci accadeva. Qui trovate qualche consiglio per “sopravvivere” a un volo cancellato.

 

La nostra prima tappa del viaggio avrebbe dovuto essere il castello di Cahir e la rocca di Cashel, che si trovano sulla strada tra Dublino e la contea di Kerry. Sfortunatamente la cancellazione del volo ci ha costretto a saltare questa giornata e questa meta.

Così, dopo avere noleggiato un’auto, ci siamo direttamente recati nella contea di Kerry, soggiornando in un grazioso B&B nei pressi del Parco Nazionale di Killarney.

NOTA: oltre agli hotel, in Irlanda troverete anche moltissimi B&B e Guest House dove poter soggiornare. Noi abbiamo fatto questa scelta e la consigliamo caldamente. Questi B&B sono solitamente della graziose e tradizionali case irlandese convertite in pensioni. I proprietari che abbiamo incontrato sono stati tutti molto cortesi e disponibili, dimostrando di essere felici di averci come ospiti e orgogliosi della loro terra. Quasi tutti offrono un’abbondante colazione irlandese, composta da uova, bacon, pudding, salsiccia, tortino di patate e pancake.

Anche se con un giorno di ritardo, abbiamo iniziato il nostro tour irlandese dal famoso RING OF KERRY. Si tratta di una bellissima strada che costeggia la penisola Iveragh, affacciandosi direttamente sull’impetuoso oceano atlantico. Qui troverete dei punti panoramici eccezionali e piccoli paesi di campagna.

NOTA: per orientarvi meglio potete seguire le indicazioni della Wild Atlantic Way. Sono segnali stradali molto diffusi con l’immagine di un’onda stilizzata.

Abbiamo visto rapidamente Killorglin, un piccolo paese che si contraddistingue per la festa del caprone. Noi ci siamo arrivati poco dopo, ma ancora si vedevano in paese i segni della grande festa. La festa del caprone, King Puck, è davvero molto sentita e l’intero paese sembra ruotare attorno ad essa. Si tiene ogni anno a metà agosto.

Proseguendo il giro del Ring of Kerry in senso anti-orario, ci siamo fermati sulla spiaggia di Rossbeigh Strand, una delle tappe più suggestive dell’intero viaggio. La strada vi porterà proprio accanto al litorale, dove una lunga spiaggia permette splendide passeggiate o gite a cavallo. I grandi scogli e massi sono il punto ideale per ammirare l’oceano.

Rossbeigh Strand Rossbeigh Strand

La strada ci ha poi portato brevemente a vedere il Barracks Heritage Centre, a Cahersiveen. Oggi è un museo, ma un tempo era nato come sede della polizia di contea. Secondo le guide questo castello sarebbe stato costruito frettolosamente e usando dei progetti sbagliati, motivo per cui parte di esso ricorderebbe i palazzi indiani. Noi onestamente non abbiamo trovato nulla di indiano, ma il ponte sull’estuario a fianco del maniero può valere qualche foto.

Per pranzo potete fermarvi a Waterville, una località molto turistica che si trova a metà del Ring. Questa è una meta molto gettonata dai turisti locali e stranieri. Paesino piccolo affacciato proprio sul mare, è diventato famoso anche per essere stata una delle residenze di Charlie Chaplin, a cui è dedicata una statua sul litorale.

Per un caffè potete invece fermarvi a Sneem, un piccolo borgo molto tradizionale suddiviso in due da un fiume e da un bel ponte. Non stupitevi se trovate ad aspettarvi su una delle panchine della piazza un vecchio assieme a un caprone come animale domestico: fa parte del fascino di questo villaggio!

Infine, sulla via del ritorno, abbiamo potuto godere della meraviglia della natura dei laghi di Killarney, all’interno del parco nazionale. Sulla strada ci sono moltissimi punti panoramici da cui è possibile ammirare una vista stupenda sulle colline, fiumi e laghi della zona. Tra i più famosi c’è il Lady’s View e il Moll. Oltre a questi vi consigliamo di fermavi anche in altri punti segnalati lungo la strada: sono meno turistici ma ancora più affascinanti e autentici!

laghi di Killarney

Dopo aver dedicato una giornata al Ring of Kerry, ci siamo diretti a Nord verso le imponenti scogliere di Moher. Lungo la strada ci siamo soffermati al Bunratty Castle & Folk Park. Pagando il biglietto di ingresso unico è possibile visitare il castello (con visita guidata in inglese) e il Folk Park. Quest’ultimo è un’interessante ricostruzione di abitazioni e negozi del XIX secolo irlandese. Potrete entrare in autentiche abitazioni di pescatori, contadini, allevatori e prendere parte a una lezione di cucina dell’epoca. Troverete inoltre una ricostruzione dei negozi e una sala da the. Consigliamo questo parco anche alle famiglie con bambini, considerando che ci sono attività per i più piccoli e tanti giochi dedicati a loro.

Le scogliere di Moher sono una delle tappe imprescindibili di qualsiasi viaggio in Irlanda. Imponenti, maestose, ventose e affollate, le scogliere di Moher sono una delle attrazioni naturali più visitate dell’isola. La strada per arrivarci è abbastanza tortuosa e una volta arrivati in cima sarete obbligati a usufruire del parcheggio a pagamento. Onestamente non ci è ben chiaro se sia possibile parcheggiare l’auto gratuitamente, poiché noi abbiamo acquistato (quasi involontariamente) il biglietto per la mostra interattiva.

scogliere di Moher

Una cosa da sapere delle scogliere di Moher è che di naturale e intoccato è rimasto ben poco. Sono diventate un’enorme e efficiente parco per turisti. L’interno del centro permette di fare alcune attività divertenti come fotografie in posa, ma anche di scoprire alcuni dettagli molto interessanti sulla formazione delle scogliere e sul loro futuro.

Da qui si dirama un doppio sentiero che costeggia le scogliere, che fino a un certo punto è protetto da pareti di pietre. Dopo la torre del faro è possibile proseguire su un sentiero fangoso e scivoloso, ma molto eccitante. Questa è la parte più “vera” e autentica della scogliere, proprio a un soffio dal precipizio. Se ne avete il coraggio, proseguite per qualche centinaia di metri su questo sentiero, godetevi l’emozione di essere affacciati sull’oceano burrascoso e ammirate gli uccelli planare a un soffio dalla parete rocciosa. Vi consigliamo di andarci ben preparati: scarpe adatte ai terreni fangosi, giacca antivento e tanta cautela.

L’indomani ci siamo diretti ancora più a Nord, verso Galway. Nel farlo abbiamo attraversato un paesaggio ben diverso da quello verde e dolce e ordinato del sud. Il Burren, che in irlandese significa proprio “luogo roccioso” è un ambiente duro dai tratti quasi lunari, ma che vale la pena di vedere. Questa è una regione carsica dove l’acqua ha creato grotte e cavità sotterranee: ed è la più estesa regione di pietra calcarea d’Irlanda e la particolarità del suo territorio gli conferisce un aspetto unico.

Avendo un po’ di tempo a disposizione ci siamo fermati a vedere il sito di Pulnabrone, immerso in un paesaggio quasi spettrale.

Galway è stata una bellissima sorpresa. Il centro della città è vivo e affollato di locali, persone e musica di strada. Lasciatevi trasportare dal ritmo della città passeggiando tra le vie e in riva al mare, alla scoperta dei punti chiave della città: Eyre Square, la piazza dove un tempo avvenivano i tornei medievali; lo Spanish Arch (due archi rimasti sul Ceann an Bhalla); la Cattedrale e il Lynch’s Castle.

Abbiamo poi ripreso la strada e ci siamo diretti verso il Connemara, una delle regioni più spettacolari di Irlanda. Tutta questa regione ha un posto speciale nei nostri ricordi, grazie alle sue montagne, i suoi spazi immensi, i laghi e il magico silenzio. È una zona molto differente dall’ordinato e dolce sud: in Connemara potreste guidare per km senza incontrare anima viva, senza vedere una casa, senza nessun rumore se non quello della natura. Lasciatevi trasportare dalla strada e godete delle bellissime montagne che si aprono davanti a voi!

Qui troverete un’altra meta imperdibile: la Kylemore Abbey, una bellssima dimora dell’Ottocento diventata poi collegio benedettino. Acquistando il biglietto di ingresso avrete accesso ai giardini, all’abbazia e alla chiesa. Per raggiungere i giardini potete fare una bella passeggiata oppure prendere una navetta gratuita che passa ogni 15 minuti. I giardini all’italiana offrono un’oasi di colore e di quiete. Fiori, piante, orti e serre: questi sono i giardini di Kylemore.

L’abbazia invece si affaccia direttamente sul lago è ed incantevole, sia all’esterno che all’interno. L’arredamento in perfetto stato vi trasporterà in un’altra epoca, quando i salone ospitavano ospiti d’onore o quando sono stati convertiti in scuola. Non perdetevi anche la chiesta a pochi metri: costruita da uno dei proprietari, Mitchell, in onore dell’amatissima moglie defunta, è un misto di stile gotico abbellito con angeli e fiori.

Kylemore Abbey

Il nostro viaggio è poi proseguito verso la Contea di Donegal, un altro luogo selvaggio e bellissimo che ci è rimasto nel cuore. Qui potrete sentire tutta la potenza e la meraviglia della natura incontaminata.

La prima tappa è stata una visita ai monumenti sepolcrali di Carrowmore. Si dice che sia il sito sepolcrale più antico d’Irlanda e sicuramente è uno dei più imponenti dell’isola. Anche qui, come sempre, bisogna acquistare un  biglietto di ingresso, che vi consentirà di avere in prestito anche una mappa del sito con relative spiegazioni. Si tratta di una serie di tumoli e di dolmen scoperti nel XIX secolo, ancora in buone condizioni.

Siamo risalti verso la punta più a nord dell’isola, costeggiando in parte la costa, per arrivare al Glenveagh National Park. All’ingresso del parco è possibile scegliere come visitarlo e come raggiungere il castello e il lago. A seconda del clima e della vostra voglia, potete scegliere tra il fare una passeggiata a piedi, un sentiero di montagna, affittare bici elettriche oppure utilizzare la comoda navetta. Non stupitevi di vedere ad aspettare con voi la navetta anche animali selvatici come dei bellissimi cervi: a noi è capitato ed è stato magico!

Il castello di Glenveagh si affaccia sul lago e da qui avrete una vista mozzafiato sulla vallata. Il castello è visitabile a pagamento e con tour organizzati ogni ora: prenotateli in anticipo. Da qui partono diversi sentieri, alcuni più impegnativi (vi raccomandiamo scarpe da montagna), altri più semplici. Tra questi ce ne sono alcuni ben segnalati che vi porteranno alla scoperta del giardino con statue classiche, il roseto, e una bellissima scala avvolta dalla vegetazione che si arrampica sulla collina.

Glenveagh National Park Glenveagh National Park

Un consiglio: una volta usciti dal parco, concedetevi qualche minuto per gironzolare sulla strada nei dintorni del parco. Proseguendo verso ovest troverete ad aspettarvi dei paesaggi magici, infiniti e senza ombra di traccia umana (ricordatevi di avere sempre il serbatoio pieno di benzina). Proseguendo su questa strada arriverete a un’antica chiesetta abbandonata le cui immagini sono molto note: si tratta della Dunlewey Church abandoned. È una piccola chiesetta ormai diroccata e abbandonata, ma non per questo è poco frequentata: è un continuo via vai di curiosi, fotografi e turisti.

Dunlewey Church Dunlewey Church Dunlewey Church

Il giorno successivo, ormai prossimi al confine, ci siamo recati in Irlanda del Nord. Non esiste un vero e proprio confine tra i due paesi, ma vi accorgerete del passaggio dal momento in cui i cartelli stradali passeranno da kilometri a miglia e gli euro in sterline.

Il primo posto dove recarsi in Irlanda del Nord è senza dubbio l’incantevole Dunluce Castle. Del vecchio castello ormai non è rimasto moltissimo, solo alcuni bastioni e pareti perimetrali. Allora perché recarvicisi? Perché questo castello è costruito proprio su una scogliera e si affaccia direttamente sulle onde del mare. Il paesaggio che lo circonda è stupefacente, sia che ci sia un bel sole tiepido sia con una tempesta in arrivo. Davvero da non perdere!

Dunluce Castle Dunluce Castle

Poco dopo incontrerete una tappa obbligata e consigliatissima: il Giants Causeway, ovvero il sentiero dei giganti. Ci sono varie leggende che circondano questo luogo. Noi siamo rimasti intrigati da due di esse: la prima racconta che il sentiero era stato costruito da un gigante innamorato che sperava così di raggiungere la sua amata in Scozia. L’altra, più tipicamente irlandese, racconta che il sentiero nacque da un gigante che vi ci si nascose per scappare da un nemico ancora più grosso che voleva malmenarlo.

Qualunque sia la leggenda che lo circonda, questo luogo ha qualcosa di magico. Patrimonio Mondiale dell’Unesco è considerato una delle piú affascinanti bellezze naturali al mondo: piú di 40.000 colonne di basalto a forma esagonale che si affacciano direttamente sul mare.

NOTA: arrivati in prossimità del sentiero, troverete un parcheggio e un visitor center. Per percorrere i sentieri che circondano il Giants Causeway non serve acquistare il biglietto del visitor center. In teoria il parcheggio è riservato a chi acquista il biglietto del centro, ma i controlli non sono molto ferrei.

Una volta lasciata l’auto, potete scegliere come procedere. Da un lato c’è una strada asfaltata a livello del mare, da percorrere a piedi o con la navetta. In alternativa (da noi consigliata), potete intraprendere il sentiero RED, che si arrampica sulla scogliera e che vi permette di ammirare dall’alto il panorama e le colonne. Una ripida scala vi condurrà poi a livello del mare, per poter toccare e salire sulle colonne. Ricordatevi di affrontare questo sentiero solo con scarpe adatte alla montagna!

CONSIGLIO FOOD: a poca distanza dal Giants Causeway perché non fermarsi a fare uno spuntino da Bothy Whitepark Bay? Questo è un locale sfizioso e carino lungo la strada, sempre affollato a causa dell’atmosfera informale e divertente. Anche la cucina è buona e variegata, molta verdura e buoni dolci!

La tappa successiva avrebbe dovuto essere il ponte Carrick a Rede Rope Bridge. Noi ci siamo arrivati a metà pomeriggio e abbiamo trovato molta confusione e tanta coda. Il nostro consiglio è quindi di recarvi al ponte di prima mattina, oppure di prenotare in anticipo i biglietti. Il ponte è infatti una tappa natura per chi si reca a visitare il sentiero dei giganti, quindi è sempre molto affollato.

Se non riuscite a trovare i biglietti per attraversare il ponte, non demoralizzatevi. Anche solo la passeggiata (gratuita) lungo il sentiero che si affaccia sul mare è incantevole e vale assolutamente la pena di farlo!

Sulla strada per Belfast abbiamo fatto una breve sosta al The Dark Hedges, un curioso tratto di strada divenuto famoso a causa dei suoi alberi ricurvi, che gli donano un aspetto assolutamente spettrale e supernaturale. Per gli appassionati, potreste ricordare di averlo già visto in alcune puntate di Game of Thrones: è stata la location scelta per la strada del re. The Dark Hedges è percorribile solamente a piedi e dovrete lasciare l’auto presso il parcheggio di un hotel a pochi metri di distanza.

The Dark Hedges

BELFAST e DUBLINO, le tue tappe “cittadine” di questo viaggio sono una parte interessante e diversa del viaggio. Potete trovare il nostro racconto di queste due città qui.