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Dolomiti: Itinerario di 6 giorni

Se siete amanti della montagna, le Dolomiti sono dunque il vostro angolo di paradiso!! E come darvi torto!! Bellissime, uniche e maestose!! Per me le Dolomiti sono un pò il mio vanto italiano, fiera di averle in casa e di poter dire: ci sono stata!! Lo sò, può sembrare stupido ma per me fanno parte di quei luoghi del cuore nei quali spesso ti ritrovi a dire: “oh come sarebbe bello vivere li”!! Oggi voglio proporvi un itinerario di 6 giorni tra storia e natura a spasso per i “monti pallidi“!

1′ Giorno:

Il mio percorso è cominciato ad Auronzo di Cadore. Si tratta di una delle località più rinomate delle Dolomiti Bellunesi (Veneto). Questa zona piace molto per la sua tranquillità, ideale per rilassarsi senza però rinunciare allo svago. Le attività da fare infatti sono tantissime: dalle passeggiate lungo il Lago, alle attività sportive o le escursioni. Noi abbiamo costeggiato per un tratto il lago sotto la fresca ombra degli abeti, fatto un tuffo e dopo esserci rinfrescati e rigenerati abbiamo seguito la strada ciclopedonale che porta fino in paese.

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2′ Giorno:

Il giorno dopo abbiamo approfittato del sole mattutino per fare un’altro tuffo, stavolta nel fiume prima di spostarci di poco per raggiungere il Lago di Misurina. Quest’ultimo è il lago naturale più grande del Cadore, si trova a Misurina che fa ancora parte della frazione di Auronzo. Noi, impavidi coraggiosi abbiamo sfidato la gelida acqua del lago fallendo miseramente. Troppo fredda nonostante il sole. Abbiamo quindi ripiegato su una splendida passeggiata e un giro per il paese scovando graziosi negozietti di artigianato (adoro le cosine fatte in legno)!!

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3′ Giorno:

Il terzo giorno, dopo aver passato due giorni di totale relax e tranquillità sdraiati sulle sponde di laghi e fiumi come tartarughe spiaggiate abbiamo deciso di spingerci verso le Tre Cime di Lavaredo. Sono le cime più famose delle Dolomiti: la Cima Piccola di Lavaredo (2857 m), la Cima Grande di Lavaredo (2998 m) e la Cima Ovest di Lavaredo (2973 m). E’ possibile fare il giro completo delle cime seguendo i percorsi segnalati in circa 4 ore. Il percorso non è particolarmente faticoso per quanto riguarda la prima parte, mentre la seconda diventa un pò più impegnativa se non si è abituati, in particolare nell’attraversamento del grande ghiaione. Durante tutto il tratto si incontrano svariati rifugi in cui rifocillarsi e godere delle spettacolare vista mozzafiato che queste cime regalano. Consiglio: scarpe da trekking resistenti,calze comode e abbigliamento adatto, bastoncini da montagna, acqua, k way (o una felpa in caso di mal tempo) ricordatevi che la montagna ha la capacità di cambiare clima da un momento all’altro e organizzatevi con uno zaino non troppo carico, solo il necessario. Credetemi, la vostra schiena ringrazierà.

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4′ Giorno:

Dopo relax e natura, abbiamo deciso di dedicare questa giornata alla storia visitando il Monte Piana, che ospita il Museo Storico all’aperto della 1′ Guerra Mondiale. Questa località è stata teatro di uno dei più cruenti e sanguinosi combattimenti in cui persero la vita 14.000 soldati. Il museo a cielo aperto è costituito da trincee, gallerie, cunicoli e postazioni militari in cui ci si può addentrare toccando con mano quella che era la vita al fronte. I volontari e molti operatori storici hanno inoltre portato alla luce numerosi reperti storici. Per visitare il museo è disponibile un servizio navetta con Jeep andata e ritorno che vi porterà fino al rifugio. A rendere questo posto degno di una visita è anche la magnifica vista a 360° sulle più belle montagne di tutto il comprensorio delle Dolomiti.

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5′ Giorno:

Il penultimo giorno siamo andati a Cortina in caccia di vip (scherzo). Abbiamo visitato il centro del paese che è molto molto carino, tra un negozietto e l’altro. Come del resto tutti i paesini delle Dolomiti, impossibile non amarli. Alle quattro (orario di apertura) siamo andati alla Cooperativa: un grande centro commerciale nel pieno centro del paese. Quattro piani in cui è possibile trovare di tutto dall’abbigliamento agli alimenti. Dopo abbiamo fatto un salto allo stadio del ghiaccio, in quanto pattinatrice non potevo non darci una sbircitina (giusto per rimpiangere di non avere un posto cosi vicino casa).

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6′ Giorno:

L’ultimo giorno sulla via di ritorno verso casa ci siamo fermati a San Martino di Castrozza (Trento)…che dire!! Ci ho lasciato il cuore (anche qui, si). Se penso alle Dolomiti penso a San Martino, è più forte di me. Si trova in una conca verde circondato dal Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino. Il paese è caratteristico e pittoresco, con le case in legno, i terrazzini colmi di fiori colorati e le chiese con i comignoli a punta. Avendo poco tempo a disposizione ci siamo limitati a fare un giro nel centro e goderci il panorama spettacolare, ma le attività da fare in questa località sono innumerevoli sia in inverno che in estate.

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Lungo la strada di casa, guardando dal finestrino a malincuore saluto questo meraviglioso angolo di mondo sperando di tornare prestissimo.

(foto prese da google in mancanza delle mie, ancora a rullino)

-S-

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