Turismo, l’Italia è scivolata al 5° posto della classifica mondiale

Come ogni anno alcuni giorni fa sono stati rilasciati i dati aggiornati sulle nazioni più visitate al mondo, classifica che fino a qualche lustro fa era dominata dalla nostra cara Italia. Che nonostante possieda il più grande patrimonio artistico del mondo, nonostante la presenza della Santa Sede e la bellezza delle località di mare, ha perso progressivamente posizioni negli anni, scivolando in quinta posizione.

La classifica

Il paese più visitato al mondo è la Francia, che nel 2018 ha offerto ospitalità a 86,9 milioni di turisti. A seguire la Spagna, con 81,8 milioni di presenze. Seguono gli Stati Uniti con 76,9 milioni di visitatori e la Cina, con 60,7 milioni. Infine il Bel paese, con 58,3 milioni di turisti. Dopo di noi Messico e Regno Unito, rispettivamente con 39,3 e 37,7 milioni di turisti.

Il declino dell’Italia

Il nostro paese è la culla dell’arte e della cultura, con una varietà di monumenti e luoghi che hanno fatto la storia del mondo senza eguali. Senza sforzarsi troppo basta menzionare la Città Eterna e la Santa Sede, che attrae fedeli e non da tutto il pianeta. Città d’arte ma anche località di mare eccellenti, località di montagna, la migliore gastronomia del mondo. Qualche decennio fa eravamo famosi anche per la movida, anche se ormai la riviera romagnola è stata soppiantata da mete come Ibiza, Loret de Mar, Mykonos. Un vero peccato.

I motivi del declino

Nello stesso arco di tempo in cui la Spagna è cresciuta enormemente come meta turistica, l’Italia è sprofondata. Questo perché mentre gli spagnoli – e non solo loro – hanno fatto di tutto per promuovere il turismo, noi ci adagiavamo sugli allori, e anzi talvolta ci siamo mossi per danneggiarlo, il turismo. Iniziamo da Ibiza, divenuta ormai capitale delle vacanze giovanili, che insieme a Formentera (più cara) e Loret De Mar (molto economica) hanno mandato in pensione località come Riccione, Rimini, e le altre località della movida romagnola. 

I turisti “bastonati” non tornano…

Prezzi alti e “trappole per turisti” hanno allontanato i turisti dal nostro paese. In Italia è ancora diffuso il malcostume di praticare prezzi più alti ai turisti. Commercianti senza scrupoli che si sentono ‘furbi’, ma che stanno facendo un danno al turismo non indifferente. Tre gelati venduti a sessanta euro, caffé e acqua a prezzi spropositati, cene a peso d’oro. Periodicamente balzano alla cronaca casi di truffe – più o meno lecite – ai danni di turisti che avvengono solo in Italia e nei paesi del nord Africa. Solo che nei paesi magrebini giocano al rialzo mercatai e venditori ambulanti, mentre da noi spesso ad abusare sui prezzi sono persino i ricchi commercianti.

Non bastasse questo, i turisti che visitano città come Roma devono stare attenti a non farsi scippare dai “mano lesta” che infestano a decine la metropolitana ed i bus. Devono stare attenti ai “centurioni” e altre figure simili, capaci di spillare anche oltre 20 euro per concedere una foto (spesso chiedendo somme simili quando la foto ormai è stata fatta) e altre dozzine di vere e proprie “trappole per turisti”. Anche il sovrapprezzo delle merci consumate ai tavoli è una pratica in uso solo in Italia. In Spagna consumare un caffé, una birra o un cocktail seduti al tavolo non prevede maggiorazioni sul prezzo. Mentre da noi il prezzo addirittura raddoppia, e spesso con gran sorpresa da parte dei turisti, che magari vedono esposti dei prezzi e solo quando arriva il conto si rendono conto delle maggiorazioni praticate per il servizio ai tavoli.

Perse anche le presenze tedesche

La maggioranza di quei milioni di tedeschi che d’estate trascorrono un paio di settimane al mare e che un tempo si riversavano sulle nostre coste, oggi si dirigono altrove. In Spagna, ma anche in Croazia e in Grecia, dove al turistica tedesco che viene a spendere e fare girare l’economia fanno ponti d’oro. Si trovano hotel e pacchetti vacanza a prezzi ragionevoli e l’accoglienza del turista è eccellente, senza truffe, sovrapprezzi e altri problemi.

Ormai le vacanze in Italia sono diventate un lusso per pochi, il turista non ci sta ad essere spremuto come un limone. Ma era ovvio che sarebbe accaduto se pensiamo che affittare un ombrellone e un paio di sdraio nei lidi italiani costa 25-30 e persino 40 euro al giorno, mentre nelle località spagnole bastano 5-6 euro. Con 40 euro al giorno si prende una casa in affitto su airbnb in numerose località marine spagnole, in Italia invece vorremmo farli pagare per un ombrellone e un paio di sdraio. Evidentemente c’è qualcosa che non va.

Basta “trappole per turisti”

Anche sul versante “furbetti” nel nostro paese c’è troppa tolleranza. I commercianti che si comportano in modo sleale con i turisti, con sovrapprezzi o con una strategia non trasparente sul fatto che ai tavoli la merce costa il doppio, dovrebbe essere punita. Sono queste pratiche a tenere lontani i turisti, a fare in modo che non tornino e in alcuni casi arrivino a sconsigliare il nostro paese. Un paese che vuole vivere di turismo, o che comunque considera il turismo una colonna della propria economia, non dovrebbe permettere che ogni giorno nelle metro romane decine e decine di turisti siano derubati. Quotidianamente. Decine.

Non solo non sono mai state assunte misure per fermare questo fenomeno, ma nemmeno vengono esposti cartelli per mettere in guardia i turisti, come quelli presenti sulle metro inglesi, che invitano a prestare attenzione ai borseggiatori.

 

Diario di Tenerife