Il segretario, un libro misterioso – 秘书

Sarà sicuramente capitato a tutti di vedere un film ambientato nella Cina antica, in cui compaiono schiere e schiere di figure che attorniano l’imperatore. Quella del funzionario è una figura molto importante nella Storia cinese, si trattava infatti di coloro che facevano arrivare tra la gente il volere dell’imperatore, con una precisa etichetta a seconda del livello del funzionario stesso. Come scritto nella recensione di un bel libro, anche l’abbigliamento era legato al proprio ruolo sociale, sia per gli oscuri funzionari di provincia che per i mandarini del livello più alto esistente che avevano letteralmente accesso alle stanze del potere imperiale.

Tra queste figura una di particolare rilevanza era il segretario, colui che era veramente vicino all’imperatore, andiamo a scoprire come si dice segretario – 秘书 (mìshū) – con gli hanzi:

秘 (mì): Il primo carattere che troviamo significa segreto, misterioso, composto sia dal radicale 禾 (hé) la pianta di riso o, secondo alcuni, il chicco di grano ancora sul gambo, dove 木 (mù) è l’albero o genericamente la pianta e 丿(piě) l’onnipresente linea verticale che da 必 (bì) che significa sicuramente, dovere, quasi sicuramente. Sulla composizione di 必 (bì) ci sono varie teorie, una lo vede composto da 心 (xīn) cuore, anima ma anche mente e intelligenza e dal solito丿(piě) quindi un significato che unisce la certezza ed il dovere al cuore.  Altra teoria vede invece 必 (bì) come rappresentazione di una lancia oppure come formato da 八 (bā) otto ma anche l’azione del dividere a dare il significato e 弋 (yì) a dare il suono, che poi  弋 (yì) rappresenterebbe una freccia scoccata da un arco, quindi una lettura del carattere con una prospettiva più pratica rispetto alla prima, anche se in ogni caso il senso di saldezza ritorna.

 Ricapitolando, 秘 (mì) dunque unisce la segretezza di una pianta che cresce all’inesorabilità del processo, un misterioso quindi che sfocia nell’intimità, ma sempre regolata dalle regole ferree della natura, potremmo quindi dire che il nostro misterioso diventa imperscrutabile.

 

书 (shū): Il secondo carattere significa invece libro ma anche documenti e sulla sua origine non ci sono molte informazioni. In ogni caso sarebbe composto da 丶(zhǔ), comunemente usato per rappresentare ciò che viene scritto, quindi l’aspetto tangibile della scrittura e da una forma semplificata di 聿 (yù) il pennello. Un po’ più articolata è la forma tradizionale del carattere 書 (shū) al cui interno, secondo alcuni studiosi, troviamo una mano che regge un pennello ed una bocca colta nell’attimo del parlare. Questo è in realtà un carattere abbastanza complesso visto che altri studiosi vi scorgono all’interno anche il dipingere ed il giorno, confermando l’importanza centrale che i libri hanno nella cultura cinese. Quello che sembra in ogni caso emergere è il fatto che 书 (shū) non sia semplicemente un libro ma sia un vero e atto di comunicazione e registrazione, un concetto molto lontano dal libro come svago quale può essere inteso oggi.

Concludendo, cosa ci dice 秘书 (mìshū)? Ci dice che il ruolo del segretario è un ruolo molto delicato, il segretario si affianca al sovrano, ai centri del potere se parliamo dei giorni nostri, condividendone i segreti. Anzi, non solo ne condivide i segreti ma li registra mostrando verso l’esterno un volto enigmatico, marmoreo nell’esigenza di non rivelare nulla di ciò che accade nelle stanze segrete. Il segretario, molto più che un semplice funzionario, è una figura che sarebbe interessante studiare come filo rosso che unisce il passato ed il presente della Cina. Ora sappiamo che ogni segretario è in realtà un libro misterioso!

Se vuoi approfondire la conoscenza della Cina e della sua cultura leggi il mio blog Farfalle e trincee

Fonte immagini: jinlisting.com; chinasage.info