Vagando con cani e re: 逛

Il vagare senza meta nella letteratura è nell’arte è un vero e proprio tema ricorrente. Gli eroi spesso viaggiano a piedi soli, vagando a volte senza meta con aria di sfida incontro al loro destino. Anche nella Storia cinese la figura di colui che cammina è una figura ben presente, basi pensare ad uno dei più celebri camminatori cinesi: Xuanzang, il monaco pellegrino che si diresse in India alla ricerca delle fonti del Buddhismo. Vagare ha spesso un significato spirituale, di viaggio dentro sé. Ma cosa c’entra il vagare con cani e re? Andiamo a scoprirlo subito prendendo in esame il nostro carattere di oggi, ossia (逛) guàng.

(逛) guàng: la prima parte del nostro carattere è il radicale 辶 (chuò) che significa camminare e rappresenterebbe un piede. Interessante notare che a sua volta 辶 (chuò) veda la presenza del radicale omofono 辵 (chuò) composto da 彡(shān) capelli e 止(zhǐ) che significa fermarsi, arrestarsi e desistere. Da notare che止 (zhǐ) è anche la forma originale di 趾 (zhǐ) che significa dita ed al cui interno compare anche 足 (zú) che vuol dire sempre piede ma anche ampio e infatti oltre al piede compare anche un pezzo di gamba. Quindi ricapitolando abbiamo camminare in relazione a capelli e fermarsi, magari per camminare bisogna raccogliere i capelli oppure il movimento dei capelli associati al fermarsi identificano un viaggiatore, in ogni caso questo carattere rende bene l’idea del movimento e dell’andare vagando.

Tornando a (逛) guàng, il secondo carattere che troviamo è 狂 (kuáng) che significa pazzo ed anche violento e selvaggio che si troverebbe qui per dare il suono, ma andiamo a vederlo da vicino. 狂 (kuáng) è composto da 犭(quǎn) che rappresenterebbe un cane visto di profilo e ben si allinea con il significato di 狂 (kuáng) soprattutto se il cane che va vagando è randagio e magari rabbioso, potrebbe anche essere un cane da guardia ma il senso di selvaggio mi fa pensare più ad un cane pastore degli allevamenti nomadi che ad un cane da guardia di contadini sedentari.

Abbiamo poi 王 (wáng), la nostra ormai nota scure che identifica il re. Ma che ci fa un re in compagnia di un cane e per di più non molto amichevole? Gli studiosi dicono che il nostro 王 (wáng) non farebbe altro che dare il sono a 狂 (kuáng), eppure cos’è un pazzo se non qualcuno che vede la realtà da un altro punto di vista? Magari una realtà in cui un cane randagio è allo stesso livello di un re? Da questa prospettiva il nostro (逛) guàng rappresenta un mondo sottosopra che, facile intuire, assume un carattere negativo. Chi non ricorda il tema del mondo dei folli di tanta letteratura occidentale? Prima o poi arriva qualcuno che alla follia preferisce l’ordine…

Concludendo, sono adesso più chiari i significati che si celano dietro a (逛) guàng, chi più di un cane e di un re possono sapere cosa significhi vivere vagando, sempre avanti persi nella propria solitudine?

Fonte immagini: deviantart.com; pinterest.com