希望
希 (xī) significa speranza, aspettativa ma anche raro. Il carattere è composto da 乂 (wǔ), spesso identificato con 乂 (yì), due antiche forme per indicare il numero cinque 五 (wǔ). Cinque come le dita di una mano, infatti 乂 (yì) starebbe a simboleggiare qualcosa che viene tagliato con delle cesoie, per reggere le cesoie ci vuole una mano ed una mano ha cinque dita. Non è un caso che 乂 (yì) significhi anche controllo, governo, maneggiare e nutrire inteso come far crescere. 布 (bù) significa invece tessuto, abito di cotone ma anche annunciare, dichiarare, far sapere, il che come vedremo tra poco non è così strano. 𠂇(zuǒ) è la mano destra, carattere composto da 丿(piě) linea e 一 (yī). Non ci addentriamo nel significato di mano destra anche se ci piace immaginare che la linea dritta sia la mano che protegge lo sguardo verso l’orizzonte. Passiamo a 巾(jīn) che significa fazzoletto, turbante oppure asciugamano ed è il radicale del carattere. A sua volta 巾(jīn) è composto da 冂 (jiōng) ossia ampio e丨(gǔn) che anch’esso significa uno, mentre noi siamo arrivati ad un ampio tessuto impugnato da una mano, un immagine che ricorda anche un personaggio dotato di autorità, colui che appunto fa un annuncio. Concludendo l’analisi del carattere, possiamo vedere come 希(xī) sia una mano che tiene un tessuto, facendoci immaginare qualcuno che si stringe i panni nella speranza che le cose migliorino oppure perché quel tessuto è prezioso, è un tessuto raro.
Affrontiamo ora 望 (wàng) che ha il significato di speranza ma anche di guardare avanti ed osservare. Altri significati sono poi luna piena e quindicesimo giorno del mese lunare, questo infatti è un carattere legato al calcolo del tempo, che nella cultura cinese non è semplicissimo. In ogni caso è formato da 亡 (wáng) che significa morte, pericolo e distrutto ma qui serve a fornire il suono al carattere. Giusto per completezza alcuni vedono in 亡 (wáng) un falcetto rotto, mentre altri vanno più a fondo ritenendolo formato da 亠 (tóu) testa e 乚 (yǐn) nascosto, misterioso ma anche piccolo. E se una piccola testa si nasconde, il pericolo è sicuramente in agguato. 月(yuè) non ha bisogno di presentazioni, è la luna (per l’esattezza crescente) ed è il radicale del carattere. Ora abbiamo la parte più difficile, ossia 壬 (rén) vale a dire il nono tronco celeste nel sistema di calcolo, chiamato Ganzhi, basato su tronchi appunto e rami celesti. A rendere più interessanti le cose alcune teorie che rimandano questo sistema di calcolo alla leggenda dell’arciere Yi e dei dieci soli. Prometto che un giorno ne parleremo, per ora basti sapere che il nono tronco dovrebbe essere associato ad una fase discendente, al declino. A comporre 壬 (rén) ci sono l’appena visto 丿(piě) e 士 (shì) che indica persone di rango come ufficiali, scolari, lavoratori specializzati e ministri. 士 (shì) viene solitamente associato ad un’ascia, vale a dire il potere regale. Concludendo l’analisi di 望 (wàng) abbiamo una persona che guarda alla luna, se poi ricordiamo che nel carattere ci sono il declino ed il suono della morte direi che abbiamo un’ottima rappresentazione della speranza.
L’immagine che emerge dai caratteri che formano 希望(xīwàng) non è delle più felici, anzi mette una certa placida tristezza, ma spiega molto cosa significhi speranza per i cinesi, una popolazione non sempre caratterizzata dalla fortuna ma che non smette di sperare.