Orban Viktor, Salvini e Morawiecki

Orban Viktor, Salvini e Morawiecki si sono incontrati recentemente.

Il primo ministro ungherese Orban Viktor, di Fidesz, il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, di Legge e Giustizia e Matteo Salvini, della Lega, hanno discusso sul futuro dell’Europa e sulla possibile cooperazione tra le forze di destra.

I tre leader hanno deciso di elaborare un programma comune che tuteli la sovranità nazionale, la famiglia e la conservazione delle radici cristiane dell’Europa.

Allo stesso tempo, hanno confermato il rifiuto dell’immigrazione illegale e dell’antisemitismo.

Il recente sondaggio di Szazadveg, denominato End-of-Century Europe, ha sottolineato come il sentimento europeo sia molto vicino ai valori sostenuti dai tre leader.

Immigrazione illegale e famiglia

Dal sondaggio emerge che tre quarti dei cittadini europei (75%) sono preoccupati per l’immigrazione illegale.

Il 57% degli europei ritiene che il declino della popolazione debba essere arrestato non facilitando l’immigrazione, ma incoraggiando le nascite.

A tal proposito, più di due terzi (69%) degli intervistati (dell’UE e del Regno Unito) preferiscono investire risorse interne per sostenere le famiglie locali piuttosto che incoraggiare l’immigrazione.

Per decenni, il sostegno e la protezione della famiglia ha svolto un ruolo di primo piano nella politica dei partiti democristiani europei.

Tuttavia, si può osservare che a fronte di una maggiore attenzione per l’immigrazione, l’istituzione della famiglia ha perso importanza anche agli occhi di molti politici democristiani e di centro-destra nell’Europa occidentale.

Pertanto, sebbene vi sia un’evidente necessità, ora piú che mai, di una politica a favore della famiglia e delle nascite in tutta Europa, il sostegno alla migrazione continua a giocare un ruolo più forte nelle politiche della Commissione e del Parlamento europei.

I tre leader sono concordi nel rimettere al centro l’istituzione della famiglia.

Stati nazionali forti

I tre leader concordano nel pensare che solo stati nazionali forti e liberi di autodeterminarsi siano la ricetta per una Europa altrettanto forte.

Dal sondaggio non é emersa alcuna identitá europea che prevalga sull’importanza della nazionalitá.

Più di tre quarti (77%) degli intervistati considera l’impegno nazionale più importante di quello europeo.

Piú precisamente, tra il 2019 e il 2020 la percentuale di coloro che si considerano cittadini europei prima che appartenenti al proprio paese d’origine è diminuita dal 20 al 18 per cento.

Cristianesimo

Orban Viktor, Salvini e Morawiecki hanno ribadito che la conservazione delle radici cristiane è un elemento chiave dell’Europa.

La maggioranza degli intervistati (55%) preferisce conservare la cultura e le tradizioni cristiane, mentre la proporzione di coloro che trascende dal cristianesimo è del 35%.

L’incoraggiamento della migrazione a base musulmana, ha necessariamente portato a un indebolimento dell’impegno nei confronti del cristianesimo in Europa.

Per i tre leader, bisogna invertire questo processo. La salvaguardia della cultura e delle tradizioni cristiane é per loro una prioritá.

Lotta all’antisemitismo

Per molto tempo, sia la sinistra che la destra europee hanno trattato le comunità ebraiche come alleati naturali.

Hanno sancito il rifiuto delle espressioni antisemite come fondamento politico.

Tuttavia, lo sviluppo degli interessi politici attuali e la necessità di rispondere alle masse spesso antisemite che arrivano in Europa, hanno portato cambiamenti anche in questo ambito.

Secondo il sondaggio End-of-Century Europe, un cittadino europeo su quattro (25% degli intervistati) vede discriminazioni tra ebrei e non ebrei.

C’é quindi la necessitá di garantire la sicurezza degli ebrei, per una piú efficace lotta in Europa contro l’antisemitismo.

Conclusioni

Sulla base di ciò che emerge da questo sondaggio, si può affermare che il Parlamento europeo agisce non tenendo in particolar considerazione le diverse esigenze del popolo europeo.

Da quando le forze democristiane di centro-destra hanno iniziato a soddisfare altre esigenze, marcatamente di sinistra, un ampio elettorato europeo é stato lasciato privo di rappresentanza.

Da qui la necessitá di Orban Viktor, Salvini e Morawiecki di unirsi e avviare insieme una concreta collaborazione per salvaguardare i valori cristiani e le libertá nazionali in Europa.

Per approfondimenti sull’incontro, potete leggere qui: Articolo apparso su Origo

Per maggiori informazioni sul sondaggio: Szazadveg

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