Addio Canarie: Pensionati in fuga dall’Italia, quali sono le nuove destinazioni

Fino a pochi anni fa Tenerife e le altre isole Canarie erano considerate una sorta di “paradiso dei pensionati”, che si trasferivano qui attratti dalle minori trattenute sulla pensione, dal costo della vita sensibilmente inferiore e dal perenne clima primaverile che caratterizza l’arcipelago. Ma nel giro di pochi anni le cose sono radicalmente cambiate, costringendo molti pensionati a orientarsi verso altre destinazioni.  Vediamo quali e cosa è cambiato.

Negli scorsi anni dozzine di servizi televisivi e articoli di giornale decantavano i vantaggi che i pensionati (e non solo loro) potevano ottenere trasferendo la propria residenza alle Canarie. In alcuni casi i media esageravano, parlando di una presunta “vita da ricchi con mille euro” che non c’è mai stata. Certamente però trasferendosi era possibile risparmiare su molti capitoli di spesa, a fronte di minori trattenute sull’assegno previdenziale. Ma negli ultimi anni il crescente costo degli affitti ha ridotto significativamente le possibilità di risparmio, spingendo i pensionati verso paesi come il Portogallo e la Tunisia.

Di seguito un servizio televisivo sui pensionati italiani alle Canarie di alcuni anni fa (l’articolo continua dopo il video)


Trasferirsi alle Canarie nel 2023: le cose sono cambiate

Negli ultimi 6/7 anni le isole “maggiori” dell’arcipelago (Tenerife, Gran Canaria, Fuerteventura e Lanzarote) hanno conosciuto un consistente e progressivo aumento demografico, mentre la disponibilità di alloggi anziché aumentare di conseguenza, è addirittura diminuita.  Questo è avvenuto sia per la maggiore richiesta di case – sia in affitto che da comprare – da parte di chi si è trasferito, sia perché molte abitazioni che in passato venivano affittate a lungo termine (larga temporada) ai residenti, sono state dirottate  sul più remunerativo affitto vacanze (alquiler vacacional). L’aumento demografico infatti ha coinciso con un aumento del turismo, che dopo un periodo di stop dovuto alle restrizioni imposte per la pandemia, ha ripreso pienamente forza.

Pochi alloggi e altissima richiesta: gli affitti sono alle stelle

La situazione che si è venuta a creare ha portato il prezzo degli affitti a raddoppiare nel giro di pochi anni. Per fare un esempio pratico,  case di una cinquantina di metri quadri, dotate di una sola camera da letto, ubicate in zona turistica (Los Cristianos e Las Americas in primis) che nel 2015 venivano affittate mediamente a 500 euro al mese, oggi vengono proposte a circa 1.000€ al mese. Fuori dalla zona turistica i prezzi di un appartamento con caratteristiche similari (una sola camera da letto) sono passati dai 300/350 euro a 600 euro.

Tenerife oggi è diventata proibitiva per molti pensionati

Il forte aumento del canone degli affitti ha letteralmente posto “fuori giocouna importante fetta dei nostri pensionati,  quelli che percepiscono assegni mensili intorno ai mille euro o addirittura inferiori, e che rappresentano la  maggioranza. Questa tipologia di pensionati fino a qualche anno fa si trasferiva alle Canarie attratta in primis proprio dal minore costo degli affitti, rispetto alla maggioranza delle città italiane.

Chi possedeva una casa in città come Roma, Firenze, Bologna, Milano etc. poteva affittarla a cifre spesso vicine o superiori ai mille euro al mese, e con la metà di quella cifra prendere in affitto un appartamento a pochi passi dalla spiaggia. Oggi tutto questo non è più possibile. Quello che in precedenza era un fattore di attrazione, si è trasformato nel giro di pochi anni in un ostacolo, che impedisce di trasferirsi. Non solo. Molti pensionati che si erano trasferiti alle Canarie negli anni passati, dinnanzi ad un aumento così rilevante del prezzo degli affitti, sono stati costretti a fare ritorno in patria oppure a spostarsi in altri paesi.

Le nuove mete dei pensionati che cercano il risparmio

Un recente articolo di Repubblica sul fenomeno dei pensionati che si trasferiscono all’estero per sfuggire al caro vita italiano evidenzia come un numero crescente di questi scelgono Portogallo e Tunisia per iniziare una nuova vita all’estero. Il primo da alcuni anni ha cambiato la legge per offrire condizioni vantaggiose ai pensionati stranieri che decidono di trasferirsi nel paese, con il preciso intento di attirarne il più possibile.

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Tasse basse e costo della vita minore

In Portogallo i pensionati europei che acquisiscono la residenza fiscale sono soggetti ad una tassazione del 10%, più conveniente di quella offerta dalle Canarie, mentre rispetto alle trattenute italiane la differenza è abissale,  specialmente per le fasce di reddito più alte. In Tunisia oltre al risparmio fiscale c’è da segnalare come il costo della vita sia notevolmente inferiore rispetto agli standard europei. Sicuramente però la qualità della vita non è paragonabile a quella offerta da Tenerife sotto molti punti di vista.

Diario di Tenerife

 

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3 Risposte a “Addio Canarie: Pensionati in fuga dall’Italia, quali sono le nuove destinazioni”

  1. Per dire tutta la verità, per le nuove destinazioni dei pensionati che fuggono dalle Canarie, io escluderei la scelta della Tunisia proprio per lo stesso problema degli affitti. Fino al 2015 si trovavano affitti vantaggiosi più delle Canarie e con più comodità anche vicino al mare (c.d. vista mare) ma oggi, 2022 le cose sono cambiate, si è passato da 200,00 euro e/o meno, a cifre europee o quasi, oltre al fatto che non siamo in Europa ma in un Paese arretrato di cinquant’anni, compresa la burocrazie, anche il caro vita è esploso negli ultimi due anni, per i nativi è una tragedia, dalla mancanza di generi alimentari agli aumenti dei prezzi in modo esagerato che noi pensionati europei ( con mille euro nette al mese) ancora sopportiamo ma per i locali con uno stipendio medio di 500,00 euro arrancano. La realtà è che i locali cercano una rivalsa sugli europei su affitti e generi alimentari, con un aumento purtroppo anche della delinquenza. Io come tanti italiani stiamo valutando la possibilità di un rientro nella nostra non bella situazione italiana (costi benefici, affetti, tenore di vita etc. etc.) La destinazione prossima futura sarà come le Canarie, la Tunisia sprofonderà in un periodo di povertà e disagio economico sociale, oltre che politico.

  2. vivo in Gran Canaria da 25 anni e fino all esodo dei connazionali si viveva divinamente,i costi erano contenuti,io avendo una casa in affitto dal 2008, composta da 3 camere,salone bagno cucina sala pranzo e giardino pagavo intorno a 400 euros e in un Municipio tra i migliori,intorno al 2015 c e stato l aumento degli arrivi e l intervento dei connazionali nei settori immobiliari che hanno contribuito ad innalzare i prezzi degli affitti,tra l altro hanno inserito a carico degli inquilini le spese di gestione immobiliare(cosa che prima veniva assorbita nel maggiore dei casi dal proprietario gli stessi locali italiani (bar ristoranti che praticamente scappavano dall Italia oppressi da costi e fiscalita eccesse)arrivati qui hanno portato prezzi a livelli superiori sia della stessa Italia che delle isole Canarie quando ancora veniva turismo di lusso,chiaramente la diminuizione delle presenze dei pensionati italiani pregiudichera pure queste attivita a cui ,per le menzionate ragioni,difficilmente accudono cittadini Canari.Altra cosa da tenere in considerazione che molti hanno investito senza documentarsi della realta Canaria,tolta la presenza dei Connazionali che frequentano le isole per le vacanze estive, da sempre il turismo invernale e’ stato sempre considerato il piu renumerativo con provenienze da paesi nordici,Germania,regno unito che sono abitudinari dei propri luoghi .Pure i costi immobiliari hanno raggiunto valori quasi il doppio della realta,nel 2008 gia ci fu untracollo immobiliario che si porto dietro decine di imprese di certa forza.

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