Bottiglie di plastica: Italia 1° in Europa con 9 miliardi all’anno!

L’Italia è prima in Europa e terza nel mondo per consumo di acqua in bottiglie. Che oltre ad essere costosa, ha anche un forte impatto sull’ambiente. Ecco come a Tenerife ed in Spagna sono riusciti a limitare l’uso delle bottiglie di plastica.

Una delle differenze di abitudini tra i canari e gli spagnoli e gli italiani, riguarda l’acqua potabile per uso domestico. In Italia siamo abituati ad acquistare bottiglie da 1,5 o 2 litri, mentre non sono in vendita i contenitori con capienza superiore, da cinque o otto litri, molto comuni ed utilizzati a Tenerife.

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I boccioni costano meno e hanno minore impatto ambientale

I “boccioni” da 8 litri costano meno, rispetto alla medesima quantità d’acqua frazionata in bottiglie, e hanno minore impatto ambientale, anche perché i boccioni sono sovente riutilizzati. Sul mercato inoltre, con pochi euro, sono disponibili i dosatori, che rendono pratico l’utilizzo degli ingombranti e poco maneggevoli contenitori.

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Un distributore di acqua posto nel pianerottolo di un edificio. Come si legge in basso, l’installazione è gratuita per tutte i residence e condomini che ne fanno richiesta. E’ compresa anche la manutenzione, mentre l’acqua costa 10 centesimi al litro. Una bella comodità che evita di dover trasportare pesanti casse d’acqua.

Distributori di acqua nei residence e nei condomini

Sono molto diffuse le macchine che distribuiscono acqua potabile, al costo di 10 centesimi al litro, negli spazi comuni dei residence e dei condomini. In Italia alcuni comuni hanno installato fontane di acqua potabile gratuita, ma questo servizio è gestito da privati, pertanto ha un costo, ma l’installazione ed il mantenimento dell’impianto è gratuito, per tutte le comunità che ne fanno richiesta.

quante bottiglie di plastica vengono buttate ogni anno

Sapevate che l’Italia è la nazione europea che consuma più acqua in bottiglia, nonché la 3° su scala mondiale? In Italia ogni anno vengono acquistate nei supermercati e nei negozi qualcosa come 9 miliardi di bottiglie di plastica all’anno! Un numero mostruoso, anche in termini di impatto ambientale. Solo una parte delle bottiglie finisce nella filiera del riciclo, il grosso invece finisce nell’indifferenziata, in discarica o negli inceneritori.

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L’impatto ambientale delle bottiglie di plastica: non solo produzione e smaltimento, ma anche trasporto.

Le bottiglie di plastica, inquinano quando vengono prodotte, quando vengono smaltite, e per il loro trasporto sugli scaffali dei supermercati. Sono molto pesanti ed ingombranti, i camion dell’acqua portano alcune migliaia di bottiglie, pensate quanti ce ne vogliono per trasportare 9 miliardi di bottiglie in ogni angolo della penisola.

Il problema è ignorato da politici, media e cittadini

Ci sono state giusto ieri le elezioni comunali in importanti comuni come Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna e altri. Durante la campagna elettorale, non ho sentito nessuno che ha affrontato il tema, sul quale i comuni potrebbero fare molto, anche per l’installazione di fontanelle nei quartieri più densamente popolati, o altro. Mentre a livello politico nazionale, ci vorrebbero delle politiche per favorire la riduzione della mole plastica, magari detassando e offrendo incentivi fiscali alle aziende che forniscono servizi ai condomini come quello offerto a Tenerife. Da parte dei media infine, ci vorrebbe maggiore sensibilizzazione al problema. Ma comprendo che è più appetibile, per loro, trasmettere gli spot dell’acqua potabile venduta a 50 centesimi a bottiglia. Preferiscono trasmettere questi, insieme alla tanta spazzatura che ogni giorno popola le televisioni italiane, anziché informazioni serie e culturalmente importanti.

Diario di Tenerife