La calligrafia cinese: 书法

Sapere scrivere in cinese non è per niente semplice, saperlo fare bene lo è ancora meno. Oggi l’uso di sistemi come il T9 sta creando qualche problema agli amanti della scrittura in Cina. Ricordarsi il Pinyin invece di contare con pazienza i tratti dei caratteri che si stanno utilizzando rende tutto più semplice, almeno apparentemente. In Cina la calligrafia è una vera e propria arte, tanto da essere annoverata nelle quattro più abilità degli antichi letterati, con il sapere suonare strumenti a corda, alla pittura ed al gioco del go. Andare alla scoperta della calligrafia e dei suoi cambiamenti è un vero viaggio nella cultura cinese.

Lo stile con cui sono stati scritti i caratteri, si è modificato infatti più volte a partire dalle prime incisioni sui gusci di tartaruga. Regolare, del sigillo, corsivo e semi corsivo, sono davvero vari gli stili utilizzati per la calligrafia nel corso del tempo, senza contare i vari materiali utilizzati per tracciare i caratteri. Oggi l’arte della calligrafia è considerata soprattutto per il suo lato estetico, senza dimenticare come la concentrazione necessaria la renda uno strumento utile anche per arrivare alla conoscenza di sé stessi. La calligrafia ha influenzato molte arti asiatiche, compresa quella più recente di tracciare caratteri temporanei con l’acqua che, pochi minuti dopo essere stati realizzati, spariscono.

书法

书 (shū): Il primo carattere di oggi è noto a tutti gli studenti di cinese, significa infatti libro. La sua composizione ci rimanda direttamente al cuore della calligrafia, essendo infatti formato dal polivalente 丶(zhǔ), il punto che qui rappresenta il segno lasciato dal pennello, quindi i caratteri. Una mano che regge proprio un pennello è la seconda parte del carattere, di cui esistono diverse varianti ma probabilmente meglio riferirsi alla tradizionale, ossia 書 (shū), al cui interno abbiamo 聿 (yù) che oggi significa poi ma in realtà è la forma originale di 筆(bǐ) pennello, oggi diventato 笔 (bǐ). Ci sono anche le parole, che poi è ciò che viene scritto e sono rappresentate da 曰 (yuē) parlare, vale a dire una bocca 口 (kǒu) e il nostro ben conosciuto 一 (yī) in qualità di punto indicatore, in questo caso il punto di origine del discorso. Per quanto riguarda il radicale di 书 (shū) eccolo qui: 一 (yī), anche se con un ruolo diverso da quello appena visto, che poi è una variante di 乙(zhé), facile no?

法(fǎ): Ecco al secondo carattere, la regola e per estensione la legge. Partiamo subito dal radicale 氵(shuǐ) ossia l’acqua, il classico 水 (shuǐ) che rappresenta appunto l’acqua che scorre e, nel corso della sua storia, è stato rappresentato anche con tre linee parallele che forse aiutano ad immaginare il fluire del fiume. Abbiamo poi 去(qù), il verbo andare composto da 厶(sī) che significa privato o segreto ed è rappresentato da un bozzolo di seta a cui si affianca 土(tǔ) il cui significato è terra oppure suolo. Cosa c’entra un luogo segreto con andare? Tutto diventa più chiaro se scopriamo che 土(tǔ) ha preso il posto di 大(dà) che oggi significa grande ma un tempo voleva invece dire persona, difatti è una persona con le braccia aperte. In quest’ottica 去(qù) diventa così l’azione di una persona che lascia la privacy della sua casa. Tornando a 法(fǎ) possiamo quindi dire che il suo significato non è propriamente quello che si intende in Occidente per legge, ma qualcosa di più profondo in cui entra lo scorrere dell’acqua, il che ha una forte valenza simbolica. Secondo alcuni studiosi sarebbe proprio l’acqua a dare il senso al carattere, mentre secondo altri il senso originario sarebbe quello di vivere lungo il fiume. Una visione più filosofica che si concentra sullo scorrere ed un’altra, dai toni più sociali, che vi rintraccia la vita delle antiche popolazioni cinesi. In ogni caso 法(fǎ) non è solo un elenco di punizioni o di obblighi ma una vera e propria via di cui essere parte, anche per coloro che vogliono imparare l’arte della calligrafia!

Se vuoi approfondire la conoscenza della Cina e della sua cultura leggi il mio blog Farfalle e trincee

Fonti immagini: wsimag.com; pinterest.de