Bruxelles in due giorni |1

V. ci ha scritto chiedendo delle dritte: arriverà per una breve vacanza in Belgio il giovedì, e, prima della sua partenza la domenica nel primo pomeriggio, le piacerebbe  riuscire a vedere anche un’altra città a scelta tra Gand, Bruges e Antwerpen.

Certo, V. che mi metti un po’ in difficoltà…perché io il mito che qui a Bruxelles non ci sia nulla da vedere (e che addirittura la visita si possa limitare ad un pomeriggio, come alcuni sostengono) lo voglio sfatare.

Come ho già detto più volte, la città brulica di eventi, solo che bisogna informarsi a riguardo, poiché -al contrario di quanto succede in altre Capitali- qui “non ti saltano in faccia”…la stessa cosa vale per gli scorci interessanti, che  compaiono inaspettati, magari dopo un’accozzaglia di isolati di brutture e speculazioni edilizie.

Proviamoci, comunque…sperando che la mia risposta possa essere uno spunto per altri soggiorni in “toccata e fuga”!

Diciamo che ti propongo un itinerario divisibile in due o più tranches, in modo tale che i più dinamici possano percorrerle nell’arco della stessa giornata (anche se la vedo estremamente dura!), e invece quelli che se la vogliono godere lo splittino.

Il percorso tocca “i grandi classici”, ma te lo faccio fare un po’ “al contrario”, e in più  sono sicura che ti accorgerai di mille altre perle che a Bruxelles sono sempre una scoperta.

Se non ti piace Maps, e ad andare a piedi con Waze ti vergogni (..a ragione), esistono mille apps per Android o I-Phone con delle buone mappe della città. In tutti i Comuni ed al BIP se ne trovano di cartacee gratis, e se ti piace il DIY, puoi  scaricare e stamparti questa.

Visto che siamo “nati comodi” partiamo proprio da casa mia, o meglio, da poco lontano.

  • Ergo, si prende la metro (linea 1 o 5) si arriva a Merode. Siamo a due passi dal Parc du Cinquantenaire, creato per il Cinquantesimo dell’indipendenza del Belgio, e le Arcades rappresentano uno dei simboli della città. Il tutto vale una passeggiata, e magari anche una visita ai musei: quello –peraltro gratuito- dedicato all’Armée, ed Autoworld. Se di musei non hai voglia, cara V., io entrerei comunque nel primo, ma solo per salire sulla terrazza panoramica dalla quale si vede tutta Bruxelles.

Arc Cinquantenaire

  • Una volta attraversato il Parc du Cinquantenaire lasciandoci Merode alle spalle, eccoci al Rondpoint Schuman, nel quartiere delle Istituzioni Europee. L’area è un eterno cantiere, su questo siamo d’accordo, ma è difficile non individuare di fronte a noi il Palazzo Berlaymont, sede della Commissione Europea, e dall’altro lato gli edifici del  Consiglio Europeo (tra i quali l’ultimo, un po’ discusso, ancora in fase di ultimazione). Piccola nota: se durante la settimana questo è uno dei punti più trafficati e più brulicanti di gente, soprattutto in pausa pranzo…dalle 15:00 del venerdì pomeriggio in poi diventa il Deserto dei Tartari, salvo qualche stoico resistente che si avvia verso il Tiago’s per un giro di salsa.

schuman_rue de la loi

DSCI0201

commissione

  • Scendendo lungo la strada che costeggia il Consilium, si arriva al gradevolissimo Parc Leopold. Resistendo alla tentazione di deviare verso la vicina Place Jourdan per un cornet di frites possiamo attraversarlo, e ci ritroveremo esattamente dietro il Parlamento Europeo, del quale è peraltro visitabile –gratis- il Parlamentarium.

parlamento europeo

  • Della zona di Place du Luxembourg (Place Lux, per gli amici) avevo già parlato…se è giovedì ed è quasi orario di aperitivo io una sosta ce la farei: vero è che non abbiamo il badge, magari non siamo in tenuta yuppie e di Belgi ce ne troveremo pochi, ma anche questa è Bruxelles.

place lux

  • Se invece non hai voglia di una birra, V., possiamo tranquillamente risalire Rue du Luxembourg, e, arrivati all’altezza del giardino verde di Square de Meeus, deviare a sinistra verso la zona di Place de Londres.
  • Ci stiamo avvicinando al centro, ma qui l’impatto rispetto al quartiere europeo è decisamente marcato: stiamo entrando nel quartiere di Matongé e Saint-Boniface, con le sue mille sfaccettature ed i suoi colori. Gironzolando per le sue viuzze, e approfittando magari per fermarci per un pranzo etnico in Rue Longue Vie, o per un drink su Place Saint Boniface, è sicuro che avremo conferma di come Bruxelles sia veramente una città dai mille volti.

Leggi anche “Matongé-Luxembourg 0-0 e palla al centro”

INR a Flagey

etangs ixelles

  • Un altro bello stacco si si nota nuovamente quando, attraversando la Chaussée d’Ixelles, sbuchiamo nella parte dello shopping posh dell’Avenue Louise. Risaliamola verso Place Stephanie ed il centro, attraversiamo la Petite Ceinture…ed eccoci in vista del mastodonte del Palais de Justice. Un punto di riferimento: è il più grande d’Europa, e forse anche il più discusso, con gli eterni cantieri tra cupola, facciata ed interni, e gli sventramenti che erano stati operati nei Marolles per costruirlo.

palais de justice_dett

Un'immagine storica del Palais de Justice
Un’immagine storica del Palais de Justice (credits: web)
  • Da Place Poelaert si può ammirare un panorama meraviglioso sulla città, e poi utilizzare l’ascensore vetrato per scendere verso la Rue Haute. Siamo nel pieno dei Marolles, quartiere con ancora un sapore popolare (talvolta sordido) tutto suo,  ora in piena gentrification.

ascenseur poelaert

Leggi anche “Il PleinOpenAir 2014:  tre, numero perfetto”

  • Possiamo dirigerci a frugare tra le cianfrusaglie di Place du Jeu de Balle (anche se, qualora avessimo iniziato l’itinerario la mattina, credo sia ormai un po’ tardi), e poi – per gli appassionati di urbanismo del XIX e XX secolo- addentrarci nella Cité Hellemans e nei pochi impasses superstiti, sino alla Porte de Hal, resto di una delle cinte murarie medievali, che ospita anche un museo. Risalendo invece verso il centro lungo la Rue Haute o la parallela Rue Blaes, se ami l’antiquariato ed il modernariato, cara V., troverai pane per i tuoi denti.

porte de hal

cité hellemans

jeudeballe_01

jeudeballe_02

  • Col portafogli un po’ più leggero (si spera non a causa dei borseggiatori dei Tanneurs), arriviamo così nella Place de La Chapelle, dove possiamo visitare Notre Dame de la Chapelle (appunto) e ci guardiamo qualche evoluzione degli skaters di Square des Ursulines; poi da lì possiamo risalire verso la  Place du Grand Sablon, con la sua cattedrale e le cioccolaterie-gioielleria tra cui la storica Marcolini.

chapelle

(credits: web)
(credits: web)

grand sablon

  • Da qui possiamo scegliere se puntare verso la città storica per una della viuzze medievali, passando di fianco al Parlement Bruxellois e dirigendoci verso il Plattesteens, o risalire verso Rue de la Régence e puntare verso il Mont des Arts. Con questa seconda opzione è possibile fare una breve sosta (e qualche foto suggestiva) al Petit Sablon, con il suo giardino e le sculture rappresentanti le Corporazioni dei mestieri durante il Medio Evo.

petit sablon

  • Continuando attraverso la Place Royale, ecco un altro volto di Bruxelles: ora siamo nel Quartier Royal, e precisamente svoltiamo in Place des Palais. A destra troviamo il Palais Royal, ovvero la “sede ufficiale” della famiglia reale (no, Philippe e compagnia bella non vivono qui, per loro dovete suonare a Laeken..però il Palais Royal merita comunque una visita), mentre a sinistra il Parc Royal…e poco oltre il Parlamento Belga. Sempre all’interno del complesso si trovano il Musée BELVue e il Coudenberg…ovvero lo “strato precedente”, sul quale stavamo letteralmente camminando quando abbiamo attraversato la piazza.

palais royal

  • Ritornando sui nostri passi, eccoci ad uno dei miei punti panoramici preferiti, ovvero il Mont des Arts. Qui possiamo approfittare per fare un salto al Musée Magritte e al magnifico edificio Art Nouveau che ospita il MIM  (se gli strumenti musicali non ti interessano, si può sempre salire direttamente al caffè che si trova all’ultimo piano, e farsi spennare per ammirare la magnifica vista), e decidere di spezzare il percorso turistico, lasciando la seconda parte per un altro momento o per l’indomani.

mim

tramonto dal Mont des Arts

…CONTINUA…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.