La leggenda del cunicolo sotto la Grand Place

La Grand Place di Bruxelles (credits: WEB)

Resi pubblici i risultati delle analisi

La notizia è dei giorni scorsi:  i ricercatori di CReA-Patrimoine, che –in team con colleghi Francesi e Italiani- a maggio dello scorso anno avevano “setacciato”, tramite tecniche non invasive (GeoRadar per sondaggi del suolo, prospezione elettrostatica, scanner 3D ) la Grand Place e le vie adiacenti, hanno reso noti i risultati delle loro prime analisi, realizzando una cartografia tridimensionale di manufatti ed oggetti nascosti nel sottosuolo dell’Ilot Sacré.

Le immagini da loro raccolte e rielaborate svelano una miriade di strutture sotterranee, in stratificazioni corrispondenti alle diverse fasi storiche del  quartiere (dalla sua nascita nel Medioevo sino ai nostri tempi), e hanno un valore inestimabile: fin’ora, infatti, ci si era dovuti basare quasi solo sulle scarne informazioni ricavate dalle fonti scritte ed iconografiche conservate negli archivi, e molte ipotesi non avevano avuto alcuna conferma.

In particolare, i ricercatori sono riusciti ad identificare diversi circuiti di tubazioni interrate (approvvigionamento idrico e smaltimento delle acque, per esempio),  e  ad individuare la posizione delle varie fontane che ornavano la piazza tra il XIV e il XVII secolo.

Sono stati trovati resti di edifici risalenti sempre al MedioEvo, ma in epoca antecedente alla creazione della piazza, grazie ai quali si è potuto confermare che, prima del bombardamento del 1695 da parte delle truppe francesi di Luigi XIV, “il luogo era più piccolo, tant’è  che le tracce del sedime di case all’interno del perimetro attuale della piazza sono perfettamente visibili”- spiega  François Blary, docente di storia dell’arte ed archeologia medievale all’ULB –  “Il sito è stato ampliato. E’ stata mantenuta la posizione originale delle due “colonne portanti” costituite dalla Maison du Roi e dall’Hotel de Ville , mentre il resto è stato completamente ripensato”.  
Se, dunque, per molto tempo si era pensato che il complesso fosse stato completamente ricostruito dopo il 1695, ora invece si è capito come molte parti delle  costruzioni medievali siano state recuperate nella ricostruzione: la loro facciata era stata rifatta secondo lo stile architettonico in voga, ma dietro era rimasta la casa medievale.

La Grand Place di Bruxelles (credits: WEB)

IL “PASSAGGIO SEGRETO” SOTTO LA PIAZZA

Grazie a quest’analisi, si è confermato come la Grand Place celi molti segreti.

Non molti lo sanno (soprattutto se non avevano letto QUI), ma è attraversata da un sotterraneo: un  corridoio lungo una sessantina di metri, che va dall’Hotel de Ville sino alla Maison du Roi, situata di fronte, ingombro di tubature e cavi.

Vista del tunnel sotto la Grand Place (credits: WEB)

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Ma a cosa serviva, questo famigerato cunicolo? Che fosse solo un vano tecnico?

A noi affascina tanto un’altra storia, che sia verità o leggenda…quella  che fosse il “corridoio della morte” percorso dai condannati alla pena capitale vari secoli fa. Leggenda metropolitana o verità storica?

L’Assessore al Patrimonio Culturale della città di Bruxelles, Geoffroy Coomans di Brachène, spiega che la leggenda racconta che i condannati passassero da quello che attualmente è l’Hotel Amigo (la vecchia prigione della città), per essere giudicati nell’attuale Sala dei Matrimoni, che al tempo era però il tribunale ; una volta condannati, gli sventurati venivano trasferiti verso la Maison du Roi utilizzando questo famoso tunnel, per poi venire puniti –se non addirittura giustiziati- direttamente sulla Grand Place.

Verità storica o leggenda?

C’è però da dire che negli archivi storici non vi è traccia del corridoio sotterraneo sino al 19° secolo: in effetti, gli archivisti hanno minuziosamente ricontrollato la documentazione relativa alla Maison du Roi, ritrovando una planimetria del XIX secolo, nella quale si menziona il progetto per uno “scavo per la creazione della galleria sotterranea”…e rieccoci al famigerato cunicolo, ringiovanito però di circa 300 anni

Il progetto per il corridoio sotterraneo (credits: WEB)

Questo sfaterebbe ogni mito sul “passaggio della morte”, facendo svanire la leggenda…

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D’altra parte, per lo storico Roel Jacobs, è altamente improbabile che l’allora Re (nonché imperatore e re di diversi stati spagnoli), noto per l’antipatia (peraltro reciproca) che provava nei confronti della città di Bruxelles, anziché tenersi  un prigioniero sottochiave, letteralmente “in casa”, preferisse affidarlo alle organismi della città stessa…della quale non si fidava per nulla:  evocando la situazione politica del tempo, ricorda di come la città di Bruxelles e la Casa Reale fossero davvero ai ferri corti….

Eppure, il sotterraneo è lì, sotto la Grand Place, costruito ancora non si sa quando, destinato a non si sa cosa…ma forse ad un prossimo oblio.

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