Storiacce ben nascoste sottoterra: anche a Bruxelles ci sono le stazioni metro fantasma

Ieri sono andata al Maritime (ok, il quartiere non è proprio il più quotato per le passeggiate…ma nemmeno è così tragico, soprattutto in una giornata di sole) ad accompagnare un amico che doveva visitare un appartamento e voleva un’opinione super-partes. Sulla metro, quasi arrivata a destinazione, non ho potuto fare a meno di cercare quello che cerco ogni volta che ci passo: le tracce della fantomatica stazione incompiuta.

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Eh già, perché qui a Bruxelles è bello gironzolare col naso all’insù (facendo attenzione a quanto si trova sui marciapiedi, possibilmente…anche se dicono porti fortuna, io preferisco cercare quadrifogli), le facciate dei palazzi offrono spesso sorprese inaspettate….ma questa città è molto ricca di sorprese anche dal punto di vista sotterraneo.

Una di queste è che anche qui, anche se in maniera meno eclatante, esistono le stazioni metro fantasma.

Potrebbe essere una storia “all’Italiana”: non visibile –le vergogne si nascondono- ma chiaramente percepibile grazie ai “pallini” indicatori nei displays delle fermate, eccola lì. Costruita sotto il canale, a metà strada dunque tra le stazioni metro di Yser e Ribaucourt e mai usata, si tratta di quella di Sainctelette, come la piazza omonima adiacente. L’idea pareva buona, peccato che ci si accorse, dopo averla scavata e quasi completata negli anni Ottanta, che sarebbe stata troppo vicina alle altre due di cui sopra, e non avrebbe permesso ai treni di frenare adeguatamente.

Il progetto sotto il Canal – credits: web

Storie simili si ritrovano, per esempio,  a Botanique, dove, fateci caso, per scendere ai binari bisogna fare tre piani, e non perché si debba passare sotto a qualche fiume o che. In effetti al livello -2 esiste raccordo ad un’altra linea mai realizzata. Chissà che non serva un giorno per la tanto discussa linea Nord

Idem a Gare du Midi: al livello -2, una recinzione nasconde un’ampia stazione che avrebbe dovuto accogliere i tram di superficie provenienti dall’Avenue Fosny, con tanto di  sottopasso stradale.

Una delle perle dei trasporti nel centro storico è Anneessens : nei primi progetti, datati 1965, l’attuale linea 4 avrebbe dovuto collegare Dilbeek à Boitsfort et Uccle passando per Anneessens e Porte de Namur. Perpendicolarmente all’attuale stazione di prémétro fu quindi costruito uno snodo di corrispondenza, tutt’ora al grezzo. L’idea viene rispolverata ogni tanto, con i progetti della “tramificazione” di linee come il bus 95, ma senza troppa convinzione.

Anche ad Horta a Saint-Gilles  esiste un’altra stazione metro terminata nel 1983 e mai aperta. Qui non lamentiamoci più di tanto: almeno in quella esistente sono riusciti a recuperare alcune delle balaustre e delle vetratedella Maison du Peuple….

Le balaustre disegnate da Horta nella metro omonima – credits: web

Un altro “ripensamento” si trova a Woluwe-Saint-Lambert, nella stazione metro Alma: pur essendo una vera e propria opera d’arte, rappresentante una foresta (…a me ricorda molto le opere di Gaudì), inizialmente non era stata concepita così, e nemmeno nello stesso posto. Un enorme spazio inutilizzato ed inaccessibile al pubblico esiste infatti dagli anni Settanta sotto le Cliniques universitaires Saint-Luc: indovinate cosa sarebbe dovuto essere

 

L’interno della stazione Alma (credits: web)
La stazione Alma (credits: web)

Torniamo dalla parte opposta della città, ad Anderlecht. Una delle stazioni metro principali è quella di Saint-Guidon, dalla forma circolare. E anche qui…non doveva funzionare proprio così. Nei piani originali, questa stazione non avrebbe dovuto servire l’attuale linea 5, ma la 2 (quella che gira intorno a Bruxelles incasinando i turisti, per intenderci). E per questo era stata prevista un’altra stazione in asse con la Rue Wayez, esistente tutt’ora al grezzo un livello al di sotto. Ecco che uno dei tunnel di collegamento è attualmente un garage. La stazione? Stendiamo un velo pietoso.

A Louise un tunnel di 170 metri tre livelli sotto il suolo è assolutamente inutilizzato, perché di lì sarebbero dovuti passare i tram, ma i commercianti della zona urlarono allo scandalo per paura di perdere il passaggio dei clienti. In fondo cosa volete che siano 300 milioni di franchi belgi (7,5 milioni d’euro) buttati al vento…

Un’altra zona dove i sotterranei sono una vera e propria gruviera è quella tra Merode e Montgomery….ma il vicino cantiere di Schuman distoglie le polemiche.

In compenso, due stazioni della metropolitana di Bruxelles dovevano essere anche un rifugio anti-atomico.

Alla fine degli anni Sessanta, temendo un attacco da parte dei Sovietici, il governo belga decise di convertire la stazione di Porte de Namur e quella di Trône adattandole per proteggere la popolazione in caso di attacco nucleare. Partì dunque il cantiere, e vennero creati un pozzo profondo 40 metri di profondità per garantire acqua incontaminata, filtri per l’aria, porte a tenuta stagna, che pare siano ancora là. Poi –pensarci prima pareva brutto, ecco!- ci si accorse che il rifugio sarebbe stato troppo piccolo per ospitare più di 2.000 persone, per cui le autorità dell’epoca decisero di interrompere i lavori, ponendo fine all’ennesima opera costosa e forse inutile.

credits: web

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