Nonostante le denunce gli hippie restano a La Caleta (Adeje)

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Una foto della zona scattata durante il blitz della Guardia Civil. Foto tratta da europapress.es

Lunedì 5 Dicembre agenti del Servizio di Protezione della Natura della Guardia Civil, insieme ad agenti della Policia Local di Adeje e un ispettore delle Coste di Santa Cruz hanno effettuato un blitz nelle spiagge Diego Hernández y Los Morteros, a La Caleta, nel municipio di Adeje, dove da anni vivono accampati in baracche, nelle grotte o in tenda hippie provenienti da tutta Europa, tra cui alcuni italiani.

Una zona famosa in tutto il mondo per gli hippie

Quel tranquillo tratto di costa è molto conosciuto negli ambienti hippie, inoltre in quel tratto di costa è praticato anche il naturismo. Nonostante quella zona sia classificata come “sito di interesse scientifico” per anni le autorità hanno tollerato che la gente si accampasse, ma ora le cose sembrano essere cambiate e le forze dell’ordine hanno denunciato 62 persone, ritenute responsabili della costruzione di costruzioni illegali – ne sono state censite 85 – e della violazione di altre leggi a protezione dell’ambiente. In quel territorio sono presenti specie vegetali e animali protette ed in via di estinzione, e gli insediamenti umani abusivi creano dei danni alla flora e alla fauna.

Questo angolo dell’isola attira hippie da tutta Europa, oppure persone che comunque amano vivere a contatto con la natura. Alcune persone ci si accampano per un breve periodo di soggiorno a Tenerife, da qualche giorno a qualche settimana, ma qualcuno ci resta per mesi, e alcune persone vivono li addirittura da anni.

Nonostante le denunce gli hippie sono ancora presenti

Nel pomeriggio di Lunedì 26 Dicembre siamo andati a fare una passeggiata nella zona, che naturalisticamente è bellissima. Nonostante le denunce effettuate venti giorni fa, le baracche ci sono sempre, e sono ancora abitate. Inoltre nella vegetazione ci sono diverse tende da campeggio, segno che nonostante l’intervento delle forze dell’ordine l’accampamento continua.

Abbiamo avvicinato alcuni presenti, chiedendo loro circa l’intervento della Guardia Civil delle settimane scorse e le denunce che hanno fatto. Una ragazza che soggiorna li in tenda per la vacanza ha detto di averne sentito parlare, ma di non sapere niente. Un altro ragazzo invece non era nemmeno a conoscenza del blitz, essendo arrivato li da meno di una settimana, per trascorrerci un mese. Un uomo sulla quarantina che era all’esterno di una baracca alla domanda “è venuta la Guardia Civil qualche settimana fa?” senza mostrare segni di preoccupazione ha tagliato corto, rispondendo che “sono venuti, hanno fatto un controllo, ma non è accaduto niente”.

Non è cambiato niente

A tre settimane di distanza dal blitz non sembra essere cambiato niente, e l’impressione è che essendo la zona molto nota negli ambienti hippie, la gente continui ad arrivare anche dall’estero per soggiornare in mezzo alla natura della zona, un po’ perché non informati circa le denunce fatte dalla polizia, e un po’ per menefreghismo.

Le foto scattate oggi 26 Dicembre 2016

Di seguito alcune foto che abbiamo scattato oggi pomeriggio. Nella zona a ridosso della spiaggia sono presenti baracche in legno, presenti anche immerse nella vicina vegetazione, insieme a tende da campeggio. Non visibili nelle foto, nella zona c’è anche chi vive nelle grotte, le “cuevas”, che ormai sono tutte occupate: non ce n’è una libera, e se si liberasse durerebbe poco prima di essere occupata da altri.

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Immerse nella vegetazione nei pressi della spiaggia ci sono alcune capanne in legno e tende da campeggio.15749588_1293193350726342_1978934351_n 15749743_1293193224059688_1170707265_n 15749910_1293193207393023_785340327_n

A livello della strada, a poche decine di metri dall’accampamento è presente un campo da golf.

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Concludendo:

Se le autorità vogliono eradicare gli accampamenti e riqualificare la zona la strada da percorrere sembra lunga e difficile, sia perché chi soggiorna nelle baracche sembra avere ben “poco da perdere”, e quindi non temono denunce, sia perché se all’estero non si diffonde la voce che il campeggio abusivo non è più tollerato, non si interromperà l’arrivo di nuovi “campeggiatori”.

Una risposta a “Nonostante le denunce gli hippie restano a La Caleta (Adeje)”

  1. Se non distruggono l’ambiente, se non rubano, se non si drogano o si picchiano.. non vedo quale sia il problema. In italia si tollerano gli zingari che fanno di tutto, non capisco questo odfio verso persone che vogliono vivenre a contatto con la natura, di poco , vogliono solo essere lasciate in pace.

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