La mitologia cinese: 神话 !

Tra gli aspetti più affascinanti della cultura cinese, c’è sicuramente la sua mitologia. Immergersi nei miti di un popolo significa andare nel profondo della sua cultura, facendo a volte scoperte molto interessanti. Andando alla scoperta della mitologia cinese si scoprono le profonde influenze dovute ai tokhari, vero e proprio ponte con il mondo indo europeo. Quelli che venivano chiamati barbari, sono una costante nella cultura cinese, tanto che sarebbe impossibile pensare alla Cina senza la sua contoparte al di là dei confini, che va ricordato erano ben lontani dall’essere stabili.

Tra i miti di origine indoeuropea nella mitologia cinese troviamo Pangu, protagonista della nascita del mondo, Yu l’arciere che ricorda da vicino il nostro Ercole ed anche l’Imperatore Giallo, una delle figure più importanti della mitologia cinese. A rendere ancora più complessa, il panorama anche la presenza dei numerosi gruppi etnici. Ognuno con i propri miti e leggende che nel tempo sono entrati in contatto tra loro. E poi ancora draghi che sputano nuvole, immortali e spiriti di ogni tipo. La cultura cinese è davvero ricchissima di miti e leggende, ma come si dice mitologia in cinese? Andiamo subito a scoprirlo!

神话

(shén): il nostro primo carattere della mitologia cinese si rivela subito importante, significa infatti spirito, Dio oppure essere sopranaturale. E già questo ci pone in una dimensione lontana dalla realtà. Dal nostro punto di vista perché dal punto di vista cinese la distanza non è mica tanta. A comporlo troviamo un carattere fondamentale della cultura cinese ossia il radicale (shì) che simboleggia il culto. (shì) è la rappresentazione di un altare sacrificale, più chiaro se lo si prende nella sua forma più estesa (shì).

La seconda parte del carattere (shén) è invece (shēn) con il significato di riportare ad un superiore, estendere o più genericamente riferire. Secondo alcuni studiosi sarebbe la rappresentazione di un fulmine, potrebbe sembrare che si tratti di una saetta che attraversa un campo, ma questi studiosi fanno invece derivare (shēn) da un antico e complesso carattere. Altri studiosi invece vedono (shēn) composto da (gǔn), il carattere per eccellenza che rappresenta la verticalità, quindi alto basso, a cui segue (yuē) che sarebbe la rappresentazione di una bocca ossia (kǒu) e del punto di origine del suono (yī). Interessante notare come alcune teorie indicano (yī) come una forma di (yǐ ) ossia inghiottire.

(huà): siamo adesso arrivati al secondo carattere di mitologia in cinese, il cui significato è parlare, discorso, linguaggio. Il radicale (yán) è spesso presente quando si parla di parole ed è la versione semplificata di (yán) mentre (shé) è la lingua ma anche il batacchio della campana, a formarlo bocca (kǒu) e secondo alcuni da (qiān) che vuol dire molti, diecimila ma anche truffatore, In ogni caso il rimando è al parlare tanto e secondo altri invece da (gān) che ha il significato di invadere, opporre e offendere. (gān) sarebbe quindi la rappresentazione di un’arma e tornando a (shé) vorrebbe rappresentare la lingua che esce dalla bocca.

In conclusione la nostra mitologia cinese 神话 (shénhuà) ci riporta ad una concezione verticale del rapporto con la dimensione ultraterrena, ma allo stesso un rapporto molto intenso e vissuto. Quindi gerarchia ma non priva di un dialogo continuo.

Fonti immagini: dreamworldtravel.co.uk; windows10spotlight.com