Cascata Ponte di Tasso

Prendete un giorno libero, dedicate del tempo a voi stessi ed impostate il navigatore in direzione: Cascata Ponte di Tasso! Non sarà facile arrivarci, devo ammetterlo, ma ne varrà la pena.

Rispetto ad altre cascate viste finora nell’entroterra marchigiano questa è per me la più bella. Acqua limpida, freddissima, la natura lì è la padrona di casa e vi mostrerà tutte le sue sfaccettature e meraviglie. 

Se vi siete persi i racconti e gli itinerari precedenti potete recuperarli cliccando i link azzurri:

Ma veniamo ora al racconto di questa giornata ascolana all’insegna dell’acqua. Un elemento della natura che per me è un agente calmante, il rumore del fiume che scorre, lo zampillare di qualche ruscello o di piccole cascate, tutto segue il suo corso naturale.

Così un bel giovedì di inizio agosto son salita in auto direzione Cascatella di Forcella prima e Cascata Ponte di Tasso poi. Nessun abbigliamento particolare, ma portatevi anzi mettete il costume sotto i vestiti, portate un asciugamano ma tenetelo in uno zaino, ho visto ragazze arrancare con le borse da mare appese alle corde, portatevi il pranzo, noi abbiamo sbagliato a non prender nulla e così sopraggiunta la fame siam tornati indietro per pranzare ad Ascoli Piceno. Scarpe assolutamente, non pensate di cavarvela con ciabatte chiuse, infradito o similari, rischiate di scivolare purtroppo. I consigli son finiti, per il resto divertitevi! 

cascata ponte di tasso
Cascata Ponte di Tasso

Da Porto San Giorgio, punto di partenza ovviamente di tutti i miei mini tour, si raggiunge molto facilmente e comodamente Ascoli Piceno con l’autostrada prima e la super strada poi, un 45 minuti circa per raggiungere Forcella, piccola frazione di Acquasanta Terme a pochi chilometri di distanza da Ascoli.

Al vostro arrivo troverete un ampio parcheggio, il cartello che indica il percorso da seguire per la Cascata di Forcella è ben visibile e direi anche che i 15 minuti di tempo riportati sullo stesso sono esagerati, almeno per noi, con poco si arriva al fiume e sulla destra vi è la cascata.

Non abbiamo fatto il bagno, anche se c’erano diverse famiglie che stavano approfittando dell’acqua bella fresca e del fatto che fosse bassa per far giocare i bambini. 

Cascatella di Forcella
Cascatelle di Forcella

Dopo qualche foto siamo tornati al parcheggio, saliti nuovamente in auto per raggiungere la Cascata di Ponte di Tasso. Anche in questo caso se impostate il navigatore arrivarci è davvero semplice, al vostro arrivo troverete un piccolo parcheggio, gestito da un signore che chiede un’offerta per custodire le auto, e che vi indicherà il percorso da seguire.

Qui per me è iniziato un po’ l’inferno, nel senso che “non sono tipa da sentieri, la montagna non è mia amica ed io non sono così socievole con lei da poterlo mai diventare, non sono pratica di scarpinate o di come si mettono i piedi in discesa” perciò immaginatevi la scena (il video che lo testimonia non verrà mai mostrato) ed organizzatevi se avete nella vostra comitiva qualcuno come me!

Non è stato facile il primo tratto in discesa, senza appigli o altro su cui poggiarsi per scendere, per non parlare del gruppetto di ragazzi che stava scendendo prima di noi, con due ragazze forse anche peggio di me (purtroppo) ma che non hanno mollato e alla fine sono scese anche loro.

Io devo ringraziare Alessio altrimenti mi sarei fermata lì, all’ombra, dietro un albero, tranquilla dei miei limiti fisici e mentali, e le cascate le avrei lasciate a lui e agli altri. Ma per mia buona sorte mi ha tirata giù dal primo tratto per poi mettersi anche a far scendere tutto il gruppetto rimasto lì a guardar dall’alto le due corde. Diciamo che con l’aiuto delle corde ed un attimo di attenzione scendere sotto al ponte non è così difficile se non ci si lascia prendere dal panico di finire in acqua rotolando come una balla di fieno. Qualche colpo le due ragazze che ho citato prima l’han preso ben bene.  

i viaggi di bea
sarei rimasta lì bella tranquilla con me stessa…..

Tolte le scarpe per poter attraversa il fiume, poggiamo gli zaini sulla parete di rocce di sinistra e via in acqua. Come me la son goduta quell’acqua cristallina, sembrava di essere in un piscina, fresca per non dire gelida ma che riportava in vita dopo aver sudato freddo in discesa.

Se siete impavidi potete tuffarvi dalla cascata, c’erano due ragazze ed un ragazzo tedeschi che non han fatto altro per tutta la mattina, seguiti poi dalla parte maschile del gruppetto sceso insieme a noi. Dal canto mio mi sono appollaiata letteralmente su una sporgenza della roccia alla destra della cascata a prendere il sole con le gambe in acqua. Il suono della cascata apre la mente e si possono lasciar andare i pensieri, pura vida. 

cascata ponte di tasso
Cascata di Ponte di Tasso – Ascoli Piceno

Prendetevi del tempo per percorrere anche il fiume, si riesce a camminare tranquillamente tra le rocce stando attenti a dei tratti un po’ più melmosi e scivolosi, la passeggiata nel fiume però è veramente un toccasana in una giornata calda come quel giovedì. Dopo tutto questo camminare però arriva la fame, qualcuno voleva un panino con la porchetta che però non abbiam trovato lungo la strada verso Ascoli Piceno. Come vi accennavo se portate con voi acqua e cibo è meglio, potrete godere più a lungo della Cascata rispetto a noi.

Ci siamo diretti in centro trovando il Caffè Royal in Piazza Arringo dove abbiamo divorato due taglieri di affettati e formaggi. Come parcheggio trovate molto comodo il Torricella, con ascensore, vi troverete direttamente dietro Piazza Arringo. Da lì abbiam ripreso l’autostrada per tornare a casa.  

Vi aspetto al prossimo racconto e nel frattempo vi ricordo che se volete seguire i profili social del blog potete farlo cliccando i seguenti link: pagina Facebook o profilo Instagram

Di seguito trovate altri itinerari marchigiani