Ortona cosa fare in un giorno

Una sola giornata a vostra disposizione? Niente paura, nel mio racconto “Ortona cosa fare in un giorno” troverete tutte le informazioni necessarie per visitarla al meglio! Dal Castello Aragonese fino alla Costa dei Trabocchi passando dalla Chiesa del Santo che credeva solo se vedeva (ovviamente avrete già capito di chi si parla), un 6 ore di full immersion abruzzese! Pronti? Si va! 

Se avete più giorni a vostra disposizione e volete proseguire la visita della Regione Abruzzo potete leggere anche questi itinerari di viaggio: 

da notare che son fissata con i castelli e le fortezze, non posso farci nulla, subisco il loro fascino! 

Ortona cosa fare in un giorno
Castello Aragonese di Ortona

La base di partenza come sempre è la mia città, Porto San Giorgio, fortunatamente la distanza non è eccessiva e così con un paio d’ore di auto si arriva all’uscita autostradale di Ortona. In un blog avevo letto che era consigliabile parcheggiare nei pressi del cimitero di Ortona e così abbiam fatto, pochi passi e si arriva al Via Tripoli e da lì si raggiunge il Castello Aragonese. Vi è anche un parcheggio nei pressi della rocca ma quel giorno era pieno, essendo agosto ce lo aspettavamo.

castello aragonese di ortona
Castello Aragonese di Ortona vista sul porto e Costa dei Trabocchi

Bellissima giornata di sole ma anche di vento, te ne accorgi subito appena ti avvicini al Castello Aragonese. A picco sul mare, svetta sopra alla nuova pista ciclabile, con le sue possenti mura. Pietra color cipria che contrasta con il blu del mare ed il verde del prato che circonda il castello. Due punti di accesso per visitarlo, uno perimetrale ed uno con una scala che permette di visitare la parte interna. Grazie alle passerelle e alle scale potrete affacciarvi da una delle torri circolari, sotto il porto e davanti la Costa dei Trabocchi.

Castello Aragonese
Castello Aragonese di Ortona torre di sinistra

Il Castello Aragonese è stato purtroppo distrutto dalle bombe tedesche ed americane, al suo interno vi era ancora della polvere da sparo che esplose distruggendo la parte superiore delle mura ed il palazzo gentilizio. Anche uno smottamento, intorno al ’46, creò i suoi bei danni a metà del castello. Fortunatamente, dopo anni ed anni di abbandono, il Castello venne restaurato e soprattutto consolidato ed è così visitabile oggi. Purtroppo solo tre delle quattro torri sono ancora integre, in una vi è un museo che conserva foto ed arredi delle famiglie proprietarie del castello, una è adibita ad accesso e l’altra offre la vista panoramica verso la costa visibile nella foto precedente.

Ortona cosa fare in un giorno
Tre differenti punti del Castello Aragonese con annesse folate di vento

Dal Castello Aragonese ci spostiamo, obbligatoriamente a piedi vista anche la presenza di stand lungo le vie principali di Ortona per il Festival: “Ideale: Ortona ai tempi di Tosti e della Belle Epoque” che tornava dopo due anni di assenza dovuti al covid. Lasciandovi la rocca alle spalle proseguite costeggiando il mare, quella che starete percorrendo è la Passeggiata orientale di Ortona affacciata direttamente sul mare è uno dei punti più belli di questa città, a metà tra cielo mare e terra, ricorda città come Vieste e Peschici che porto nel cuore. 

passeggiata orientale ortona
Passeggiata orientale di Ortona

Questa volta non mi sono affidata a Thefork per il pranzo perché sapevo già da inizio settimana dove andare, prenotazione difatti effettuata ben 5 giorni prima della partenza (non è assolutamente da me fare una cosa del genere ma il “ristorante” lo richiede altrimenti non si trovano due posti liberi neanche a pagarli milioni nel mese di agosto). Così con la consapevolezza di aver prenotato per le 13.30 decidiamo di approfondire la conoscenza di Ortona, percorrendo tutta la Passeggiata orientale ci fermiamo ad ammirare il Teatro Tosti per poi dirigerci alla Basilica di San Tommaso, il Santo appunto che non credeva se non vedeva. 

Teatro Tosti
Teatro Francesco Paolo Tosti di Ortona

Dal Teatro Tosti alla Cattedrale Basilica dedicata a San Tommaso i passi son davvero pochi (pollastra io a non far neanche una foto esterna o interna, magari in futuro capiterò di nuovo ad Ortona e me ne ricorderò). La Basilica distrutta dai normanni prima, terremoti poi e da altre vicissitudini come incendi e guerre (prima e seconda), venne costruita e ricostruita più e più volte. Una prima riapertura nel 1127 con dedica alla Santa Maria degli Angeli. Soltanto dal 1258 custodisce le Ossa di San Tommaso apostolo che vennero portate qui da Pio Leone dall’isola greca di Chios. Poi la cattedrale ricostruita per l’ennesima volta fu riaperta al culto e ridedicata al Santo Apostolo nel 1949. Insomma una storia abbastanza travagliata per una chiesa. Tali costruzioni e ricostruzioni son ben visibili sia all’esterno che all’interno della basilica, la cripta sotto l’altare principale ospita ancora oggi le reliquie del San Tommaso Apostolo

trabocco punta isolata
Trabocco Punta Isolata

Lasciata Ortona ci dirigiamo più a sud, verso la Costa dei Trabocchi, meta del nostro pranzo il Trabocco Punta Isolata. Ero già stata loro ospite anni e anni fa e ne avevo conservato un bellissimo e soprattutto buonissimo ricordo. Menù fisso a prezzo fisso, la qualità ed il gusto vincono sempre, libera scelta per i vini da gustare durante il pasto, insomma una garanzia tutte le volte, ricordate però la prenotazione obbligatoria e con largo anticipo altrimenti rischiate di non trovar posto. Vi lascio di seguito le foto dei nostri piatti! 

trabocco punta isolata
Antipasti caldi e freddi – Gnocchetti – Frittura con turbante di spigola

Come sempre arriva l’ora di ripartire, di tornare al parcheggio e di rimettersi in viaggio verso casa. Ogni singola volta trattengo un po’ il respiro nella speranza di trattenere le emozioni, di salvare le immagini della giornata nella memoria e di portare ogni singolo attimo nel cuore. Se potessi passerei il resto della mia vita viaggiando, vivendo di occasioni, di giornate belle e di qualche temporale che ti bagna i capelli o di qualche folata di vento che te li spettina, vivrei alla giornata, decidendo ogni singola volta cosa fare e dove andare. Come ho scritto in un post del mio profilo Facebook “sempre in giro sei?” la mia risposta è molto semplice per questa domanda così ovvia: “non è colpa mia se l’Italia è tutta bella!” ed aggiungo oggi “non è colpa mia se abbiamo i piedi e non le radici, siamo fatti per muoverci non per star fermi” come scrive nel suo libro Gianluca Gotto

Non servono lunghi viaggi o coprire grandi distanze per viaggiare, si può esser felici anche a pochi passi da casa, l’importante è come vivi quel viaggio, quella giornata, quell’esperienza, se ci metti il cuore o solo la testa. Sei fortunato a non esser roccia, sei acqua che scorre e come l’acqua hai un percorso da compiere è vero, ma è pur vero che come seguirlo è semplicemente una tua scelta!