Una maratona per (tanti) duri

Uno dei motivi per cui un Paese piccolo come il Belgio è conosciuto non è la gente che mormora, ma sicuramente la sua birra. In effetti qui ci si difende bene, con centinaia di varietà differenti (…fremete pure, prima o poi un post ce lo faccio) e altrettanti locali dove degustarle.

Bruxelles, da brava capitale e città ricca di eventi e nightlife per tutti i gusti, non poteva farsi mancare qualcosa che –a metà strada tra la epic race, l’evento folkloristico e la trovata commerciale di sicuro effetto- permetta di degustarle attirando al contempo una marea di gente.

Eccola dunque sfornare la Settima Edizione della IBBM, per gli amici Iron Brussels Beer Marathon: sì, avete capito bene…una MARATONA DELLA BIRRA!

Solo per “pochi” duri (nello specifico, i 250 teams di due persone che dal 1° maggio 2013 alle 10, per un’ora e mezza, sono riuscite ad iscriversi), non a caso il  20 luglio (giorno che precede la Festa Nazionale belga…almeno per l’hangover vi godrete i fuochi d’artificio), oltre ad essere un’occasione di festa “poco sportiva” e molto alcoolica, la Maratona è un modo originale per scoprire la città.

Si tratta infatti di una vera e propria  caccia al tesoro, durante la quale i 500 e più concorrenti, riconoscibili per una t-shirt colorata (ancora mistero la tonalità di quest’anno), opportunamente provvisti di un kit dedicato che include anche un roadbook e la mappa del centro, armati di fotocamera digitale,  si sfideranno in un’acerrima lotta…all’ultima birra!

Ad ogni coppia viene assegnato un itinerario differente, ma l’obbiettivo comune è bere dieci birre in dieci prestabiliti pubs e cafés di Bruxelles, immortalare passanti che indossino la maschera della maratona, rispondere ad un quiz ad hoc, cercare e fotografare in giro simboli e segnali noti soltanto al momento della partenza, superare prove inconsuete come la costruzione di  castelli di sottobicchieri…e  tanto altro ancora, il tutto a partire dalle 14:30, per terminare con un vero e proprio party.

immagine dal web

La competitività viene molto lasciata da parte, dimenticata dai più già prima della partenza (la maggior parte degli iscritti pensa soltanto a divertirsi, restando senza fretta in ogni locale, assaporando le dieci birre offerte dall’organizzazione, e conoscendo gente), dai restanti anche prima della quinta o sesta birra: più che una gara, si assiste ad un evento sociale, nato per condividere una risata (etilica o meno) e conoscere angoli inaspettati di una città che ancora molti credono si limiti al Quartiere Europeo ed alle Halles St. Gery.

immagine dal web

Se sabato sera capitate da queste parti, non spaventatevi. Non si tratta di un surrealissimo carnevale, né della riproposizione epurata-alcool-comica di Eyes Wide Shut, ma di un’altra trovata di questi pazzi Belgi.

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