Cosa vedere a Bruxelles: il museo del fumetto

Quanti di voi sanno che i Puffi, il famoso cartone animato con cui tanti di noi sono cresciuti, e’ nato in Belgio? Quanti di voi conoscono Tin Tin? Perché’ il vero simbolo di Bruxelles non e’ il parlamento Europeo… ma proprio
il giovane globe-trotter immortalato in tantissime strisce e di recente nel film di Steven Spielberg “Le avventure di Tin Tin”.

Andando in giro per la citta’ ci si imbatte spesso in strisce di fumetti che decorano palazzi, qua e la’.. basta far attenzione ed ecco che spunta il mare con i gabbiani e Corto Maltese, o Tin Tin seguito di corsa dal suo cane.
(Trovate la lista dei murales su questo link). Esiste addirittura un tour guidato per percorrere la Comic Strip Route!
E ovunque vi spostate troverete fumetterie, addirittura un caffe’ dei fumetti a Place du Grand Sablon 8.


Una tappa che gli amanti del gente non possono perdere e’ il Belgian Comic strip center a Rue Sables, 20. Aperto dal Martedi’ alla Domenica dalle 10 alle 18, il centro raccoglie tavole originali degli autori più’ famosi del Belgio all’interno di un edificio in Art Nouveau. Il palazzo fu costruito nel 1906 da Victor Horta ed e’ il primo esempio di architettura pubblica in stile Liberty.

All’inizio questa costruzione era adibita a negozio di abbigliamento “The Waucquez Warehouse”. Dopo un periodo di abbandono e’ stato ristrutturato e ora raccoglie le tavole di Herge’ (Tin Tin ), Pejo (I puffi), Roba (Boule et Bill), Jije’ (Spirou), Jacobs (Blake e Mortimenr), e Morris (Lucky Luke).

Appena entrati vi accogliera’ una bella scalinata art Nouveau, una cabrio, un lampione, un puffo e un piccolo razzo molto “fumettosi”, e il negozio pieno di (manco a dirlo) fumetti sulla sinistra.
Salite le scale ci si trova catapultati in un mondo bizzarro… da fumetto. Passeggi e ti ritrovi Porco Rosso… i Puffi… una vecchia edicola che sembra stia per aprire… giri l’angolo e sei in un salotto con dello Champagne e i waffel. Ogni area racconta la storia di un fumetto, dalla sua creazione alla stampa. L’evoluzione dello stile con cui vengono disegnati alcuni personaggi salta subito all’occhio (date un’occhiata nelle foto giu’ come venivano disegnati i Puffi all’inizio). Le tavole sono in lingua originale, per cui se non masticate un po’ di francese o fiammingo non vale la pena mettersi a leggere, ma di sicuro e’ bello fermarsi a guardare i dettagli, tornare un po’ bambini.
Altri centri da visitare per gli amanti del fumetto sono:
Maison de la bande dessinée (vicino alla stazione centrale), la fondazione Marc Sleen in Rue des Sables 33-35, e il museo delle figurine originale Moof in Boulevard Auguste Reyers 32.

Vi lascio con alcune foto. Fatemi sapere qual e’ la vostra impressione se ci passate.


3 Risposte a “Cosa vedere a Bruxelles: il museo del fumetto”

  1. Uno dei miei posti preferiti di Bruxelles …. perché è impossibile capire la città senza il fumetto!
    La prima cosa che colpisce è che lo spazio dato a Tin Tin e (sopratutto) ai Puffi e ridotto rispetto a quanto uno si aspetterebbe per la loro importanza.
    Si preferisce dare molto più spazio as aspetti meno conosciuti del fumetto belga che alla fine sembra l’unica cosa a mettere finalmente daccordo la parte fiamminga e vallona! Quando ho visto una stampa di un demonietto che getta a terra la statua di Tin Tin che è all’entrata frantumandola …. ho pensato che i fumettisti belgi hanno da sempre un rapporto di amore/odio con questa ingombrante personaggio.
    Se non sbaglio c’è annessa anche la più grande biblioteca del fumetto del mondo a cui si può accedere con un abbonamento annuale …. perché alla fine è più un centro di studio più che un museo. Bella anche la mostre periodiche su autori non belgi. Una cosa mi permetto di consigliarla ….. di non prendere le guide all’entrata e di lasciarsi andare ad ammirare le fantastiche tavole più liberamente. Grazie per l’ottimo spunto 🙂

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