Music was my firSTIB love

«Sarà capitato anche a voi di avere una musica in testa, sentire una specie di orchestra suonare suonare suonare suonare, zum zum zum zum zum zum zum zum zum… la canzone che mi passa per la testa, non so bene cosa sia dove e quando l’ho sentita, di sicuro so soltanto che fa zum zum zum zum zum zum zum zum zum…»
Se Mina avesse fatto, all’epoca, un giretto in metro con la Stib, forse sarebbe riuscita a rispondersi da sola. Perché –tiens!se una canzone vi rimbalza in testa da stamattina, facile che il vostro subconscio l’abbia registrata durante il tragitto casa-lavoro in metropolitana.

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Un giorno è Eros Ramazzotti a riproporre a 10 anni di distanza Un’altra te. Un altro, state andando a fare shopping, e Bob Sinclair vi pompa il remix di  Raffaella Carrà A far l’amore comincia tu (qui…? In metro? Se proprio lo dici tu…). Rispondete al telefono, e vi chiedono se per caso siete già tornati in Italia: non serve l’attimo di dubbio, perché intanto Toto Cutugno a tutto volume sta chiedendo di lasciarlo cantare, sovrastando persino la voce che annuncia disguidi lungo la linea 1.
La musica italiana in Belgio è apprezzata, e lo confermano anche i concerti regolarmente sold-out di artisti come Laura Pausini. Noi Italiani trapiantati la notiamo eccome, e  personalmente mi sembra di ascoltarne più qui che in ambienti pubblici nel Bel Paese!  Ma a garantire la diffusione di canzoni straniere sul territorio è anche una ragione politica.

Tutto inizia nel 2005, quando la Stib decide di farla finita con la “muzak (musica di sottofondo strumentale, diretta parente di quella che sentite negli ascensori e nelle segreterie telefoniche) switchando in favore di un po’ di sana musica pop.
Affida la scelta della  playlist quotidiana ad una società indipendente con sede in Francia, Ixidia, che la confeziona sulla base di criteri ben definiti. Per questo la scelta musicale si basa su una ripartizione matematica: il 70% delle canzoni sono in inglese, il 15% in spagnolo e il 15% in italiano (30% in lingue latine), con criteri di scelta che prevedono l’iterazione di tutte le radio e di tutte le hit parade europee, in una gigantesca classifica super partes. Tutto ciò sino alle ore 21 di ogni sera, quando la Top 50 internazionale viene sostituita dalla musica classica, secondo uno studio psicologico volto a “calmare gli animi e a diminuire atti di teppismo” (forse Arancia Meccanica alcuni non l’hanno visto, in fondo…per cui Ludovico Van resta un motivo di relax), e soprattutto il portafoglio (i diritti d’Autore per la musica classica sono ben che andati…per cui il tutto costa meno).

Piccolo neo –sì, lo so che siete svegli, e che già l’avete notato- …e il famigerato bilinguismo franco-néerlandais di Bruxelles-Capitale? Ci sembra decisamente che le due lingue ufficiali delle Regione latitino completamente.

Nell’aprile del 2011, intorno a Pasqua, era stato azzardato un  esperimento, trasmettendo nelle stazioni alcuni pezzi della hit parade internazionale, ma cantati  in francese. «Apriti cielo –  disse Ann Van Hamme, porta voce della Stib all’epoca- Abbiamo ricevuto decine di lettere di protesta da clienti olandesi e néerlandofoni».
Ecco che grazie a qualche decina di proteste…nelle 69 stazioni della metropolitana e del pre-metro bruxellois vengono messi al bando i musicisti francofoni e néerlandofoni, in una novella caccia alle streghe…in chiave di Sol.
Per evitare polemiche, si decide semplicemente di fare una rapida marcia indietro, tornando alla formula originaria del 70+15+15 dei successi da Hit Parade Europea. Possono essere diffuse canzoni belghe, ma solo se cantate nella lingua di Shakespeare (…ecco che gli Hooverphonics o i  Tellers si fregano le mani e tirano un sospiro di sollievo).
«Noi non vogliamo entrare in questo dibattito, non si sta ponendo il problema di vietare il francese o l’olandese. Basandoci sulla top 50 europea può capitare che ci siano canzoni in una delle due lingue – spiega Jean-Pierre Alvin, portavoce Stib – Il nostro obiettivo primario è quello di soddisfare il maggior numero di clienti possibile, perché non si può piacere a tutti».
[NdR: non che nella top 50 europea i Néerlandesi spopolino e facciano favillle, diciamocelo…forse per questo la minoranza néerlandofona era particolarmente incarognita]
Ciò non toglie che accordi politici (in questi anni le polemiche si somo succedute in ogni caso) o commerciali possano scavalcare la regola del buon senso e della neutralità.  Come quando la Ministra brussellese dei trasporti, Brigitte Grouwels, ha chiesto come mai la stessa accoglienza riservata al lancio dell’ultimo album di Lady Gaga non fosse riservata agli artisti Belgi.  In effetti, certe domande talvolta bisogna proprio porsele…

Nel frattempo, iniziative originali hanno talvolta fatto dimenticare il dibattito.

Per esempio, per il San Valentino del 2013, la Stib ha voluto festeggiare tutti gli innamorati e quelli che “vorrei ma non posso” con una selezione musicale concepita ad hoc da Radio Nostalgie, con le 48 più belle melodie romantiche intra-genere: Marvin Gaye, Michel Sardou, i Bee Gees, gli Scorpions, Clouseau, Maurane e Lara Fabian tra gli altri si sono contesi gli altoparlanti.

E su Twitter, giusto un mese dopo, inizia la lotta a colpi di fantasia.
Il  profilo Twitter @STIB_fail lancia la sfida, e in breve tempo il tutto diventa una droga per gli altri utenti STIB…come giocare al meglio con i nomi delle stazioni e delle fermate, sostituendoli con titoli delle canzoni più conosciute?
In due giorni, quasi 200 i tweet originali e divertenti inviati, tant’è che radio FM Brussel decide di riservare in last minute la sua fascia oraria 16 -19 per un best-of di queste #STIBsongs.

Che dire, restando in tema? “Che Ceria Ceria”

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