Apocalipse Now. O New…Come il nuovo centro pedonale di Bruxelles

Oggi i notiziari sul traffico nella Petite Ceinture dipingevano scenari da Apocalisse.
Ammetto…non che la cosa mi tangesse particolarmente, eh…io qui mi muovo con i mezzi pubblici, a piedi, e al limite posso rischiare la vita in bicicletta, ma l’auto non ce l’ho più da due anni.
Dunque un tocco di sadismo (“eccoli qui, vanno in macchina anche al bagno per far pipì:  adesso che in più han chiuso il centro è il disastro totale ma continuano imperterriti”) ci stava tutto.

Qualcuno forse si sta chiedendo di che cosa io stia parlando.

Ok, se non c’eravate (o –se c’eravate- dormivate), sappiate che da oggi, lunedì 29 giugno 2015, è partita la fatidica prima fase, ed è entrato in vigore il nuovo Piano di Circolazione di Bruxelles, quello già nel 2014 annunciato da Yvan Mayeur, e tanto contestato soprattutto per la perla “togliamo le auto dal centro” e al contempo “facciamo nuovi parcheggi in centro” (il passo alla Petizione “NON au Parking sous la Place du Jeu de Balle” era stato breve….PER FORTUNA!).

Un Piano che da’ sicuramente una spinta in più a quella che è indubbiamente una delle Capitali più verdi d’Europa, ma che al momento non è certo una  città così ecologica, pur essendo abitata da moltissimi  sedicenti ecologisti.

A tirare via le auto dalla Grand Place ci avevano fortunatamente già pensato negli anni Novanta (mica poi tanto tempo fa…).

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Ora si svegliano un po’ di più: oltre all’area pedonale originariamente prevista tra De Brouckère e la Rue des Pierres, come da progetto iniziale, si è deciso di ingrandire l’area vietata alle auto includendovi Place Fontainas (Quartier Saint-Jacques e Plattesteens) e Rue de Midi, Place du Samedi (vicino al Beguinage), tutto il Boulevard Anspach, la parte di Boulevard Adolphe Max tra De Brouckère e Rue St. Michel, Rue Devaux, rue Jules Van Praet, rue Grétry, rue Madeleine, rue du Midi e compagnia bella … Nei Marolles, anche Place du Jeu de Balle sarà parzialmente “car free”.  Per altre strade limitrofe è prevista la riorganizzazione dei sensi unici e/o la parziale pedonalizzazione.
Si parla inoltre del potenziamento delle piste ciclabili, e dell’aumento degli stalli dedicati.
Dal punto di vista dei trasporti pubblici, se da un lato la STIB ha dovuto adattare gli itinerari di molte linee, spostandone i capolinea (per esempio da De Brouckere verso Gare Centrale), vero è che pare verrà istituito un servizio di autobus circolare; il famigerato trenino elettrico gratuito nella zona pedonale, nel frattempo, è magicamente sparito da qualsiasi menzionepeccato, Bourse come Gardaland suonava bene.
Tornando, invece, all’argomento scottante che aveva scatenato le –giustissime-ire di molti cittadini…che si dice dei parcheggi? L’accesso a quelli già esistenti in centro sarà garantito, con dei criteri più razionali [non ho sentito nominare gru ed elicotteri, però. No, nemmeno il teletrasporto], e si vocifera di un nuovo parcheggio sotterraneo, ma per ora non è stato chiarito il “dove” preciso, né è stata indetta alcuna gara d’appalto. Io sono leggenda, insomma.

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Per capirci qualcosa di più, Bruxelles Ville ha lanciato una piattaforma informativa ad hoc  QUI, con mappa interattiva del centro.

Ovviamente per migliorare la qualità di vita e fruibilità degli spazi urbani del centro storico non basta la semplice chiusura alle auto: è stato presentato ed approvato anche il relativo progetto di riqualificazione dell’area, che prevede una riorganizzazione totale dell’arredo urbano e del verde, con l’inserimento di nuovi plateatici, di punti di sosta e di spazi gioco, favorendo al contempo l’interazione tra i centri nevralgici ed i poli culturali esistenti…il tutto dovrebbe essere finito per il 2018, quindi si tratta solo di avere un po’ di pazienza.
Nel frattempo, per abituare la gente all’idea, ieri si è tenuta una grande festa urbana, e per tutta l’estate nei nuovi “territori riconquistati” (che col far west degli automobilisti di Bruxelles secondo me calza a pennello) si susseguiranno attività conviviali quali tornei di ping-pong e badminton, spettacoli di break-dance, attività sui rollerblade e –per i meno attivi- visite guidate.

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Dai renders non sembra decisamente male. Un ritorno alla civiltà incrociato con le Ramblas 🙂

In teoria l’impatto sul traffico non avrebbe dovuto essere così marcato, visto che si presumeva che molta gente fosse già partita in vacanza, ma forse si erano fatti i conti senza l’oste: oggi la permanenza media dei malcapitati automobilisti nella Petite Ceinture, bloccati nei tunnels, e nei percorsi alternativi previsti dal nuovo Piano di Circolazione è stata un paio d’ore…e tale situazione si è protratta PER TUTTO IL GIORNO.  Bella, la teoria.

Quando avevo letto un bel “Bruxelles come Venezia!”, il primo pensiero era andato ad  un visionario piano di risanamento urbano  a suon di allagamenti, quasi come certi progetti di riqualificazione dei Baluardi ferraresi che avevo visto proporre durante i Laboratori di Urbanistica in facoltà, nel mio passato di giovvine studentessa.
Piazzamoci due gondole, sul Boulevard Anspach, e trasformiamo la zona delle Halles Saint-Gery  nel “bacari tour” de noialtri…tutti contenti?
Eh no.
Se con l’eccelso paragone si voleva solo dire che Bruxelles avrebbe avuto, da questo fatidico 29 giugno, la più grande zona pedonale d’Europa dopo quella di Venezia (che è l’esempio lampante del concetto di “fare di necessità virtù”), oggi un po’ è cascato l’asino.
Perché forse si è cercato di ricreare poeticamente anche l’atmosfera della Tangenziale di Mestre dei tempi d’oro…e mo’ voglio vedertici, a fare un passante al Sablon.

E voi? Eravate rabbiosamente bloccati nel traffico, o stavate zompettando per i viali del centro come la vispa Teresa?

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