Una regina…Italienne

Stavamo parlando di una possibile abdicazione del Re Alberto II, e vi accennavo ad un sondaggio (effettuato nel marzo 2013 da Le Soir Magazine) sull’opinione a riguardo dei Belgi.

Interessante è leggere le due domande successive del famigerato sondaggio, a proposito delle donne della famiglia reale.

3) – Qual è la tua figura femminile preferita nella famiglia reale?

 

La Principessa Mathilde è attualmente LA PREFERITA con il 39%, seguita dalla sempre amata Principessa Astrid (34%), dalla Principessa Claire (17%), dalla Regina Paola (7%) e infine dalla Regina Fabiola (4%). Nelle Fiandre, Mathilde straccia tutte con il 41%, ma anche a Bruxelles e in Vallonia se la cava con un rispettabile 35%…e tra i giovani di età compresa tra i 16 ed i 24 anni stravince con il 46%.

La Principessa Astrid è la favorita a Bruxelles con il 36%, in Vallonia ottiene il 35% delle preferenze, e nelle Fiandre il 31%. Il risultato cambia, rispetto a quello delle due sorellastre, per la Principessa Claire: è senza dubbi la sua origine Vallone a regalarle  un 22% di popolarità nella regione di cui sopra, contro un 16% a Bruxelles ed un 14% nelle Fiandre. Questo sondaggio si rivela chiaramente un fallimento per l’EGO delle Regine Paola e Fabiola: Paola è una delle preferite del 9% dei Valloni, contro l’8% Bruxelles l’8% e il 5% tra i Fiamminghi, mentre Fabiola non ha strappato che un misero 4% pressocché unanime.

4) – Quale è stata la regina che più ha lasciato il segno nella storia del Belgio?

Morta all’età di 30anni in un tragico incidente stradale, lasciando tre bimbi, la dolce e bella Astrid è per il 32% dei Belgi la regina più importante della dinastia, davanti ad Elisabeth ed a Fabiola ( 27 %), alla Regina Paola (7%), alla Regina Marie Henriette (4%) ed alla Regina Louise-Marie (3%). Sembra abbastanza logico e coerente che la seconda posizione in classifica sia occupata da Elisabeth, dato che il suo regno si svolse a cavallo delle due guerre mondiali, influenzando fortemente la cultura del Paese. Se Fabiola è risultata la meno popolare ed amata della famiglia reale (vedi sopra), i Belgi sono però stati onesti nel riconoscere che appartiene alla triade delle sovrane più importanti.

La Regina Paola, attualmente in carica, non risulta ai primi posti, ma bisogna ammettere che –seppure le sue attività a livello socio-culturale siano meno note- in 20 anni di Regno siano molte le opere da lei promosse e sponsorizzate. Osservando i dati per regione, 9% dei Fiamminghi, il 5% dei Valloni 5% e il 2% dei “Brussellesi” ha comunque votato per lei.

Ci sarebbe quindi piaciuto trovare una QUINTA domanda: qual è la più amata dagli Italiani (In Belgio)?

Non sto parlando di cucine, ma sempre di REGINE.

Va infatti ricordato che l’attuale sovrana, la Regina Paola per l’appunto, è originaria del Bel Paese, e che viene spesso salutata dalla numerosa comunità italiana qui in Belgio come la più insigne dei “nostri”.

Nata l’11 settembre 1937 a Forte dei Marmi, Paola Ruffo di Calabria, la più giovane dei sette figli del Principe Fulco Ruffo di Calabria e della Contessa Luisa Gazelli (la sua nonna paterna, Laura Mosselman du Chenoy, era comunque belga), trascorre la sua giovinezza a Roma, completando i suoi studi liceali ad indirizzo classico, ed animando poi la vita mondana romana degli anni Sessanta, insieme con l’amica Marina Lante della Rovere (per gli “amici” anche Ripa di Meana).

Nel 1958, in occasione dell’incoronazione del “papa buono”Giovanni XXIII, Paola incontra all’ambasciata belga di Roma Alberto, principe di Liegi. E’ quasi un colpo di fulmine: il 2 luglio 1959 i due si sposano a Bruxelles nella cattedrale di Sainte Gudule in presenza di tutte le personalità di spicco europee.

In Belgio l’arrivo della bella Italiana è l’occasione per far riacquistare popolarità ad una monarchia che dalla fine della Seconda Guerra Mondiale era pesantemente contestata. Certo, la sposa non appartiene al circolo esclusivo dei reali europei, ma è pur sempre un ottimo “esemplare” della buona aristocrazia, è un bel pezzo di figliola (“Era una splendida ragazza quando ha sposato il principe …bel ragazzo anche lui, temporibus illis” – grazie, mamma, per la testimonianza in presa diretta 😀 ), e soprattutto è cattolicissima…per cui, visto che siamo negli anni Sessanta e “i tempi cambiano”, che Alberto è solo il secondogenito (e quindi  difficilmente salirà al trono, già destinato a quello scapolone di Baldovino), e che il Papa approva…un occhio si può anche chiudere. Lo “scapolone”Baldovino è entusiasta della scelta del fratello e immediatamente dice che Paola “è il più bel regalo fatto dall’Italia al Belgio”.

Dopo aver avuto tre figli uno dietro l’altro (Philippe-Filippo, nato il 15 aprile 1960, Astrid, nata il 5 Giugno 1962, e Laurent-Lorenzo, nato il 19 Ottobre 1963),  la coppia dei Principi di Liegi, additata con invidia da tutti perché belli, ricchi, felici e spensierati, affronta anche  un periodo di crisi pesante.

Paola resta sempre bellissima e vivace, ama divertirsi, il suo sangue mediterraneo pulsa nelle vene, e saranno proprio queste sue caratteristiche (che prima le avevano portato il consenso unanime dei Belgi) a ritorcersi contro di lei, mostrandola come “l’Italienne” indomabile che ama essere fotografata e restare al centro dell’attenzione, talvolta non prendendo sul serio gli obblighi derivati dal suo rango, forse per ribellione, forse per insofferenza.

Gioca a suo sfavore anche il fatto che nel frattempo l’ex-“scapolone” Baldovino abbia ceduto alle grazie spagnole di Fabiola de Mora y Aragon, che a confronto della cognata appare come decisamente più pacata e morigerata. Qualche gaffe di troppo (come un commento infelice in occasione dell’assassinio del presidente Kennedy) e i pettegolezzi continuano a girare.

Dopo l’idilio dei primi tempi, l’unione di Alberto e Paola sembra incrinarsi, ed entrambi “volgono lo sguardo a nuovi orizzonti”, o almeno: lei forse, lui sicuramente, con la conseguenza di una figlia illegittima di Alberto, ufficialmente nascosta fino al 1999.

Si parla anche di divorzio, ma pare che (Ex Scap…ecc ecc) Baldovino e (Santa) Fabiola riescano a fungere da pacieri: negli anni Ottanta la riconciliazione è riuscita ed ufficiale, e vengono scattate bellissime foto dei neo-nonni in occasione della nascita del primo nipotino,  Amadeo.

Nel frattempo, tutti danno per scontato che sarà il nipote Philippe, amatissimo da un Baldovino senza figli, a succedergli sul trono. Alla morte improvvisa dello zio, stroncato il 31 luglio 1993 in Spagna da una crisi cardiaca, a sorpresa il 33enne Philippe non viene però considerato pronto per il trono, e spetta ad Alberto ereditare la corona di un Paese fortemente diviso dalle tensioni politiche. A seguito dell’ascesa al trono di Alberto II nell’agosto del 1993, all’età di 56 anni Paola diviene Regina dei Belgi.

La costituzione belga non prevede un ruolo particolare per il coniuge del Capo dello Stato. Tuttavia, le regine belghe hanno sempre svolto un ruolo attivo nella vita pubblica del Paese.

La regina Paola, che non è da meno, assiste, a fianco del marito, alle più importanti cerimonie ufficiali, lo segue nei viaggi di Stato, lo affianca nelle riunioni del Gotha e nelle occasioni in cui il Re riceve personalità straniere o belghe.

Non partecipa tuttavia alle udienze del Re, fatta eccezione per quella del settembre 1996, quando i genitori dei bambini scomparsi vennero ricevuti a Palazzo, poco dopo la rivelazione dell’ Affaire Dutroux.

Diciamo però che la Regina tiene particolarmente al suo ruolo di padrona di casa.

Oltre alle sue attività ufficiali, Paola ha sempre dedicato molto tempo a temi che le stanno particolarmente a cuore, soprattutto in campo sociale e culturale, sia con opere di beneficienza, sia con visite regolari presso le istituzioni sociali ed i centri sanitari sparsi un po’ in tutto il Belgio.

Attraverso la Fondation Reine Paola, fondata nel 1992, la Regina pone particolare attenzione all’integrazione e alla formazione dei giovani, e nell’ aprile 2002, Paola è stata nominata Presidente Onorario della Child Focus, dedicato alla ricerca di bambini scomparsi, alla lotta contro le violenze e gli abusi sessuali e al sostegno per le famiglie coinvolte. Attraverso i suoi contatti internazionali, la Regina cerca di promuovere la creazione di centri analoghi che operano in altri paesi.

Dopo aver vissuto molti anni a Roma, e grazie ai suoi studi, Paola ha sviluppato un gusto per la bellezza in molte aree artistiche interdisciplinari, ed ha sempre avuto un occhio particolare per la tutela e la conservazione del patrimonio belga, per esempio le opere di archeologia industriale del XIX secolo, i parchi e le residenze reali. E’ per questo in contatto continuo con la comunità artistica e supporta regolarmente, con la sua presenza o attraverso patronati, mostre o rappresentazioni artistiche importanti, sia in Belgio che all’Estero.

 

Nonostante i numerosi impegni, la Regina trova anche il tempo di fare la nonna: il concetto di famiglia è molto importante per lei, adora trascorrere il tempo con i 12 nipoti, e fare lunghe passeggiate nei numerosi boschi del Regno con il Re.

Oggi Alberto e Paola, pur avendo celebrato i loro 50 anni di matrimonio molto in sordina, sono una coppia solida ed unita.

Dal 1993 Paola ha concesso una sola intervista scritta (in occasione del 65° compleanno), ma  nel 2006  ha rotto il muro di silenzio e ha fatto conoscere la sua voce in un film, che ha tenuto inchiodati davanti al televisore un milione e mezzo di Belgi, con un lungo racconto sulla sua vita da favola.

Nel 1999 (dopo la pubblicazione di un libro nel quale la separazione e la storia della figlia illegittima venivano portati alla luce dei riflettori) durante il discorso di Natale Alberto II aveva parlato a lungo del suo rapporto e degli anni trascorsi con Paola “Insieme abbiamo potuto superare queste difficoltà e ritrovato un’intesa e un amore profondo. Questo periodo di crisi di è stato ricordato di recente. Non vogliamo insistere su una vicenda che appartiene alla nostra vita privata. Ma, se qualcuno che incontra oggi problemi analoghi può ricavare dalla nostra esperienza vissuta qualche motivo di speranza, noi ne saremmo molto lieti”.

Non sono poi così lontani i tempi in cui il cantante Salvatore Adamo, cantante melodico di origini italiane,   dedicava una canzone, “Dolce Paola”, alimentando un ulteriore scandalo: era il 1965, ma sembrano passati anni luce…

…e il “vissero felici e contenti” ci sta tutto.

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