Anche a Bruxelles San Valentino è il 14 febbraio

Ok, è San Valentino.
Come dimenticarsene, del resto
Tutte le vetrine delle cioccolaterie  sono addobbate di cuori, cuoricini, cuoriciotti e compagnia bella dal giorno dopo quello in cui avete mangiato la Galette des Rois, con qualche spudorata intromissione dei cartelli dei saldi, il tutto per un efficace mix a prova di sadico smemorato.

Il “cosa fare?” è la domanda più scontata, anche se la risposta non lo è altrettanto. I “bons plans” abbondano, basta fare una ricerca in Google o su Quefaire o su Agenda per fare un po’ di puccioso brainstorming.

Quest’anno non conterei troppo sulla playlist romantica nelle stazioni Stib: la giornata si prospetta ben infuocata, ma –purtroppo- fuori dalle lenzuola. In fondo, è per una giusta –e triste– causa. Lo sciopero dei mezzi potrebbe anche diventare una buona scusa per una passeggiata mano nella mano, meteo permettendo: la meta magari sarà solo l’ufficio (si sa, bisogna lavorare, per vivere), ma di necessità, virtù.

Prima, però, trovate il tempo per godervi una colazione come si deve e fatta ad hoc: Cocooning Breakfast propone un menu apposta, e ve lo porta a casa (ecco, magari non fino al letto. Trovate la forza di aprire quella porta.). Dove bere un buon caffè, invece, già lo sapete.

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Place Flagey (credits: web)

Se poi siete di strada, passate a Place Flagey. Per tre giorni, il maxischermo della Piazza è riservato a coloro che sino ad una settimana fa si sono dilettati a  spedire al sito web del Comune di Ixelles poesie, messaggi segreti, dediche e proposte di matrimonio (why not?): verranno proiettati in loop continuo, e chissà che mentre siete lì non passi proprio il vostro (…magia!).

Già che ci siete, se potete, approfittate per (ri)scoprire la città in cui siete, ma da un punto di vista un po’ più originale. Qui una serie di spunti insoliti per non essere solo dei giapponesi con la mappa in mano o dei bimbiminchia che impazziscono a selfies davanti al Delirium.

credits: web (Ludovic Moreeuw, concorso Atomium-San Valentino, 2012)

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Magari volete andare al cinema. Ok, ma per favore non infilatevi nei maxi-sala. Tanto i popcorn non scappano. Io sceglierei un cinema più “datato” come il Vendôme, oppure chicche old style come Les Galeries o l’Actor’s Studio o l’Aventure.

credits: web (Belgian Solutions)

Di posti per un romantico tête-à-tête, poi, Bruxelles è piena.
Potete arrivare in barca in mezzo al lago del Bois de La Cambre e cenare allo Chalet Robinson, per esempio. A me il contesto piace più durante l’estate, ma anche ora non è affatto male.
Magari, invece, potrebbe essere la volta buona per gustarsi la cucina e la vista panoramica del ristorante dell’Atomium.
Se la paura dell’altezza è tanta, ma per qualche metro potete superarla, ad Uccle si può mangiare in una intimissima casa sull’albero.
Ad Ixelles potrebbe essere una buona idea il Chou, o anche il Malte (che molti hanno definito “il più romantico di Bruxelles”) anche se io a questo punto devierei verso Trône e approfitterei per provare un posto che esteticamente stra-vince: L’Ancienne Poissonerie, che, come dice il nome, sino agli anni Settanta era una pescheria dalle vetrine e dalla deco Art Nouveau.
Un grande classico delle cene romantiche pare sia il Bleu de Toi, dove il leit motiv è il colore dei Puffi (siamo a casa loro, in fondo) ma non per questo la cucina non è buona.
Oppure, un nome un programma, andrei all’Entrée des Artistes al Sablon.

Un’alternativa originale può essere quella di non optare per il solito ristorante, ma prenotare sul tram di Tram Experience, concentrandosi sugli occhi della dolce metà ma badando contemporaneamente a non rovesciare il vino con lo sferragliare sui binari [passa anche davanti a casa mia: vi vedoooooo!].

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Per i singles, le proposte variano dalle serate di speed-dating al semplice evento in discoteca. Facebook è come sempre una miniera d’oro: una delle tante idee è quella di iscriversi alla pagina di Sortir à Bruxelles e tener d’occhio l’agenda.

credits: web

Magari però siete tra coloro (non pochi!) che San Valentino non lo amano proprio, lo considerano una festa ormai disperatamente commerciale, non vogliono rischiare il coma glicemico virtuale, e preferiscono approfittare degli altri 364 giorni all’anno per stupire piuttosto, che rincretinirsi uno solo “perché è San Valentino” [momento cinico NdR]. Beh, io lo so che alla passeggiata di Brussels Urban Legends Tour c’eravate, e che gli aneddoti sulla Bruxelles delle coppie e degli intrighi amorosi vi hanno confermato quanto già pensavate. Ma cucitevi la bocca, e raccontatecelo il 15.


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