“Quando è arrivata quell’onda enorme, mi sono girata e non lo vedevo più. Ho iniziato a urlare ‘Luca, Luca’. Poi altre persone me l’hanno indicato, era stato trascinato verso l’oceano. Era in mezzo a due onde, in una specie di risucchio. Andava su e giù, scendeva e saliva di continuo“ ha raccontato la ragazza.
Solo tre mesi fa aveva perso la vita nelle acque di Tenerife un altro connazionale, un giovane agente di polizia di appena 22 anni, proveniente dalla provincia di Benevento.
I pericoli dell’Oceano non vanno sottovalutati
Premesso che qualsiasi mare può essere molto pericoloso, e ogni anno ci perdono la vita molte persone, fare il bagno nell’Oceano Atlantico espone a rischi maggiori rispetto al Mar Mediterraneo. Lo ripetiamo ad ogni occasione, e lo avevamo ribadito anche pochi giorni fa, inserendo la pericolosità dell’Oceano tra gli “svantaggi” di vivere a Tenerife.
Le acque dell’Oceano possono produrre onde più alte, violente e potenti, rispetto al Mar Mediterraneo. Le onde trasportano masse di acqua più consistenti, inoltre possono essere presenti correnti marine molto forti e imprevedibili. Le condizioni meteo degli oceani possono cambiare repentinamente e fenomeni come le cosiddette “onde anomale” sono molto più frequenti, quasi abituali. Quello capitato al giovane connazionale pochi giorni fa non è l’unico caso di questo tipo al quale abbiamo assistito negli ultimi anni.
Le rocce “frangiflutti” riducono i rischi
Per rendere meno pericoloso fare il bagno e aumentare considerevolmente la sicurezza dei bagnanti, molte spiagge di Tenerife sono provviste di rocce “frangiflutti“. Si tratta di immense rocce poste ad alcune decine di metri dalla battigia, in modo da rendere le acque più calme e rendere impossibile la formazione di correnti troppo forti. In presenza di queste strutture le onde sono molto meno potenti, e dunque sono meno pericolose. Sono state poste dinnanzi alle spiagge principali e molto frequentate, da Playa Las Teresitas alle spiagge di Los Cristianos, Las Americas e molte altre. Non sono presenti invece nel tratto costiero dove è avvenuto l’incidente che è costato la vita al nostro connazionale.
Massima prudenza nelle zone non sorvegliate
Nei tratti costieri non protetti dalle barriere frangiflutti e non sorvegliate dai soccorritori, occorre la massima prudenza, tanto nel fare il bagno quanto nell’avvicinarsi alla costa, camminando sugli scogli, vicino a dove si infrangono le onde. Se siete abituati a frequentare le spiagge italiane e Mediterranee, dovete tenere in considerazione il fatto che sarà necessaria maggiore prudenza e precuazione. Anche a pochi metri dalla costa possono esserci potenti correnti, capaci di risucchiare il più provetto dei nuotatori.
Anche senza entrare in acqua è necessario essere prudenti quando si cammina sugli scogli, e tenere in considerazione il fatto che improvvisamente potrebbero arrivare onde più potenti del normale, trascinandoci in acqua. Le cosiddette onde “anomale” in realtà sono molto più frequenti di quanto si possa immaginare.
Fecero il giro del mondo, quattro anni fa, le immagini di una onda anomala che nel municipio di Tacoronte, nel nord di Tenerife, colpì i terrazzi dei primi piani di un palazzo affacciato sul mare. Come si vede dal video di seguito, le ringhiere dei terrazzi furono strappate via, ma per fortuna l’episodio non provocò nessuna vittima.
Il precedente nella stessa zona, sei anni fa
Nella zona di Santiago del Teide, dove è accaduto l’episodio che pochi giorni fa è costato la vita a Luca Brignone, sei anni fa avevano perso la vita due persone, sempre a causa di una potentissima onda . In quel caso la scena fu ripresa dalle telecamere, e le immagini anche in questo caso fecero il giro del mondo. Di seguito il video:
Concludendo:
Per evitare rischi inutili, approcciate all’oceano con la massima prudenza e umiltà. Anche se siete abili nuotatori ed esperti frequentatori del mare, evitate eccessi di sicurezza che possono mettervi a rischio. Ricordatevi che gli oceani sono più selvaggi, violenti e imprevedibili rispetto al Mar Mediterraneo, che essendo quasi chiuso, è relativamente più tranquillo. Rispettate sempre le indicazioni che trovate sul posto, relative ad eventuali divieti o precauzioni.
Non sottovalutate l’oceano!
Il commento che riportiamo di seguito è stato lasciato appena una settimana fa a margine di questo articolo. La signora in questione critica il fatto che abbiamo inserito la maggiore pericolosità dell’oceano rispetto al mare in un elenco di 18 aspetti negativi di Tenerife. In molti purtroppo non credono o sottovalutano la pericolosità dell’oceano, ma ogni anno purtroppo i decessi in mare si contano a decine. La maggioranza delle disgrazie avrebbe potuto essere evitata se ci fosse stata maggiore prudenza.
Se visiterete Tenerife o le altre isole dell’arcipelago dunque, massima prudenza nell’approcciare l’Oceano! Ovviamente questi consigli valgono per qualsiasi destinazione che affaccia sull’Oceano! Se dei vostri amici o familiari sono in procinto di viaggiare, inviate loro questo articolo per metterli in guardia! Con l’informazione e la sensibilizzazione possiamo evitare di piangere nuove vittime!
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Visto che abbiamo menzionato l’articolo che elenca gli svantaggi di Tenerife, per ‘par condicio’ vi segnaliamo di seguito anche quello che illustra i vantaggi, decisamente superiori!
Elenco di 35 ottimi motivi per i quali vivere a Tenerife è vantaggioso