Dieci giorni di Brussels Summer Festival!

Voglio crederci.

In cosa? Beh, se “una a caso” ha la bazza (come direbbero i miei amici Emiliani e Romagnoli) per un pass 10 giorni del Brussels Summer Festival 2014 a prezzo stracciato, io –la “una a caso” insomma– voglio poter credere che NON possa essere colpa mia, del fatto che piova un giorno sì e un giorno no (anche con il sole, come in questo momento) e preferibilmente in occasione dei concerti più interessanti.

Quindi, NO, non è colpa mia.

Un mio amico belga me lo conferma, che, visto il periodo,  durante il BSF è di solito più facile vedere persone col K-Way, che gente a ballare in strada (e in canottiera, visto che quest’estate fa quasi caldo) con i dj-sets dell’Electrocity come ieri sera.

BSF…Cos’è? “Concerti”, ho detto?

Il BSF, ovvero Brussels  Summer Festival (ex Eu’ritmix), è un festival urbano che si tiene ogni estate a Bruxelles, precisamente nel magnifico contesto del Quartier Royal (Place des Palais, Place des Musées et Mont des Arts).

Dalla sua creazione da parte del Comune di Bruxelles nel 2002,  la sua fama è andata in crescendo sia in Belgio sia un po’ in tutta Europa, e gli oltre 1000 artisti che in 13 edizioni vi hanno preso parte non hanno fatto altro che confermarne la valenza multiculturale, festaiola e alla portata di tutti.

All’inizio durava tre giorni, e già così riusciva ad attirare quella media di 100.000 spettatori che tanto fastidio non davano (l’anno scorso si è arrivati a 120.000).

Ora, invece, fra quei 130 festivals che vanta il Belgio, la stampa è unanime a collocarlo nella Top Ten: il motto di “10 days of music … & Much More” è conosciuto da tutti come l’identificativo della Ricorrenza annuale del mese di agosto (quella con la R maiuscola, per intenderci), come la certezza che –una volta acquistato il famoso pass da convertire in braccialetto-  in quelle sere qualcosa da fare lo si troverà sempre.

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Originariamente dedicata alle culture ed alla musica delle regioni d’Europa, la programmazione del BSF è stata poi estesa a 360° verso altri orizzonti, abbracciando un po’ tutti gli stili: jazz, folk, rock, pop, world music, electronica, hip-hop… Resta sempre molto vasta, ed i nomi non sono niente male, soprattutto in paragone al costo dei biglietti.

Quest’anno il BSF è iniziato venerdì scorso, 8 agosto, e durerà sino al 17.

Se volete curiosare sul programma, basta cliccare qui.

Fondamentalmente, ci sono 5 “scene” principali:

–   La Place des Palais (davanti al Palais Royal, impossibile sbagliarsi), che ha un po’ il ruolo di main stage

–   Magic Mirrors, sulla Place des Musées, con i suoi artisti di strada, il Jazz ed altre performances a tema

–  Il Mont des Arts (Place de l’Albertine), a due passi dalla Gare Centrale, che funziona egregiamente anche per il contesto e la panoramica, con le rampe del Mont des Arts che ne fanno quasi un anfiteatro

–   Il B.I.P., che tutte le sere, dalle 22:00 alle 2:00 o alle 3:00 ospita gli afters a ritmo di musica elettronica

–   Il BOZAR, che nelle sue sale dall’indiscutibile valore storico ed artistico accoglie le note senza tempo di Classissimo.

Personalmente, sono già riuscita a perdermi Patti Smith (shame on me…ma il meteo era troppo incerto e la mia motivazione inversamente proporzionale alla furia degli elementi) ma ieri c’ero, e stasera un saluto ai Texas lo faccio di sicuro.

Il BSF non è, però, “solo” un festival di musica all’aperto: con “ …& Much More si lascia, sì, spazio all’immaginazione, ma con molte garanzie…Ci sono sempre  molte attività aggiuntive disponibili per i frequentatori e non: musei, mostre, visite guidate della città, afters ad hoc, ecc, e per i famigerati detentori del 10 days pass esistono numerose riduzioni dedicate (per esempio, ingresso a musei per 1€, drinks al Café Central…e much more, per l’appunto).

Non vi siete aggiudicati il famigerato braccialetto (…no, non è una lotteria per la Green Card…basta(va) andare al botteghino e aprire il portafoglio)? La zona degli stands gastronomici è di libero accesso, e nessuno vi manderà via se state immediatamente al di là delle transenne senza disturbare…la musica si sente lo stesso.

Poi non ditemi che a Bruxelles non c’è mai nulla da fare…

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