I magnifici 4…Cimiteri di Bruxelles

Già da qualche giorno i fiorai hanno cominciato ad esporre un tripudio di crisantemi…nonché, talvolta, a dare una pompatina ai prezzi : per molti il business, sia pure esso legato alla memoria del Caro Estinto e all’amarezza della perdita, è ragione di vita …d’altronde è il 2 novembre il giorno nel quale, con ‘sti benedetti fiori in mano, le visite ai cimiteri aumentano in maniera esorbitante.

Peccato che spesso non ci si soffermi, e non ci si guardi troppo intorno.

Oltre che location di film horror, molti cimiteri sono famosi per ospitare opere d’arte di qualità e memoriali storici di spicco. Costituiscono a tutti gli effetti dei luoghi di meditazione, ma insomma non hanno nulla da invidiare a dei veri e propri musei all’aperto.

Il “vice sindaco” Alain Courtois e l’assessore  Geoffroy Coomans di Brachène hanno lanciato giusto pochi giorni fa una serie di iniziative pubblicitarie – che comprendono anche la pubblicazione di brochures per ogni tipo di pubblico e l’organizzazione di visite guidate- volte a focalizzare l’attenzione sul patrimonio artistico e storico dei cimiteri bruxellesi.
Per la mostra fotografica “Life in Cemeteries”, che si terrà nelle Halles Saint-Géry, dovremo invece aspettare il mese di gennaio 2018.

In effetti, anche qui a Bruxelles esistono cimiteri meritevoli di una certa attenzione.

Cimetière de Laeken

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Fernand Khnopff, la Malibran, Joseph Poelart o Jules Anspach: molti nomi d’eccezione -artisti, studiosi, politici- riposano in pace, sotto l’occhio meditativo di un Pensatore di Rodin, in questo “Pere Lachaise” versione bruxelloise… Eccoci al Cimetière de Laeken, il cimitero più antico di Bruxelles ancora in funzione, e l’ultimo di tipo “parrocchiale”, ovvero costruito intorno alla chiesa.
Con una parte di gallerie funebri sotterranee -costruite tra il 1876 ed il 1935 su progetto di Emile Bockstael, e classificate nel 1997 tra i beni tutelati dalla locale Sovrintendenza – ancora accessibile, soprattutto grazie alla modica cifra di 4,5 milioni di euro (80% finanziato dalla Region di Bruxelles-Capitale, il resto grazie a Beliris) spesi per un sostanziale restauro tra il 2013 ed il 2017, Laeken rappresenta ormai l’ultima dimora di una serie di personalità belghe di spicco…Non ultime, quelle che riposano nella cripta reale, accessibile ogni domenica pomeriggio (ed in occasioe di ricorrenze e commemorazioni) per coloro che volessero salutare i fu-sovrani.

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Deceduta nel 1850, la prima regina del Belgio Louise-Marie d’Orléans aveva espresso la volontà di  esservi sepolta, incoraggiando con la sua “reale presenza” i nobili del tempo a voler presenziare ad ogni costo, facendosi costruire il proprio monumento funerario dai più grandi scultori dell’epoca: all’oggi, è il cimitero più rinomato per l’eccezionale ricchezza del suo patrimonio scultoreo.

Cimetière d’Ixelles

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Creato nel 1832, durante un’epidemia di colera, per sostituire l’antico cimitero che esisteva intorno alla chiesa di Sainte-Croix, diventato ormai insufficiente e soprattutto troppo centrale, il cimitero di Ixelles è in qualche modo simile a quello di Laeken, e merita sicuramente una sbirciatina. Se ha dato il nome ad un quartiere -peraltro uno dei più animati della città, essendo il preferito dagli studenti– un minimo di merito ce l’avrà…

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Anche qui si erano prenotate il posto alcune celebrità, come Victor Horta, Ernest Solvay e Frédéric Neuhaus; nel 1891 l’ex ministro francese Georges Boulanger ci si è persino suicidato, sulla tomba dell’amante.

Cimetière de Bruxelles

Con i suoi 38 ettari, il cimitero di Bruxelles è il più grande della regione.

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Inaugurato il 15 agosto 1877 dall’allora sindaco Jules Anspach (che però è sepolto a Laeken)… , si presenta come un grande parco dal paesaggio estremamente gradevole: ampie strade, molti alberi ed aiuole … ed ovviamente molte tombe, delle quali 1000 risalgono addirittura all’antica necropoli della Capitale.

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Alcuni settori sono costituiti da memoriali: è in questo cimitero che si può rendere omaggio ai combattenti della Rivoluzione Belga, ai caduti della battaglia di Waterloo ed alle vittime delle due Guerre Mondiali.
Tra gli “ex-VIP” di Bruxelles che vi riposano, famosi sono François Van Campenhout, Raymond Goethals e Théodore Verhaegen.

Cimetière de Dieweg

Come non menzionare il meraviglioso cimitero di Dieweg, dove però ormai non viene seppellito più nessuno?
Abbandonato nel 1958 dopo nemmeno un secolo di attività, presenta un’atmosfera gotico-romantica dal sapore selvaggio, forse proprio grazie alla vegetazione lussureggiante che si è ripresa tombe e sentieri: pare che il parco sia ormai simbolo di biodiversità, e vi siano state scoperte alcune specie di piante estremamente rare.

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La sua storia risale al 1866. I due piccoli cimiteri esistenti ad Uccle all’epoca, ovvero quello di Saint-Job e quello di Saint-Pierre, sono sovraffollati, anche perché si era appena usciti da una terribile epidemia di colera. Il Comune decide allora di acquisire terreni situati a Dieweg (1 ettaro 71 are) e ci sistema il nuovo cimitero, che ingloberà nel 1877 anche un cimitero ebraico Ashkenazi.
Dieweg funzionerà però solo sino al Secondo Dopoguerra, con un’unica eccezione: sarà Hergé, papà di Tintin, a raggiungere nel 1983 gli altri 38.510 sepolti laggiù. Prima di lui, altri “morti famosi” erano già citabili: diverse generazioni dei banchieri Lambert ed Allard, Paul Hankar, Isabelle Gatti Gamond, Auguste Danse, nonchè tutta una serie di sindaci quali Paul Errera, Hubert Dolez, Xavier de Bue

Ora che ci penso….Sun di Sense 8 c’era nata, in un cimitero.

 

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