La novità 2015: shopping domenicale a Bruxelles!

Eppure c’era il sole.
Eppure molti avevano giurato che dell’apertura domenicale dei negozi  non gliene fregava nulla.
Eppureper la “storica prima” , qui a Bruxelles, c’era una bella folla.

Piccolo passo indietro: uno degli impatti più tosti per l’Expat medio in Belgio era il ritrovarsi –qualora fosse stato abituato al giretto al centro commerciale – a dover reinventare nuove attività per trascorrere la domenica pomeriggio.

Perché qui lo shopping domenicale al massimo lo si faceva nei negozi di souvenirs e cioccolato dei dintorni della Grand Place, e nemmeno ovunque: gli esercizi commerciali (salvo ovviamente night-shops &co) erano autorizzati ad aprire al massimo sei domeniche all’anno, e per il resto ti attacchi. O vai a Massmechelen. O vai in Olanda/Germania ecc .

Questo, sino a domenica scorsa, 24 maggio 2015.

Ora, invece, tutti gli esercizi commerciali hanno la possibilità di lavorare sette giorni su sette, in quanto TUTTO il centro (“Pentagono”), tra clamori da scoperta dell’acqua calda, è stato riconosciuto come “zona turistica”, il che consente di ottenere una deroga alla legislazione che imponeva il riposo domenicale.
Se, quindi, non era una novità il poter gironzolare tra i negozi di antiquariato dei Marolles e del Sablon, ora sarà possibile approfittare di aperture extra anche per le boutiques design della Rue Dansaert o negli shops alternativi del Saint-Jacques- Plattesteens.

shopping domenicale_03 - come in open

Per dare il via all’iniziativa si è scelto –non a caso- il weekend della Jazz Marathon, giunta ormai alla ventesima edizione, con più di 300.000 spettatori…una manovra per dimostrare che la scelta –contrastata ovviamente dai sindacati dei lavoratori- ha un suo perché?

Leggi anche La Maratona Jazz di Bruxelles

Molti esercenti hanno aderito all’iniziativa, ma ci vanno ancora con i piedi di piombo: decideranno nelle prossime settimane se l’aprire la domenica risulta redditizio o no rispetto al dover pagare delle ore extra al personale e all’affrontare i relativi costi di gestione: sono chiaramente consapevoli che il successo del weekend della Jazz Marathon non rappresenta un riferimento valido, visto che l’evento attira ogni anno migliaia di persone da fuori Bruxelles…persone disposte a spostarsi nel weekend per un concerto, ma non certo per comprare due magliette.

credits: web
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Per aiutare le piccole imprese, già notevolmente penalizzate dalla presenza di giganti commerciali al loro fianco, la novità non riguarda in toto i “grandi nomi” (leggi: le catene di Rue Neuve e del City 2): loro hanno scelto di aprire solo la prima domenica del mese.
Se, quindi, siete passati di fianco all’ormai consueta fila da groupies per entrare da Primark, sappiatelo: per le altre domeniche gli unici a fare la fila in rue Neuve saranno –come da “buone” abitudini i sacchi della spazzatura, messi fuori come al solito il sabato sera, a fare compagnia ai rolling bushes in una specie di valzer della munnezza.
Precauzione necessaria per tenere buoni i sindacati, ma anche contromisura non certo da stupidi: si avvicina a grandi passi la bella stagione (mi piacerebbe dire che ci siamo già, visto che ormai è giugno, ma se lo faccio ricomincia a piovere…), e non so quanto il sostenere costi di esercizio aggiuntivi per aperture extra in un periodo nel quale la gente il finesettimana inizia ad andare al mare o a fare gite fuori porta sia una bella pensata, e -se il piccolo esercizio ancora ci può rientrare- un H&M della situazione che convenienza trova ad aprire una giornata per vedere entrare una manciata di persone? Hai voglia a incrociare pedonabilità, numero di scontrini emessi e valori medi: se in Belgio c’è il sole, facile che uno store manager la domenica si metta le mani nei capelli.

credits: web
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Anche tra i clienti il dibattito è aperto.

Personalmente, non è la mia esperienza da ex- commessa o shop manager (sia in Italia, sia in Belgio) che mi fa parlare, perché da queste parti noto comunque un maggiore rispetto dei diritti dei lavoratori.
Ritengo –e non è la prima volta che lo dico- che alla domenica a Bruxelles ci sia una miriade di attività ben più interessanti da fare, piuttosto che il rinchiudersi in un centro commerciale o lo sgomitare tra la folla per guadagnare la vista su una vetrina.
Ciò non toglie che credo sia comunque giusto –con i dovuti limiti logistici- dare l’opportunità di SCELTA, anche e soprattutto a coloro che durante la settimana –per orari di lavoro ed incombenze familiari- non fanno in tempo a far nulla, o a chi si ritrova nell’emergenza, e sino a poco tempo fa aveva come unica opzione lo svenarsi dai pakis. Non mi sentirò quindi certo obbligata ad andare a far shopping di domenica, visto che sono anni che non mi è mai passato per la testa…ma so che –soprattutto nel caso di un meteo da lupi- avrò un’alternativa in più.

Volete gironzolare per negozi la domenica? Più info su “I shop on Sundays” QUI.

shopping domenicale_04 - graphics

 

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