Le cicatrici della Seconda Guerra Mondiale

Le cicatrici della Seconda Guerra Mondiale sono i segni e i fori che ancora oggi troviamo su alcuni edifici di Budapest.

La Seconda Guerra Mondiale ha infatti profondamente danneggiato il tessuto urbano di Budapest e Vienna.

Mentre i visitatori di Vienna hanno difficoltà a trovare prove della guerra. Gli aiuti del piano Marshall nel 1948 permisero il rifacimento o la ristrutturazione degli edifici danneggiati.

Per Budapest, la ricostruzione è stato un processo lento. Ancora oggi si possono vedere edifici di Pest con i fori dei proiettile: queste sono le cicatrici della seconda guerra Mondiale. (Molti di questi fori sugli edifici risalgono anche alla rivolta del 1956).

Cenni storici

Dopo la prima guerra mondiale e il successivo trattato di Trianon, l’Ungheria perse i due terzi dei suoi territori.

Il malcontento fu grande e l’Ungheria, nella speranza di riprendere i suoi territori, cercó legami sempre piú stretti con i nazisti.

Nel 1938 l’Ungheria si alleó con la Germania nazista. Grazie ai “Vienna Awards” riottenne parte dei suoi territori: l’attuale Slovacchia e la Transilvania settentrionale.

Nonostante una breve tregua, l’Ungheria riprese i contatti con la Germania, aiutandola nell’invasione della Jugoslavia.

La 2a armata ungherese venne spazzata via dal fronte russo. Temendo un’invasione sovietica, le truppe tedesche entrarono a Budapest nel 1944. Guidate da Adolf Eichmann, le SS (Schutzstaffel) istituirono a Budapest il ghetto ebraico. Gli ebrei ungheresi venivano deportati nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, nella Polonia meridionale. La toccante placca muraria alla stazione ferroviaria di Józsefvárosi ricorda questi eventi.

Le truppe sovietiche circondarono Budapest e iniziarono una battaglia lunga mesi contro i tedeschi per il controllo della cittá. Divenne presto il peggior assedio dopo quello di Stalingrado.

Dopo aspri combattimenti, il 13 febbraio 1945 i tedeschi si arresero.

L’artiglieria sovietica aveva ormai ridotto la cittá in rovina.

Il ripristino della città ricadde sul governo militare sovietico.

La ricostruzione di Budapest

La ricostruzione di Budapest fu una faccenda molto più lenta e frammentaria di quella di Vienna, sebbene non meno attenta.

Ne é testimonia la magnifica ricostruzione del Palazzo Reale neo-barocco. Ottimo lavoro anche per il Museo di storia militare, Hadtörténeti Intézet és Múzeum, che occupa una vecchia caserma nella vicina Tóth Árnád sétány 40.

La maggior parte dei palazzi di Buda sono stati riportati al loro precedente aspetto barocco. L’edificio in Táncsics Mihály utca 20 invece é un interessante tentativo di struttura completamente nuova dipinta in modo semplice per abbinarsi al vecchio.

L’esempio più notevole delle cicatrici della seconda guerra mondiale è l’ex Ministero della Difesa in Disz tér (piazza Dísz). L’edificio neobarocco fu distrutto da un incendio durante la guerra e rimane interamente e deliberatamente non restaurato. É diventato cosí un monumento alla violenza della guerra.

Un’altra importante testimonianza delle cicatrici della seconda guerra Mondiale é la chiesa francescana del XIII° secolo di Maria Maddalena in Kapisztrán tér 6.

Durante il periodo ottomano questa fu l’unica chiesa a ricevere una dispensa speciale per non convertirsi in una moschea.

Più tardi nel XVIII secolo divenne la chiesa ufficiale del castello di Buda.

La sua navata e il coro furono distrutti dal conflitto. La sua torre risalente al XV secolo é stata rattoppata e una finestra é stata ricostruita. Ma tutto il resto non é stato toccato proprio per raccontare la triste storia della guerra.

Molto interessante a tal riguardo é: il Museo di storia militare sulla collina del Castello.

Per conoscere le esposizioni, il prezzo e gli orari del museo di storia militare, visita il: Museo di Storia Militare.

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