Isole Flegree: la bellezza nascosta di Procida

L’Isola meno celebrata e visitata rispetto a Ischia e Capri ha riservato comunque tante sorprese in una torrida passeggiata di Giugno.

Dopo essersi rifatti gli occhi carichi di meraviglie col Golfo di Napoli la decisione di girare a piedi tutta l’isola di Procida, con i suoi 3,7 kmq.

Decisione tutto sommato giusta: l’Isola e’ visitabile in 5/6 ore con calma e offre scorci unici nonche’ qualche sito da approfondire.

Partenza da Marina di Porto dove abitualmente sbarcano i visitatori partiti dal molo Beverello a Napoli.

La prima tappa e’ stato il bel Palazzo d’Avalos, ex colonia penale e primo esempio di modello carcerario tendente al reinserimento e alla rieducazione dei carcerati.



 

La famiglia D’Avalos di origine Spagnola era una delle ‘dinastie’ dell’Isola e ha partecipato ai fatti maggiori accaduti nell’Isola.

All’interno c’e’ un Museo molto ben organizzato, dove e’ possibile conoscere il trattamento riservato ai detenuti e immaginare le urla strazianti provenienti dalle carceri.

Ma non solo, il carcere fu il primo in Italia a mettere a disposizione dei suoi ‘ospiti’ corsi per diventare calzolai, panettieri e tutta una serie di mestieri utili per l’economia locale.

 

Seconda tappa sotto il sole cocente Marina di Corricella.

Tutta l’Isola e’ praticamente piana con poche salite ed agevole da visitare.

Questa la vista dall’alto delle mura del Palazzo d’Avalos:

Corricella e’ considerato il luogo dove l’acqua e’ piu’ limpia e ideale per un bagno, anche se a onor del vero non ci sono molti approdi o spiagge dove potersi immergere.

Inoltre, anche i colori da cartolina delle abitazioni che si intuiscono dall’alto ‘svaniscono’ decisamente una volta arrivati sotto!

 

Questo borgo di pescatori si raggiunge facilmente scendendo dal Castello, una scalinata ripida ma ben tenuta.

Durante la discesa e’ possibile scorgere un intreccio di archi, cupole, finestre, gradinate e logge.

Da Marina di Corricella si arriva a Solchiaro, punta meridionale di Procida; un breve spuntino e uno squisito caffe’ freddo ci conducono forse al luogo piu’ affascinante.

La Spiaggia della Chiaioella e’ un gioellino di oasi e tranquillita’ ; ci sono alcuni chioschi, un eccellente ristorante di pesce a costi contenuti e una sottile striscia di terraferma che collega Procida all’Isolotto di Vivara.

 

Vivara e’ la riserva naturale a cui si puo’ accedere solo tramite prenotazione.

La macchia mediterranea e’ padrona indiscussa di questo angolo di Paradiso.

Lecci e roverelle sono le piante piu’ comuni mentre si segnala l’assenza di fauna che non ha per nulla influenzato l’ambiente circostante.

Da vedere anche il Cenobio di Santa Margherita per poi proseguire per circa 2 km in direzione della Cala del Pozzo Vecchio.

Il luogo e’ famoso per essere stato il set del film “Il Postino” con Massimo Troisi e Maria Grazia Cucinotta.

Non e’ certo la spiaggia piu’ bella dell’Isola con la sua rena nera di richiamo vulcanico!

Per poter tornare al Porto occorrono ancora quaranta minuti in buona parte all’ombra grazie alle case molto alte incontrate nel cammino.

In definitiva Procida e’ un’isola da girare con calma, gustarsi un’ottima ‘lingua di bue’ al limone per rinfrescarsi e godere appieno dei meravigliosi paesaggi.