Triana, Casa de Pilatos e La Cartuja: gocce di Siviglia

Malaga good, Granada better, Siviglia best: con questo aforisma riassumo le mie emozioni al termine di un trittico esaltante in Andalusia.

Il capoluogo della Comunidad offre tanti spunti interessanti e approfittando della disponibilita’ part-time di Justyna quando sono solo mi dedico alla scoperta dei luoghi meno conosciuti.

Triana e La Cartuja sono le due zone che metto nel mirino poiche’ vicine tra loro: avendo l’ostello al centro opto per una passeggiata di 40 minuti per raggiungere Triana/

 

Attraversare il Guadalquivir mi da’ l’opportunita’ di ammirare la Cattedrale e la Giralda da lontano in ottima posizione.

Triana e’ il quartiere alternativo della citta’, feudo del Betis Sevilla e anticamente ospitava la comunita’ zingara.

TRIANA

Proprio sotto il Castillo de San Jorge, sede di un museo sulla Santa Inquisizione, si trova il famoso mercado tanto decantato dalle guide: faccio una breve incursione ma non mi colpisce… nulla di speciale, onestamente.

Bellina la Plaza de Altoyano con i famosi miradores sul fiume e il centro storico in lontananza; piazza famosa anche come punto di ritrovo per i cantatores di flamenco.

Mi aggrada assai invece la zona del fiume e la storia della Nuestra Señora de la O: e’ una chiesa che ospita il cachorro (cucciolo).

L’unicita’ di questa statua di Cristo e’ una croce di tartaruga avvolta al collo, un regalo da parte di alcuni marinai salvati da un naufragio.

E’ vicina anche la bellissima Torre del Oro (articolo a parte, meritevole) ma e’ ora di pranzo cosi’ opto per delle gustose tapas e bocadillos che saziano mente e corpo.

LA CARTUJA

Rifocillato e carico mi dirigo verso la Isla de la Cartuja, circa 1 km e mezzo direzione Nord: il Monastero si trova all’interno di un isolotto ed e’ la sede del Centro Andaluso di Arte Contemporanea.

Il Monastero risale al 1399; Cristoforo Colombo approfittò dell’ospitalitá dei monaci e da qui organizzò il suo secondo viaggio.

Le spoglie del grande Navigatore furono portate da Valladolid a La Cartuja per 30 anni per volere del figlio Diego prima di migrare definitivamente ad Hispaniola.

Il Museo di Arte ospita pezzi singolari e bizzarri come Alicia di Cristina Lucas: una testa enorme e un braccio che penzolana dalle due finestre del monastero, ispirata ad Alice nel Paese delle Meraviglie. 

Nella prima foto vediamo invece un viaggiatore sopra un podio che simboleggia le varie fasi della vita (fanciulezza, maturita’, vecchiaia) oppresso dai tantissimi ‘pesi’ della tecnologia: una riflessione che riguarda il progresso o il regresso della nostra societa’.

CASA DE PILATOS

Situato vicino al Centro, e’ considerato il prototipo del Palazzo Andaluso; a meta’ tra stile rinascimentale Italiano e Medujar ha al suo interno  ben 6 patios e 24 busti romani di Imperatori.

All’interno del patio troviamo una fontana in marmo che fu commissionata in Italia, ai lati troviamo 4 busti che furono poi aggiunti successivamente.

L’origine del nome?

Il marchese de Tarifa ando’ in pellegrinaggio a Gerusalemme nel 1519 e scoprì che la distanza tra la sua abitazione e la chiesa collocata fuori dalle mura, conosciuta come la Croce del campo (Cruzcampo – famosa birra locale) era uguale a quella tra le rovine della residenza di Ponzio Pilato e il Calvario.

E come ogni casa/palazzo Sivigliana che si rispetti anche il Giardino non sfigura affatto di fronte a tanta bellezza e storia.

Curatissimo e rigoglioso, ha anche un lago interno che ricorda in miniatura quello contenuto all’interno dell’Al-hambra a Granada.

Bellissimo anche il Salone del Pretorio in stile rinascimentale.

Le mura della stanza sono composti da azulejos con più di 150 disegni diversi; una delle più ampie collezioni di azulejos presenti al mondo.

Naturalmente sarebbe riduttivo ricondurre la bellissima Sevilla a questi 3 unici posti.

La Cattedrale e la Giralda lasciano senza parole ; la Torre del Oro e’ imperdibile cosi’ come Plaza de Espana e’ un trionfo del dettaglio e di un lavoro minuzioso e faticoso.

Almeno 4 giorni sono necessari per visitare quella che nel XVI secolo era considerata una delle citta’ piu’ importanti al mondo.

Infatti la citta’ recito’ un ruolo da protagonista nella scoperta dell’America ospitando la Casa de Contrataciòn, autorita’ commerciale che deteneva il monopolio delle merci delle colonie del Nuevo Mundo.

La citta’ ha talmente tante cose da visitare e provare che soddisfera’ qualsiasi esigenza e desiderio dei viaggiatori.