Bruxelles in 7 film…e sei protagonista!

Se fossi a New York o Londra o Parigi o San Francisco o…vincerei più facile, poco ma sicuro: i film girati ed ambientati nelle capitali più famose sono innumerevoli. Voglio dire: il solo Central Park ne può vantare una buona decina (dico a spanne, eh…magari son molti di più), la Tour Eiffel ha fatto da sfondo a migliaia di avventure cinematografiche, per non parlare del Big Ben o della nebbia londinese, ottima per le ricostruzioni fiction di fine Ottocento…

Eppure anche Bruxelles si difende bene, e non solo perché  il suo nome viene citato spesso.

Non è, in effetti, così raro stare al cinema, e, all’improvviso…veder passare sullo schermo  dei luoghi enormemente familiari.  Magari in film che con Bruxelles non dovrebbero aver nulla a che vedere.  Eppure…palazzi, strade, marciapiedi, lampioni, paracarri…sì, sono proprio loro!

Non abbiamo le allucinazioni: sin dagli anni Quaranta Bruxelles ha ospitato molti sets.
Se all’inizio si parlava prevalentemente  di pellicole franco-belghe (spesso poco conosciute),  negli ultimi anni si sta prendendo le proprie soddisfazioni anche con il cinema internazionale, pure con quello che al botteghino funziona bene e che poi troveremo da BlockBusters:  tra film, documentari e serie televisive, nel 2012 sono state contate 311 licenze, che nel 2013 sono diventate 334.

Vuoi per le locations, con la possibilità di poter girare (senza doverle ricostruire in set e quindi risparmiando un bel po’) in strade che hanno ancora un sapore medievale e talvolta decadente, o in parchi pubblici ben curati che sicuramente attirano meno curiosi e rompiscatole che a New York.
Vuoi che la Capitale è logisticamente molto “pratica” e ben situata, tra Berlino ed Amsterdam, Parigi e Londra.
Vuoi, soprattutto, che la Région de Bruxelles-Capitale (e il Belgio in generale) sta spingendo molto sulle opportunità di finanziamento e promozione in ambito artistico, corredando il tutto di sgravi fiscali (Tax Shelter), per invogliare i registi a venire qui: si è capito che, più che disagi, la presenza di una troupe cinematografica, con annessi e connessi, implica persone da alloggiare, pasti al ristorante, incremento degli acquisti nei negozi, aumento dei turisti (i groupies e le aspiranti comparse non mancano mai) e nuove possibilità lavorative, sia pure solo “a gettone”, per i tecnici locali.

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Come dicevo poco fa, molti film mostrano Bruxelles, ma in realtà non c’hanno nulla a che fare: le riprese sono state fatte qui per questioni fiscali o per abbatterne i costi, ma ufficialmente la storia si svolge altrove, e pazienza se ci vedi casa tua e provi a convincere gli altri del fatto che tu sei sicuro di non abitare a Parigi! (girare qui in Belgio e poi ambientare il film alle Maldive sarebbe invece molto più difficile)

È quello che succede, per esempio, con “CloClo” (2012), o “Möbius” (2013) o ancora “Grace de Monaco” (2014): in quest’ultimo Nicole Kidman era sì al Parlement, ma ufficialmente risultava nei Palazzi del Principato. Bruxelles anche per “Supercondriaque” (2012), nel quale si vede molto il Bois de La Cambre e “Plenty” (1985) dove il personaggio nevrotico interpretato da Meryl Streep  è stato ripreso anche nella nostra città.
Il criticato flop “The Fifth Estate” (2013) narra la storia di Julian Assange esplorando i retroscena di Wikileaks, mostrando molti scorci della Capitale e la Gare des Guillemins di Liège:  Bruxelles (gli interni della metro, il palazzo Belgacom nel Quartier Nord…) è riconoscibilissima, anche se non ho ancora capito cosa c’entri con la storia.

Di film realizzati e invece dichiaratamente ambientati (almeno in parte) nella Capitale e dintorni ce ne sono comunque tanti, qui e qui si può trovare una lista molto esaustiva. Qui invece potete divertirvi a cercare per città.

Visto che ultimamente ci piace fare classifiche e playlists (no, non mi sono reincarnata nel personaggio di “Alta Fedeltà”), vi cito 7 “perle” a caso, ovvero i primi film che mi son venuti in mente quando mi è stato chiesto se a Bruxelles fosse mai stato girato qualcosa di diverso  dal souvenir della Prima Comunione del nipotino del poliziotto di quartiere.

1. Bruxellois senza ombra di dubbio: gli sketches di “Dikkenek(2006) raccontano le avventure di due amici, di cui uno sciupafemmine che vuole aiutare l’altro a trovare l’anima gemella, e sono ambientati principalmente ad Anderlecht.

2. Restiamo un po’ sullo stesso genere, con Les Barons (2009) che scorrazzano per Molenbeek su una Bmw in “car-sharing” a modo loro, sognando di ottenere  una vita migliore… col minimo sforzo. Una visione comica sui “tamarri dell’Altra Bruxelles”.

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3. Dimenticato per anni e riportato recentemente alla ribalta dal Cinema Nova, Le chantier des gosses” (1970) è una vera e propria cartolina sui Marolles d’altri tempi,  con protagonisti i ragazzi della Via Pal de noialtri, che combattono non già contro un’altra babygang, ma perché il loro campo di gioco nel quartiere più popolare della città non venga raso al suolo.

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4. Un’ “americanata che ccipiacetanto”?  The Expatriate (2012): un ingegnere ex agente della CIA, che vive in Belgio con figlia adolescente al seguito, e si ritrova improvvisamente coinvolto in una cospirazione di quelle che anni prima gli piacevano tanto ma che ora non avrebbe più voluto rivivere.

5.  Come non menzionarlo? Dopo “Viaggi di Nozze”, l’accoppiata Verdone-Gerini aveva colpito ancora in “Sono pazzo di Iris Blond” (1996), con la Gerini-Iris che prima di cominciare la carriera come cantante lavora al Quick di Bourse ed abita in zona Sainte-Catherine.

https://youtu.be/aehX_0N1Hss

6. Low-budget e “grigio”: un assassino depresso che dopo aver fallito un tentativo di suicidio decide di andare a passarsela via… a Bruxelles. InBrussels by Night” (1983)

7. Risalente sempre al 1983, c’è poi un thriller tutto francese:Mortelle Randonnée” (in Italia “Mia dolce assassina”), nel quale, dopo un inseguimento per tutta l’Europa, per la scena del suicidio è il Parking 58 a farla da padrone.

 

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