Anche a Bruxelles è arrivato il bike sharing di Uber…ed è già polemica !?!

Chi abita a Bruxelles se ne sarà già accorto: da qualche giorno delle “signore” biciclette elettriche di un bel rosso Ferrari, provviste di cestino aerodinamico modello “bacinella da bucato 2.0” , hanno letteralmente invaso alcuni quartieri della città.

(credits: WEB)

In effetti cinquecento di queste fiammanti biciclette elettriche, chiamate “Jump”,  hanno preso servizio circa una settimana fa, e sono a disposizione di chiunque installi ed attivi l’apposita app mobile della piattaforma del gigante statunitense Uber.

(credits: WEB)

“Jump”: cos’è?

Già operativo da tempo in 26 città tra Stati Uniti ed  Europa (Bruxelles è la quinta ad aderire, dopo Berlino, Lisbona, Parigi e Madrid), per ora qui da noi il servizio è stato lanciato in sei comuni: Bruxelles-Ville, Ixelles, Saint-Gilles, Etterbeek, Saint-Josse-Ten-Noode e Schaerbeek, il che non è poco (anche se, per chi –come me- abita dall’altra parte…non è comunque granché).  

(credits: WEB)
(credits: WEB)

“JUMP”: come si usa?

Come funziona?
Con lo stesso principio dei monopattini verdi “Lime“, o delle berline di “DriveNow”, queste “Jump” possono essere prese e lasciate ovunque (nell’area coperta dal servizio omonimo): non è, quindi, necessario perdere tempo e pazienza per cercare uno stallo come per Villo! (esistenti in città da molti anni: ne avevamo parlato pure QUI), né prenotarle in anticipo.

Leggi anche “ Anche il Manneken Pis prenderebbe la Metro”

Un vantaggio per molti. Uno svantaggio per quelli che se li ritrovano parcheggiate davanti alla porta di casa o ad impedire la manovra verso il garage, ma questa è un’altra storia.

Ogni bici elettrica –che pesa circa 30 kili-  può raggiungere una velocità di 25 chilometri orari,  e per un costo di 15 centesimi al minuto (più un euro per lo “sblocco”) è disponibile in modo permanente (sempre all’interno di questa famigerata area coperta dal servizio). Alla fine del suo utilizzo viene chiesto di attaccare in sicurezza il veicolo con l’apposito lucchetto in dotazione, senza “lasciarlo ad intralciare il percorso di altre persone”. Ça va sans dire…leggi sopra.

Uber sta spingendo molto sulla complementarietà della soluzione “Jump” con la piattaforma di noleggio auto con conducente UberX (beh, mica son scemi) ed il trasporto pubblico.

“JUMP”: un sorriso dalla mobilità sostenibile

Presente al lancio ufficiale del servizio, il ministro per la Mobilità di Bruxelles Pascal Smet si è dichiarato ben felice  che la città sia tra le prime in Europa ad ospitare questi diavoletti rossi (oltre ad altre soluzioni simili che-auspica- arriveranno), pur ribadendo che è essenziale  sensibilizzare ogni utente a non lasciare le sue due ruote o il monopattino elettrico sul marciapiede….non vorrebbe ritrovarsi a regolamentarne la sosta con ordinanze apposite, o a limitarla ad apposite aree (riducendone, quindi, il vantaggio rispetto a Villò): per ora, si è dato sei mesi di tempo per valutare o meno la necessità di provvedimenti ad hoc.

Eppure…c’è un “ma” (tutto belga)

Siamo in Belgio, mica potevamo accorgercene subito, giusto?
Ed ecchilo qui, il cavillo linguistico.

Ad appena pochi  giorni dal loro lancio in pompa magna, le Jump di Uber rischiano uno stop, in quanto violano un punto della normativa in vigore nella Capitale.  In effetti, a ben guardarci, le istruzioni per l’uso di queste benedette bici rosse sono in francese e inglese: il fiammingo non se lo sono filato proprio!
Problema?
Evidentemente sì. Se la Stib non può far cantare i francofoni per non penalizzare i neerlandofoni….di sicuro non si deroga  ad un’ordinanza del 22 ottobre 2018, “un operatore può ottenere una licenza per la gestione di una flotta ciclistica in condivisione solo se offre i suoi servizi almeno in francese, olandese e inglese“.

Subito allertati in proposito, quelli di Uber non si sono scomposti più di tanto, e hanno detto che il problema verrà rapidamente risolto, in quanto aggiungeranno le  istruzioni in fiammingo (tanto nella APP si viaggia già trilingue)…
Don’t worry, drive happy.

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