Danzica e Acquisgrana: l’Ambra e Carlo Magno

Danzica, la perla del Mar Baltico in Polonia ed Acquisgrana, la citta’ natale di Carlo Magno.

Danzica

Appena arrivato ho avuto la netta sensazione di una citta’ arricchita dai suoi mercanti, artigiani e signori.

La Lega Anseatica e il dominio dei Cavalieri Teutonici resero possibile toccare l’apice del suo splendore.

Il mio consiglio spassionato e’ iniziare la visita dalla Motlwa, il braccio morto che conduce al Baltico.

Atmosfera fiabesca: i colori pastello delle case, i bei palazzi in stile Liberty, le banchine e le navi che navigano tranquille mentre sull’altra sponda ci si imbatte nel Museo del Mare.

Una volta a Piazza del Mercato si puo’ vedere la Chiesa di Santa Maria e la via Principale (Dluga) con le sue due Porte d’Ingresso (Verde e Dorata).

Le porte sono connesse dalla Via Reale: vicino alla Porta Verde la Torre del Municipio con una meravigliosa visita a 360° sulla citta’.

 

Danzica e’ anche tanto altro: Westerplatte, Sopot e Gydnia con cui da’ vita alla famosa TrojMjasto , e poi ci sta Parco Oliwa.

Il polmone verde di Danzica, pieno di scoiattoli e gestito benissimo.

Acquisgrana

Acquisgrana saluta i suoi ospiti con la superba Cattedrale, costruita attorno all’anno 800 A. C.

Non appena nel cuore della citta’ in ogni angolo si respira aria di importanza e storia: qui e’ nato pur sempre Carlo Magno

La Cattedrale e’ anche il luogo dove il celebre condottiero fu sepolto dopo la sua morte nel 814 A.C.

Dal 936 al 1531 la Cappella Palatina fu la Chiesa dove si tennero le cerimonie di incoronazione di 31 Re e 12 Regine tedesche.

La costruzione si ispira chiaramente a quella di San Vitale in Ravenna – al tempo l’Impero includeva anche la Lombardia e il Sovrano visiti’ Ravenna in persona molte volte.

Come notato dal mio amico Giuseppe la Cappella e’ costruita in stile Bizantino e Barocco, cosi distante dall’austerita’ del Protestantesimo.

Non distante, in un piccolo angolo sulla sinistra svetta la Torre di Westwork.

Di stampo Carolingio, fu alterata nel corso dei secoli ma i primi due piani sono piu’ o meno conservati come al tempo di CarloMagno.

Immessi nuovamene nella via centrale, all’altro lato della piazza ecco il bel Municipio.

Di nuovo la maestosita’ Carolinga: magnifiche stanze e dipinti imponenti.

 

 

In citta’ si trova anche il Museo del Giornale, uno spazio con tantissime informazioni sui giornali di tutto il mondo, con un sacco di dati e infogrammi. E’ multimediale ed interattivo e di sicuro il turista e’ invogliato a saperne di piu’.

Francamente, queste due citta’ meriterebbero numeri molto piu’ alti in quanto a visite; il mio consiglio e’ di spenderci almeno un weekend e liberare la propria mente di fronte a tanta bellezza.