L’Accademia Strzemiński di Belle Arti ovvero la fucina della creatività di Łódź

Cenni storici

L’Accademia Strzemiński di Belle Arti (ASP Łódź) nacque nel 1945 come Scuola Statale.

La Scuola si basava sui risultati raggiunti dalla comunità artistica d’avanguardia della città, formata da eccellenti artisti come Władysław Strzemiński, Stefan Wegner, Katarzyna Kobro, e Samuel Szczekacz.

Varie tendenze artistiche della scuola si rifacevano alla didattica e alle regole del movimento tedesco Bauhaus, organizzato in Polonia da  Kasimir Malevich. Il Design era considerato importante al pari dello studio della natura, e molta attenzione era riservata allo sviluppo delle percezioni visuali in conformità con i più recenti trends artistici.

Władysław Strzemiński, costruttivista, teorico ed educatore, organizzò la scuola influenzando profondamente la sua storia, con le sue idee didattiche innovative. Tuttavia, il regime Stalinista in Polonia, dopo la guerra, iniziò a teorizzare un ideale estetico altamente ideologizzato e non tollerava i concetti d’avanguardia dell’artista Polacco e nel 1950 l’Accademia fu costretta ad epurarlo. Vennero chiuse molti studi sperimentali e facoltà e la Scuola si concentrò esclusivamente sulla cooperazione con l’industria tessile.

Riconoscendo i meriti di Strzeminski la scuola assunse il suo nome nel 1988; nel 1996 venne ufficialmente riconosciuta come una delle sette Accademie d’Arte statali della Polonia.

Oggi si presenta come un moderno quartiere e la sua architettura è uno dei simboli dell’Accademia e un importante punto di riferimento per la città.


Oggi

L’ Accademia è un centro polifunzionale moderno e dal design razionalista ed elegante. Si accede in un grande ingresso e poi l’edificio principale si snoda in 2 padiglioni secondari, ognuno dei quali ospita varie sezioni (la maggior parte ancora in divenire o chiuse per lavori di manutenzione).

Ospita eventi rilevanti ( Łódź Young Fashion) e ha anche un Museo Virtuale di nuovissima generazione (http://www.muzeum.asp.lodz.pl/)

Al primo piano, c’è un’intrigante mostra organizzata da pittori locali, tra fotografie iperrealiste e ritratti.

testa di donna

Questo è un ritratto di Anna Grabwoska, una ragazza assorta nei suoi pensieri; chissà se le 4 linee sottili sotto i capelli sono volute o dipendono dallo sgocciolamento.

gocce di pioggia al micro

In questa bella fotografia di Adrian Ciszek vengono mostrato i giochi di colori e luci di alcune gocce di pioggia.

All’interno del Centro troviamo anche un Cinema 3D, un laboratorio tessile, laboratori didattici, calchi in gesso e marmo…

sperimentazione

Quest’opera ha risvegliato la mia curiosità: centinaia di MicroSim, schede di memoria e dispositivi per PC incastonati una dietro l’altra.

All’ultimo piano della Scuola troviamo anche una piccola galleria con opere che ricordano le celebri linee razionaliste e geometriche di Mondrian. Qui sotto un esempio

Mondrian

L’eredità di Strzemiński

Teoria della Visione fu composta da Strzemiński alla fine degli anni ’50. Dopo la sua morte, Ryszard Stanisławski, direttore d’arte del Museo d’Arte di Łódź, divenne il divulgatore più tenace delle sue idee, pubblicando articoli in Inglese e Francese.

Władysław Strzemiński è considerato uno degli artisti più originali del XX secolo; sicuramente, il rappresentante più fantasioso del costruttivismo. Fu il fondatore della teoria dell’unità degli elementi (unismo), esplorando il fenomeno del dopo-immagine e dei dipinti “solari”.

La sua concezione teorica include 87 articoli, critiche su design e architettura, revisioni e ben 5 libri.

Vediamo quali sono cronologicamente

  1. Unismo nei dipinti (1928)
  2. Composizione nello spazio. Calcolo del tempo e dei ritmi spaziali (1931)
    3. Arte Moderna 1934 (gruppo di lavoro)
    4. Stampa Funzionalista (1935)
    5. Teoria della visione (1958) pubblicato post mortem

Pubblicato da Riccardo Proietti

Laurea in Relazioni Internazionali, passione per la geografia e la comunicazione online. Scrive dei suoi viaggi sperando di invogliare i lettori a provare stili di vita alternativi improntati alla sobrietà. Reporter, calciatore e amante corrisposto dell'Arte.