Cantalice – Ventina, una passeggiata con vista sulla pianura Reatina

L’escursione inizia dal bel borgo di Cantalice Alta (o Superiore), passa per la chiesa di San Felice all’Acqua, il bellissimo Convento de la Foresta e termina poco più avanti sulle sponde del lago di Ventina.

Cantalice

Cantalice è un paesino inerpicato su una roccia, molto scenografico in mezzo a una vallata. Se si gira un pò il paese si scorge una bella fontana con affreschi e un certo numero di torri e cupole che svettano.

torri di Cantalicefontana con affreschi

 

 

 

 

 

 

Dopo aver gironzolato per il centro, si prende la strada principale che scende verso il Convento de la Foresta, uno dei 4 santuari francescani che fa parte della Valle Santa Reatina.

Bellissimo ammirare il paese appena scesi di un chilometro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mentre si scende, la piana dei Sabini si spalanca a vista d’occhio, in viste mozzafiato.

Il Lago di Ventina in lontananza
Il Lago di Ventina in lontananza

 

 

 

 

 

Santuario di San Felice all’Acqua

A un certo punto della discesa mi imbatto nel piccolo Santuario di San Felice all’Acqua. La leggenda narra che San Felice, vissuto nel XIII secolo, decise di far scaturire una sorgente d’acqua in questo posto così tranquillo e agreste. Non è un caso che il bacino idrografico della Provincia di Rieti è il più esteso d’Europa!

 

 

 

 

 

 

 

 

Passato il convento, la strada continua in discesa e ci si immerge in una natura generosa.

La Foresta

Prima dell’arrivo al convento della Foresta, c’è una piccola fontanella e un sentiero lungo e stretto che sale leggermente e costeggia un fiumiciattolo. Ho fatto 12 km circa, ma ne è valsa la pena!

Anche il chiostro è veramente bellissimo. Davanti al Santuario una maiolica moderna detta Ma­donna dell’Uva. Narra una leggenda che i reatini scoprono il rifugio del Santo e vi accorrono numerosi. Non disdegnano, dopo aver vi­sitato Francesco, di assaggiare l’uva della vigna del prete, prossima alla vendemmia. Antichi biografi ricordano il fatto:

L’uva chi la coglieva e chi la mangiava, chi la portava via, chi la calpestava, per cui il sacerdote fortemente si turbava, ripetendo: ‘per quest’anno la mia vigna è perduta

 

Recuperate le forze, mi dirigo verso la meta finale dell’escursione, il Lago di Ventina, i 0,12 km² di superficie. Situato nel comune di Colli sul Velino, è famoso ed apprezzato dai pescatori, poiché nelle sue acque si trovano lucci, persici reali e trote.

 

Pubblicato da Riccardo Proietti

Laurea in Relazioni Internazionali, passione per la geografia e la comunicazione online. Scrive dei suoi viaggi sperando di invogliare i lettori a provare stili di vita alternativi improntati alla sobrietà. Reporter, calciatore e amante corrisposto dell'Arte.