Parrano, il paese delle Upupe

Metti un piccolo paese vicino ad Orvieto dal toponimo curioso, posto sul dorsale di un colle..

Origini romane, probabilmente dal cognome latino Parra (upupa o civetta), per la prima volta in un documento della fine del XIII secolo: Parrano.

Concesso ai conti Bulgarelli dal Vescovo, nel Cinquecento fini’ sotto i Baglioni di Perugia per poi finire sotto la famiglia Ruspoli.

 

Si accede dopo una lunga salita: di fronte si staglia l’arco con un Castello inglobato nel centro storico.

Nonostante le dimensioni ridotte Parrano ha dato i natali a diverse ‘celebrita’.

SANCTE DE SANTIS

E’ stato il fondatore della Psicologia Sperimentale in Italia.

Ha realizzato inoltre il primo reparto di Neuro-psichiatria infantile a Roma; si laureo’ in medicina con una tesi sulle afasie e venne perfino citato da Sigmund Freud ne l’ “Intepretazione dei sogni” !

VITTORIO VALLETTA

Nel 1943 il castello di Parrano e la tenuta vennero acquistati dal Professor Valletta, amministratore delegato e poi presidente della Fiat.

Fu protagonista di un ventennio di espansione industriale ininterrotta, con la realizzazione dei modelli piu’ famosi della casa automobilistica di Torino.

Valletta rilancio’ l’economia locale grazie ad innovazioni tecniche nell’agricoltura e nella zootecnia.

Ha realizzato anche un’importante riserva di caccia; grazie alla sua presenza il paese vide circolare molti protagonisti Italiani della vita politica, culturale e artistica.

COSE DA VEDERE

Il paese presenta il tipico reticolato a prosciutto dei luoghi posti su alture o colli.

Molto bella la Torre dell’Orologio posta vicino al palazzo De Sanctis.

E’ bello perdersi nei vicoletti e percorrere dei saliscendi per una visita veloce; non servono piu’ di 20 minuti.

I DINTORNI

In Localita’ Fosso del Bagno Minerale si trova una forra scavata dalle acque di circa un chilometro.

Qui si aprono 20 grotte (Tana del Diavolo): sotto le cuspidi calcaree si trovano sorgenti di acqua minerale ipotermale (28 gradi).

Presentano uno sviluppo sotterraneo lungo e suggestivo, a tratti labirintico, e sono collegate fra loro mediante cunicoli e ampie volte ricche di stalattiti e stalagmiti.

Le Grotte pare fossero un luogo di culto. La qualità pregiata dei cibi carbonizzati rinvenuti all’interno delle grotte indicherebbe infatti cerimonie propiziatorie degne di offerte preziose ai Dei pagani.

Venere Verde di Parrano. Una statuetta risalente al Paleolitico Superiore, che rappresenta una delle più antiche testimonianze scultoree rinvenute nell’Orvietano ed in tutta l’Italia centrale. Nel taglio degli occhi, nel naso e nella bocca sono riconoscibili i delicati tratti del viso di una donna con il capo coperto, che sembra custodire gelosamente in grembo un feto. Particolare degno di nota… satanica, è che la Venere è stata intagliata su di una pietra verdastra chiamata ofiolite, termine di origine greca che letteralmente si traduce in: roccia del serpente.

Notevole la ‘Tomba di Soriano’ contenente pregiati manufatti in ceramica, tra cui una bellissima urna cineraria in localita’ Le Fabbriche.