Come la Germania ha guadagnato dagli immigrati

Durante il picco della crisi migratoria dalla Siria, in Germania sono arrivati 1,2 milioni di richiedenti asilo. Parliamo del periodo che va dal 2015 al 2016, quando fuori dai cancelli della LaGeSo di Moabit si formavano file interminabili di persone in cerca di un pasto caldo, di una visita medica e della possibilità di essere registrate. Molti immigrati si accampavano la notte nel vicino Kleiner Tiergaten. Cosa rimane oggi di quei giorni tragici, quando la Merkel subiva attacchi continui da ogni dove a causa della sua politica di accoglienza?

LAGeSo-2.JPG
Von Martin Lindner - Eigenes Werk, CC BY-SA 3.0, Link

Uno studio dell’ufficio federale per l’immigrazione ed i rifugiati conferma come già nell’ottobre 2018 il 35% dei richiedenti asilo avesse trovato un lavoro in Germania. Le priorità iniziali del Governo Tedesco nel momento maggiore di crisi erano registrare e trovare una sistemazione per i migranti. Una volta sistematisi, han cominciato a prendere parte a corsi di lingua e corsi di integrazione. Una storia di successo, dunque! Le condizioni favorevoli del mercato del lavoro tedesco – così come la formazione pregressa di molti siriani giunti in Germania – hanno sicuramente aiutato. Questo immenso capitale umano è caduto a fagiulo in un momento storico in cui la Germania ha bisogno di forza lavoro.

Manca infatti personale qualificato. Ed in una nazione alle prese con l’invecchiamento e tassi di disoccupazione mai così bassi dai tempi della Riunificazione, il sollievo può arrivare solo dagli immigrati. Un recente sondaggio della Camera di Commercio tedesca ha evidenziato come circa 11mila aziende abbiano difficoltà a trovare personale qualificato. E se molti ora lavorano nel campo di competenza (sono moltissimi i medici o gli ingegneri), non mancano di certo autisti di bus e tram, così come panettieri o meccanici con lo status di rifugiati.

13-05-03-jena-by-RalfR-04.jpg
Von Ralf Roletschek - Eigenes Werk, GFDL 1.2, Link

Al momento la Germania spende più per i rifugiati di quanto riabbia indietro sotto forma di tasse e contributi, ma le previsioni dicono che dal 2021 il trend dovrebbe invertirsi, portando i bilanci in positivo. Il fattore importante in tutto questo, è la volontà dei rifugiati di rimanere in Germania, di integrarsi. Non sono qui per i soldi, ma per garantire a sè stessi e alle proprie famiglie un futuro. Un futuro che la Germania grazie alle sue politiche di accoglienza è in grado di garantire.

Immagine di copertina di Christian Wiediger

Se l’articolo ti è piaciuto metti “mi piace” alla nostra Pagina Facebook e condividilo con i tuoi amici! Trovi Berlino Caput Mundi anche su Instagram.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.