Guida fotografica di Berlino: Schöneweide

Da fortino neonazista a centro della cultura e dell’arte non è un passaggio facile, ma Schöneweide – quartiere a sud-est appena fuori dal Ring – sta cercando di fare del suo meglio per togliersi di dosso il pregiudizio ed attirare nelle sue strade studenti, giovani famiglie ed investitori. La posizione è abbastanza favorevole, con la Spree a disegnare i contorni del quartiere e la S-Bahn che in pochi minuti ti porta a Neukölln, Friedrichshain o all’aeroporto di Schönefeld. Gli affitti ancora relativamente bassi sono poi un ottimo incentivo per gli studenti della vicina HTW (Università delle tecnologie e dell’economia), così come per gli artisti che possono approfittare dei tanti spazi vuoti per poter metter su i propri atelier.

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Schöneweide infatti è sempre stato il cuore dell’industria berlinese: qui alla fine del XIX. secolo furono costruiti i siti della AEG secondo i nuovi canoni architettonici dell’architetto tedesco Peter Behrens. Una fabbrica costruita con gli stilemi artistici di un tempio, a voler sottolineare la potenza dell’industria prussiana appena nata.

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E questi edifici imponenti sulla Reinbeckstrasse ospitano oggi uno dei centri artistici più attivi e fiorenti di Berlino, oltre ad una mostra permanente che racconta la Berlino dei lavoratori, la Berlino dell’industria. Qui 30mila persone erano occupate nella costruzione di turbine e poi in seguito di apparecchi radio, nonché sistemi di disturbo usati dal Governo della DDR per impedire il proliferare delle radio e delle tv di Berlino Ovest al di qua del Muro.

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Molti di questi edifici industriali sono diventati monumenti sotto la tutela del Beni Culturali. In particolare merita una vista il Peter-Behrens-Bau sulla Ostendstrasse con la sua imponente torre alta 58 metri. Negli anni qui si sono prodotti prima camion, poi utilitarie ed infine televisori durante il periodo DDR. La Samsung è stata l’ultima azienda ad utilizzare questo edificio come sito di produzione industriale, fino a quando lo schermo piatto non è diventato una consuetudine nelle case europee e la produzione di tv è diventata quindi obsoleta.

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Schöneweide però come dicevo sta diventando un centro dell’arte contemporanea. Qui ha sede il festival “Kunst am Spreeknie”, così come diversi atelier. Potete approfittare di una visita al Café Schöneweide o al Kranhauscafé per vedere cosa si muove sotto le ceneri della decaduta industria berlinese del 1900. Basti pensare che qui una volta sorgevano gli stabilimenti della Bärenquell Brauerei, birrificio di Berlino est caduto in disgrazia con la caduta del Muro. E che proprio qui il rocker canadese Bryan Adams ha pensato di investire, comprando gli spazi di un complesso industriale abbandonato per farne atelier.

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Non è tutto industria ed arte però. Schöneweide è anche tempo libero e natura. Qui troverete la Alte Försterei, lo stadio della Union Berlin, così come la Wuhlheide, uno dei parchi più belli di Berlino che ogni estate ospita concerti all’aria aperta (il famoso “Live aus Berlin” dei Rammstein è stato registrato qui). Non è tutto positivo però. Il caso Kiki Blofeld sta lì a dimostralo. Il Kiki era uno dei locali più amati dal popolo della notte berlinese e dopo esser stato cacciato da Mitte ha provato a rinascere proprio qui a Schöneweide, senza successo. Qualcosa comunque lentamente si muove e l’esplosione definitiva del quartiere è prevista nei prossimi anni. Quando succederà, ricordatevi di chi ve ne ha parlato.

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