Lipsia, la nuova Berlino?

Negli ultimi anni tantissime testate giornalistiche tedesche e blog hanno provato a rilanciare il mito: Lipsia, la nuova Berlino. Quanto c’è di vero in tutto ciò? Poco o nulla. Bastano due artisti hipster a fare di una città una nuova Berlino? No, assolutamente no. Le due città non sono minimamente paragonabili, sia per il loro presente che – soprattutto – per il loro passato.

Lipsia, importante città fieristica, è da sempre uno dei centri più importanti della Germania. Qui predicava Lutero, qui insegnava Johann Sebastian Bach, qui scriveva Goethe, il tutto mentre Berlino altro non era che una piccola città di campagna senza arte né parte. Passeggiando per il (piccolo) centro di Lipsia è possibile ammirare la bellezza dei palazzi della città, mentre a Berlino purtroppo la guerra si è portata via quasi tutto. Ma, c’è sempre un ma, è innegabile come Berlino pulluli di vita 24 ore su 24 e Lipsia no.

Se a Berlino è possibile trovare uno späti aperto ad ogni ora del giorno e della notte (domeniche escluse), a Lipsia la situazione non è la stessa. Se Berlino è piena di persone ed è impossibile trovarsi da soli in strada, provate a passeggiare in pieno pomeriggio di sabato nei quartieri di Gohlis o Zentrum-Sud nella città sassone, poi mi direte.

Non bastano gli studenti Erasmus o gli affitti bassi a fare di una città una nuova Berlino. Berlino è uno stile di vita che non può essere replicato. Gli eck-kneipe della città, i club techno, la wegbier, i döner kebab di Neukölln e Wedding, la Ubahn berlinese, sono tutti simboli di una realtà inimitabile. Che piaccia o meno.

Paragonare le due città non ha dunque senso: parliamo di due realtà troppo diverse per essere paragonate. Entrambe degne di attenzioni, ma sicuramente non paragonabili.

Chi ancora dice che Lipsia sia la nuova Berlino non è mai stato a Lipsia o non è mai stato a Berlino. O semplicemente non ne capisce molto…

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