Campo Soriano a Terracina: trekking e come visitare

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Sui Monti Ausoni, nei comuni di Terracina e di Sonnino, c’è un Monumento naturale, che è un’area naturale protetta e che è un vero parco giochi per i geologi e per gli speleologi. Anche senza essere geologi però si possono ammirare le forme fantasione della roccia che emergono come guerrieri solitari dalla terra fertile, dove da millenni si coltiva il Moscato di Terracina.

Campo Soriano

L’area protetta di Campo Soriano si estende per 974 ettari e fa parte del Parco Naturale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi.

Si raggiunge facilmente e al suo interno si percorrono stradine segnate da muretti a secco, che si snodano tra uliveti, vigneti, pascoli, macchia e curiose punte di roccia che spuntano in alto tra la vegetazione. La formazione più incredibile è così imponente da essere soprannominata la Cattedrale. E in effetti assomiglia ad una Cattedrale gotica, che svetta per 18 metri verso il cielo, nota anche come Rave di San Domenico.

Siamo in una zona di confine tra l’entroterra e il mare, storico terminale di trasumanza e frontiera tra due stati, quello Pontificio e il Regno delle Due Sicilie. Le influenze di questo passato si respirano ancora a Campo Soriano. La zona è solcata da antichi percorsi della transumanza dove la cultura contadina e pastorale è legata alla macchia mediterranea e all’odore forte di timo e mirto, del lentisco e dell’olivella che si associano ai prodotti della terra, come il formaggio locale, il miele e il Moscato di Terracina.

Campo Soriano

Geologia di Campo Soriano

Campo Soriano si estende in una vasta conca carsica dei monti Ausoni, compresa tra Monte Romano e Monte Cavallo Bianco. A dominare il paesaggio sono gli hum: puntoni rocciosi isolati che emergono dal terreno a forma di guglie spesso molto alte.

La vallata è chiusa da un bordo roccioso che non permette alle acque di fluire se non per via sotterranea. La roccia di questa area, carisca, è soggetta all’erosione chimica da parte delle acque piovane e così la valle è andata consumandosi, fino ad abbassarsi, e prendere la forma di una vera e propria dolina. Le rocce più resistenti all’erosione sono rimaste intatte però, emergendo dal fondo della piana a ricordo delle antiche altezze. La terra è rossa e molto fertile e per capire la particolarità di questo colore vivo, che contrasta con il grigio dei pinnacoli di dolomia, dobbiamo fare un salto indietro nel tempo.

I Monti Ausoni si sono formati per sedimentazione in un mare calmo e tropicale, quando l’Italia ancora non esisteva (200 milioni di anni fa). In questo mare tropicale vivevano coralli e rudiste, grosse bivalve a forma conica. Nel tempo i resti dei loro gusci e gli scheletri dei coralli andavano sedimentandosi fino a formare un’enorme piattaforma carbonatica. In quel tempo iniziavano a spuntare isolotti e atolli e il nostro territorio assomigliava un po’ alle odierne Seychelles.

A un certo punto (a partire da 25 milioni di anni fa) questa piattaforma ha iniziato a sollevarsi, spostata violentemente dai movimenti convettivi della Terra. Emersero così i Monti Volsci e con loro gli Ausoni e tutto l’Appennino centrale. La roccia carbonatica, composta da gusci e scheletri, a contatto con le piogge acide si scioglie e i gusci delle rudiste che contengono ferro in abbonzanza hanno tinto di rosso la terra, rendendola particolarmente fertile.

Cosa vedere a Campo Soriano

Come visitare Campo Soriano

L’area ricettiva di Campo Soriano si raggiunge percorrendo la strada provinciale di Campo Soriano. La Rave di San Domenico si raggiunge con la strada sterrata carrabile. Numerosi sentieri partono da questa zona e permettono di fare escursioni facili e un po’ più impegnative a seconda del tempo a disposizione e della forma fisica.

Trekking a Campo Soriano

Il sentiero numero 32 parte da Rave di San Domenico in direzione della Ripa e del versante nord di Monte Romano. Qui trovate il tracciato da scaricare (distanza circa 10 km con un dislivello di 520 m e una difficoltà media). Qui trovate il tracciato dell’anello (17 km) che passa per Sonnino.

L’anello di Monte Cavallo Bianco è un’escursione poco impegnativa di 9 km con soli 300 metri di dislivello. Il sentiero parte dalla Rave di San Domenico e gira intorno al Monte Cavallo Bianco per poi tornare al punto di partenza lungo il 532, con vista sulla Pianura Pontina e sul Circeo. Noi ci andiamo in escursione guidata (per info e prenotazioni: cosechetifarannoamareilcirceo@gmail.com).

Vi segnalo anche questo brevissimo anello di appena 1 km e mezzo per passeggiare intorno all’area di accesso al Monumento Naturale.

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