Ventotene: l’isola, le spiagge, mappa e come arrivare a Ventotene

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Di fronte alla costa della provincia di Latina ci sono 4 isole bellissime, ognuna con le sue caratteristiche, tutte da visitare in estate, ma anche a primavera e all’inizio dell’autunno: sono le Isole Pontine.

Ventotene è l’isola dei visitatori abituali, del turismo pacato e mai eccessivo, dei prezzi non bassi, ma mai ingiustificatamente alti: la più economica e spartana delle 4.

Il mare a Ventotene è pulito ed è protetto, anche se solo in parte, da una riserva. Il fondale è scuro, a causa delle rocce tufacee e basaltiche dell’isola e l’acqua ha un colore intenso e blu.

Ventotene

Ventotene è strana. Di lei si dice sia selvaggia, anche se poi, esclusa Punta dell’Arco, è tutta abitata. E il punto è proprio questo: è selvaggia, ma non come ti aspetti possa esserlo un’isoletta del Tirreno.

Ventotene odora di campagna, di campo incolto e di terra ferma, anche se il mare è visibile da quasi ogni angolo della piccola isola. Le canne al vento crescono sulla roccia tufacea fino alla riva, creando una specie di cortocircuito visivo tra la campagna e l’isola, l’acqua dolce e quella salata.

Di acqua dolce in realtà non se ne vede molta, ma il tufo raccoglie quella piovana e la conserva nel profondo delle sue cavità dove le canne riescono ad abbeverarsi.

Il paesino colorato di Ventotene vi accoglierà al vostro arrivo al porto. Intorno ad esso c’è la campagna percorsa da stradine strette e di cemento dove si affacciano le case, tutte con il loro orticello, un frutteto e le vigne.

Dove si trova Ventotene?

Ma andiamo con ordine: dove si trova Ventotene?

Ventotene è la più meridionale delle isole Pontine. Geograficamente è molto più vicina alle isole Flegree ma amministrativamente fa parte dell’arcipelago delle Isole Ponziane, in provincia di Latina.

Con le Flegree condivide le spiagge scure e le rocce tufacee ed in parte la cultura: gli abitanti di Ventotene hanno origini campane e si sente nel dialetto e nella cucina tradizionale.

Ventotene è un’isola piatta che assomiglia un po’ a una zattera in mezzo al mare. Si trova a metà strada sulla rotta Ponza-Ischia. Il porto più vicino a Ventotene è il porto di Formia che si raggiunge agevolmente in macchina oppure in treno (dalla stazione dei treni di Formia-Gaeta al porto è una breve passeggiata a piedi di 10 minuti). Con il traghetto ci vogliono 2 ore ad arrivare, mentre con l’aliscafo i tempi si dimezzano.

Porto Romano di Ventotene

Cosa vedere a Ventotene?

Il porto romano di Ventotene è scavato nel tufo ed oggi è un esempio affascinante di stratificazione, dove la storia incontra la contemporaneità e decidere cosa è antico e cosa non lo è diventa difficile.

Al porto romano di Ventotene sono ancora visibili gli attracchi dove venivano ormeggiate le navi romane che convivono accanto agli attracchi contemporanei. In questo posto i Romani scavarono anche una peschiera nel tufo, dotata di complicate tecnologie in grado di miscelare acqua dolce e salata e di fare uscire l’acqua, ma non i suoi abitanti. L’acqua dolce attirava infatti i pesci che venivano poi imprigionati ed allevati all’interno delle peschiere.

Immergendosi con maschera e boccaglio sotto alla scogliera del faro si può nuotare nella peschiera romana e poi risalire sugli scogli davanti in cui c’erano le antiche saline. Non venivano usate per estrarre il sale, ma per conservare il pesce sotto sale.

I romani abitarono l’isola di Ventotene facendone un luogo di passaggio ed un porto abbastanza florido.

Confinavano qui le persone di un certo calibro, che per ragioni politiche dovevano stare lontane dalla città, ma non dagli agi. La prima di questi illustri confinati è stata Giulia (la figlia di Augusto Ottaviano) che dà il nome alla villa imperiale di Ventotene a Punta Eolo: villa Giulia.

10 cose da vedere a Ventotene

  • PORTO DI VENTOTENE

Il porto di Ventotene è in uso da 2000 anni. I magazzini scavati nel tufo, le bitte in pietra e il molo sono gli stessi che usavano i Romani e le galere aragonesi più avanti. I Romani lo avevano costruito così bene che difficilmente si insabbia. Il sistema delle saline romane lo protegge inoltre dalle mareggiate.

  • VILLA GIULIA

In un punto panoramico a picco sul mare, sul promontorio di Punta Eolo, Ottaviano Augusto aveva fatto costruire la sua villa, con porto e peschiera. Fu progettata come residenza di villeggiatura ma poi fu utilizzata come luogo di esilio per gli esponenti della famiglia imperiale. La prima a essere esiliata a Ventotene fu Giulia, figlia di Augusto, che qui ebbe anche un figlio.

Oggi si possono visitare le terme di Villa Giulia e godersi il panorama magnifico dalle rovine. Il Museo Archeologico di Ventotene organizza visite guidate a Villa Giulia da prenotare in anticipo.

  • CISTERNE ROMANE DI VENTOTENE

La Cisterna di Villa Stefania e la Cisterna dei Detenuti si raggiungono a piedi da Piazza Castello. Nella cisterna dei Detenuti si possono vedere i murales ed i graffiti di vita quotidiana dipinti ed incisi dai carcerati che la abitarono in epoca borbonica e dai monaci che le abitarono prima di loro.

La Cisterna di Villa Stefania è un esempio perfetto di sistema di approvvigionamento dell’acqua piovana in epoca romana: è perfettamente stuccata ed intatta.

  • RISERVA MARINA PROTETTA

L’area marina protetta di cui fanno parte Ventotene e Santo Stefano è visitabile attraverso le escursioni che si possono prenotare al porto di Ventotene.

L’area immediatamente davanti a Santo Stefano è una riserva integrale dove sono vietate la pesca e la navigazione. Qui trovate il sito ufficiale dell’area marina protetta di Ventotene e Santo Stefano.

  • MUSEO ORNITOLOGICO DI VENTOTENE 

A Ventotene c’è un museo dedicato alla migrazione degli uccelli, molti dei quali, nei loro lunghi viaggi dall’Africa all’Europa, fanno tappa proprio su questa piccola isola.

  • CARCERE DI SANTO STEFANO

Santo Stefano, a 1 km da Ventotene, era luogo d’esilio d’esilio dei nemici del Regno di Napoli. Nel ‘700 Re Ferdinando IV ci fece costruire il cosiddetto carcere borbonico, struttura all’avanguardia per l’epoca.

Il Carcere di Santo Stefano è visitabile con i tour privati. Recentemente (giugno 2022) una parte dell’isola ha preso fuoco.

  • RAMPE BORBONICHE

Sei rampe di scale coloratissime collegano il porto romano di Ventotene al centro storico. Il colpo d’occhio è meraviglioso e assolutamente fotogenico.

  • PIAZZA CASTELLO

La piazza principale di Ventotene si affaccia sul castello Borbonico, oggi municipio e museo archeologico. Ci sono bar e c’è la bellissima libreria l’Ultima spiaggia, una libreria indipendente e fornitissima ricca per altro di volumi e fumetti sulla storia dell’isola e sulla nautica.

  • FESTA DI SANTA CANDIDA

Il 20 settembre a Ventotene si festeggia Santa Candida. La festa dura per 10 giorni e l’ultimo giorno (il 20 settembre) si svolge la processione per le strade del centro. Non perdete il lancio delle mongolfiere e i fuochi d’artificio sul mare!

Isola di Santo Stefano

L’Isola di Santo Stefano si trova a 2 km dalle coste di Ventotene. Proprio come la sua vicina ha origini vulcaniche. È disabitata e ha una costa alta e scoscesa che rende difficile, da sempre, l’approdo.

L’unico edificio di Santo Stefano è il carcere borbonico: un piccolo carcere circolare che è stato in uso fino al 1965 e che ha visto prigionieri illustri durante il ventennio fascista, tra cui il futuro Presidente della Repubblica Sandro Pertini.

Storia di Ventotene

L’isola di Ventotene ha una storia affascinante. I Greci vi avevano già costruito un approdo e la chiamavano Pandataria o Pandaria,, colei che dà tutto. Non la abitarono mai però, perché l’isola non ha sorgenti di acqua dolce.

I Romani, dopo aver costruito un efficiente sistema di cisterne, ne fecero una colonia dell’impero e proprio qui confinavano illustri personaggi di Roma. L’unica figlia di Augusto, Giulia (39a.c.-14d.c.), visse molti anni in confino a Ventotene ed i resti della sontuosa Villa Giulia a Punta Eolo sono un ricordo del suo soggiorno.

Tra i confinati di epoca più recente c’è l’ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini.

Il manifesto “Per un’Europa libera e unita”, poi noto come il Manifesto di Ventotene, è stato redatto sull’isola da alcuni oppositori confinati del regime fascista che in piena seconda guerra mondiale immaginavano l’unione federale dei paesi europei. I confinati erano oppositori politici del regime che vivevano in casermoni e a cui era concessa una passeggiata, il pasto nelle mense nei pressi di Piazza Castello e un bagno al mare per limitare le malattie dato il sovraffollamento.

Nel 1943 un aereo inglese ha affondato il traghetto Santa Lucia che faceva la spola da Ponza a Ventotene la cui storia è raccontata in un museo di Ponza (il museo del Santa Lucia). A nord ovest di Punta Eolo sono ancora visibili ai subacquei i resti del relitto dove morirono circa 60 persone.

Spiagge di Ventotene

La costa di Ventotene è per lo più rocciosa, c’è però qualche bella spiaggia.

Una delle spiagge iconiche di Ventotene si trova sotto il centro abitato e si chiama Cala Nave. Prende il nome dallo scoglio tufaceo che affiora di fronte alla spiaggia e che assomiglia ad una nave. È stretta e ha sabbia scura. Cala Nave è una spiaggia con ombrelloni e lettini, ma l’accesso è libero.

  • Scogli del faro

Accanto alla spiaggetta di Cala Nave iniziano gli scogli del faro che offrono spazi comodi per stendersi e trampolini di tufo perfetti per tuffarsi. C’è la possibilità di affittare lettini, o di stendersi al sole liberamente sul tufo. Proprio sotto il faro c’è un bar ristorante dove prendere qualcosa da bere e pranzare. Di fronte ci sono gli scogli di Nave di fuori e nave di terra. Entrambi un tempo erano collegati alla terra ferma e furono scavati per estrarre il tufo per costruire il borgo di Ventotene.

  • Cala Rossano

Cala Rossano è piccola e si raggiunge a piedi dal porto. Nonostante la vicinanza al porto e al passaggio dei traghetti l’acqua appare pulita e la spiaggia è gradevole. C’è la possibilità di affittare canoe e sup.

  • Altre spiagge di Ventotene

La selvaggia e bellissima Cala Battaglia si raggiunge solo via mare, così come Parata Grande che è una delle mie preferite. Purtroppo sono entrambe chiuse al pubblico per pericolo di caduta massi.

Ventotene e la bellissima riserva marina protetta si prestano in particolar modo alla sbacquea ed allo snorkeling. Punta Pascone ha un fondale di 15 metri di sabbia lavica nera, popolato da tracine e rombi.

La Secca dell’Archetto è una secca che si trova a circa 300 metri dalla costa dell’isola in mare aperto. Il tunnel subacqueo abitato dalle spugne lascia senza fiato.

Qui trovate la guida con altre 10 cose speciali da fare a Ventotene.

Come arrivare a Ventotene

Oltre che dal porto di Formia, da cui l’isola è facilmente raggiungibile, i traghetti per Ventotene partono dai porti di Terracina e da Anzio. Dal porto di San Felice Circeo invece si raggiunge solo Ponza.

Le isole di Ponza e di Ventotene sono collegate tra loro dai traghetti.

Tassa di sbarco

Chi arriva a Ventotene con il traghetto oppure attracca al porto con barca privata è tenuto a pagare una tassa di sbarco di 1,50 euro. La tassa si paga per raggiungere l’isola, ma non per tornare sulla terra ferma.

Dal 2018 anche i natanti che ormeggiano nelle acque di Ventotene sono tenuti a pagare una tassa, indipendentemente dallo sbarco a terra (informazioni presso il Centro Visite AMP-RNS  tel. 077185239 e-mail: centrovisite@riservaventotene.it sito web: http://www.riservaventotene.it).

Hotel a Ventotene

Su Airbnb ci sono tante soluzioni per chi vuole dormire a Ventotene.

I prezzi partono da 40 euro a notte. La maggior parte delle stanze e degli appartamenti costa circa 60 euro a notte. Qui trovate i posti dove dormire a Ventotene su Airbnb. Qualunque zona dell’isola è perfetta per alloggiare. L’isola è molto piccola quindi potrete raggiungere facilmente qualunque posto a piedi. Noi abbiamo dormito verso Punta degli Olivi, un’area un po’ più selvaggia rispetto al resto.

Dove mangiare

  • Il  “Brigantino” presso gli scogli sotto al faro è uno dei posti consigliati per mangiare un primo o un secondo, magari a pranzo con vista mare, in costume e con i capelli ancora bagnati.
  • Il ristorante “Il Giardino” offre una bella location, un ottimo servizio e piatti semplici ma ricercati.
  • L’Isola dei Sapori, al Porto Romano, prepara cose sfiziose con cui fare un aperitivo o una cena leggera.
  • La Lampara, proprio accanto, fa fritti di pesce e verdure e crudité.

Escursioni a Ventotene

Per trascorrere due giorni a Ventotene con un’escursione guidata potete scrivere a cosechetifarannoamareilcirceo@gmail.it. L’escursione include snorkeling guidato, passeggiata a Punta dell’Arco, visita alle Cisterne dei detenuti e nei luoghi più iconici dell’isola.

Mappa e Cartina

Di seguito trovate la mappa di Ventotene in cui è segnata una sola strada, che è la direttiva principale. Tutto il resto è un intrico di stradine di cemento che possono essere percorse in motorino, ma non con le auto, perché sono troppo strette.

Alcune navi permettono di imbarcare l’auto che è però possibile guidare solo un’ora dopo l’arrivo di traghetti ed aliscafi per non disturbare la quiete dell’isola.

La bicicletta invece, se si hanno buone gambe, è un buon mezzo per visitare Ventotene, anche se il miglior modo per muoversi sull’isola è a piedi 🙂

Immagini di Ventotene

Qui trovate 10 immagini di Ventotene che vi faranno venire una gran voglia di visitare l’isola al più presto. Ci sono le strade fiorite e gli scorci vicino al porto vecchio costruito dai romani e altri angolo indimenticabili dell’isola.

Aggiornato il

Pubblicato da Sara

Dal 2015 scrivo del Circeo e dei posti più belli della Provincia di Latina. Adoro la bicicletta, il trekking e le passeggiate in natura. Se volete innamorarvi del Circeo e dell'intera zona dell'Agro Pontino vi accompagno alla scoperta di posti segreti, di storie curiose e miti antichi, eccellenze gustose e panorami iconici! Dal 2021 sono Guida Ambientale Escursionistica, ai sensi della Legge 4/2013, iscritta al registro AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche).

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