Zannone è la più settentrionale delle Isole Pontine e la più piccola, dopo Santo Stefano e Gavi.
L’isola è riserva naturale del Parco Nazionale del Circeo e, escluse due guardie forestali che ci abitano tutto l’anno, è completamente deserta. Ma non è sempre stato così. Non molto tempo fa infatti Zannone è stata un’isola di festini, orge e scandali che hanno molto incuriosito la cronaca del tempo. Oggi è un’isola pronta ad accoglierci per un solo giorno per fare trekking e scoprirne i segreti della natura.
Indice dei contenuti
Zannone
I greci e romani la conoscevano già come Sinonia e gli uomini preistorici la frequentarono sin da tempi remoti. Homo Sapiens, infatti, si recava in zattera a Palmarola dal vicino Circeo e dopo avere raccolto l’ossidiana per punte di freccia, utensili e moneta sonante, si fermava a Zannone a sgrossarla, per trasportare sulla terra ferma unn carico più leggero. A Zannone infatti c’era qualcosa che a Palmarola mancava: l’acqua.
L’isola di Zannone fa parte dell’area protetta dal Parco Nazionale del Circeo dal 1979 ed è inserita nella Rete Natura 2000 tra le zone di protezione speciale (ZSC). L’isola infatti è meta di numerosi uccelli migratori che fanno tappa qui prima di ripartire per un lungo volo. Sull’isola nidificano la berta minore e la berta maggiore, che con i loro canti che sembrano quelli di neonati disperati hanno ispirato la leggenda del canto delle sirene.
Zannone: isola delle orge
Appena cinquant’anni fa Zannone era famosa con qualcosa che aveva ben poco a che vedere con la natura e gli endemismi dell’isola. Era conosciuta come l’isola delle orge.
Per alcuni anni è stata il rifugio segreto di una coppia di nobili: il marchese Camillo Casati Stampa e sua moglie Anna Fallarino. I coniugi, approfittando della tranquillità dell’isola, organizzavano festini a cui partecipavano nobili e personaggi dell’alta società italiana, che raggiungevano Zannone con le loro barche private.
Il Marchese Casati Stampa era un grande voyeur a cui piaceva fotografare la moglie mentre faceva sesso con uomini più giovani. Stando ai pettegolezzi nella villa a Zannone c’era anche una stanza con uno specchio da cui spiare le sedute di sesso estremo.
I festini sull’isola di Zannone finirono tragicamente il 30 agosto del 1970 quando a Roma il marchese uccise sua moglie ed il suo amante e poi si tolse la vita.
Oggi la villa del Marchese versa in stato di abbandono e ben poco rimane dell’opulenza dai toni erotici di un tempo.
Cosa vedere a Zannone
Cosa vedere a Zannone, oltre ai resti della villa del Marchese lussorioso? A Zannone ci sono i resti di un monastero cistercense, anch’esso abbondonato. Il trekking che porta alle rovine è una passeggiata bellissima.
Al Varo, l’unico posto di Zannone dove è possibile sbarcare, c’è un’antica Peschiera Romana, ricavata nella roccia e raggiungibile attraverso una scalinata interna. Dall’attracco parte il sentiero che passa per il bosco e, quando la vegetazione si dirada, arriva ad un fantastico belvedere con vista su Ponza e Palmarola.
Sull’isola vive, da circa un secolo, una piccola colonia di mufloni ed è possibile incontrarli tra le rocce, basta non fare troppo rumore per non farli scappare.
Natura a Zannone
Zannone è la più lussureggiante delle Isole Pontine. La parte tutt’oggi più verde è il versante settentrionale, mentre altrove i tagli selvaggi e gli incendi hanno impoverito la vegetazione.
La macchia mediterranea è fatta di profumosi lentischi, mirti e ginestre, lecci, corbezzoli ed olivastri.
Sull’isola vive una specie di lucertola che esiste solo qui. Si chiama Podarcis siculus patrizii. L’isola è stata derattizzata perché il ratto si nutre dell’uovo della Berta maggiore che ogni anno depone un solo uovo per coppia. La berta forma coppie stabili che si alternano alla cova per 10/15 gg. A ritorno ritrovano il nido attraverso il canto. Una volta ascoltato è impossibile da dimenticare. Il mito del canto delle sirene è ispirato proprio al canto della berta che nidifica in ambiente pleagico, sulle isole del Mediterraneo.
Le rocce di Zannone sono insieme a quelle di Sicilia e Sardegna le più antiche d’Italia. Sono ricoperte dalla lava che è venuta da Ponza in seguito alle enormi eruzioni vulcaniche che hanno formato le altre isole ponziane.
Trekking a Zannone
L’unico sentiero di trekking percorribile parte dal Varo. Qui è possibile attraccare ma non è possibile lasciare ormeggiata la barca. L’unico modo per raggiungere Zannone, infatti, è quello di avere a disposizione una barca in grado di accompagnarci e tornare a riprenderci al Varo.
Dopo aver raggiunto il belvedere, inizia la discesa verso il faro che attraversa una parte brulla dell’isola. Il faro si raggiunge solo dopo aver visitato il monastero cistercense (prima benedettino) di Zannone.
Sui resti del monastero, abbandonato nel 1300, il marchese Camillo Casati Stampa di Soncino edificò una villa: Villa Casati, ormai in stato di abbandono.
Sulla cima del Monte Pellegrino si trova la Casa di Caccia: una bianca villa a due piani che è anche l’unico edificio rimasto in piedi sull’isola e al momento non accessibile.
Qui trovate il tracciato del percorso da seguire che misura circa 5 km con un dislivello di meno di 300 metri. Per un attracco sicuro al Varo si consiglia di frequentare Zannone in estate nelle giornate di mare calmo. Il sentiero per il trekking risulta però molto assolato e particolarmente caldo quindi è necessario essere ben equipaggiati (acqua in abbondanza, crema solare, cappello da sole).
Spiagge
A Zannone non ci sono spiagge di sabbia. Dalla Caletta del Varo proseguendo sul versante sud-ovest ci sono le Grottelle. Lo Scoglio Monaco è un tufo smangiucchiato dal mare in cui qualcuno intravede la fisionomia di un frate.
Proseguendo verso Punta Levante affiorano le preziosità geologiche di Zannone: rocce dalle forme fantasiose e mare particolarmente azzurro.
Cala Marina si trova vicino alla piccola cala di Ceca dove i pescatori, in passato, facevano raggruppare i banchi di pesce per una specie di mattanza.
La spiaggetta della Calcara, sovrastata dalla falesia dolomitica e calcarea, e la Grotta del Mariuolo con gli omonimi Scogli chiudono il quadro delle cale di Zannone un tempo frequentate dai pescatori.
Come visitare
Disabitata dal 1979, da quando è diventata parte del Parco Nazionale del Circeo, l’Isola di Zannone è visitabile prenotando una escursione presso la Direzione del Parco Nazionale del Circeo a Sabaudia (Tel. 077/3511385). A Ponza diverse compagnie organizzano visite guidate a Zannone. Si parte in barca da POnza e si percorre un trekking sull’isola in compagnia di una guida. Alla fine del trekking la barca tornerà a riprendervi presso l’attracco del Varo.
Le barche della Cooperativa Barcaioli Ponzesi fanno diverse escursioni alle isole di Palmarola e Zannone partendo dal porto di Ponza. Qui trovate tutte le barche e le linee delle escursioni: Ponza – Zannone.
GUARDA ANCHE: COME RAGGIUNGERE PONZA
Clicca QUI per seguire Cose che ti faranno amare il Circeo su Facebook
Aggiornato il