Avete voglia di fare un salto indietro nel tempo, sognare cavalieri, streghe e briganti? Ai piedi dei Monti Aurunci c’è un borgo appoggiato su una valle e leggermente inerpicato sulle pendici brulle. Il suo castello ancora intatto è testimone di un tempo lontano ed il paese tutto intorno vive all’ombra della roccia viva della fortezza con vista sull’Appia antica.
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Itri
Itri è uno dei borghi più belli della Provincia di Latina, ingiustamente sottovalutato. Il borgo medioevale è stato in buona parte distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale. Il castello invece è ancora intatto, maestoso e solido proprio al centro del paese. Quando si arriva ad Itri da Nord ce lo si trova davanti all’improvviso ed è subito salto indietro nel tempo.
Il centro storico è solcato da stradine e scalinate che si inerpicano verso il castello. Durante il tragitto si incontrano chiese e campanili di antica origine.
Dove si trova Itri?
Itri si trova nell’interno del Lazio, tra Fondi e Formia, ad una cinquantina di km da Latina.
8 km la separano dalla bellissima costa di scogliere e calette che va da Sperlonga a Gaeta. Per questo motivo è un ottimo punto di appoggio per dormire lontano dai prezzi alti e dalla calca del mare in alta stagione, ma godendosi comunque le spiagge più belle della zona.
Storia di Itri
La zona di Itri fu abitata sin dalla preistoria. Fu conquistata dai Romani insieme agli altri insediamenti italici dei monti Aurunci. Divenne un importante centro lungo la Via Appia con una stazione di posta dove i visitatori trovavano ristoro e un cambio di cavalli per proseguire il viaggio. Nel Medioevo il bosgo si arroccò intorno al castello, oggi visitabile.
Il tratto della antica via Appia da Fondi a Itri è ancora integro e percorribile a piedi in una bella passeggiata che fa parte delle vie Francigene del Sud. Camminerete sull’antico basolato romano tra antiche stazioni di posta e torri di guardia. Una di queste fu rifugio di Frà Diavolo, illustre abitante di Itri e temibile bandito, che insieme alla sua banda, oppose coraggiosa resistenza all’avanzata dell’esercito francese.
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Frà Diavolo di Itri
Tra Terracina e Monte San Biagio e nella zona interna intorno a Itri c’era una zona grigia che era considerata terra di nesusno. Qui infatti non governava né il Regno delle Due Sicilie né lo Stato Pontificio, ma facevano da padroni i briganti. Frà Diavolo nacque nel 1771 a Itri col nome di Michele Arcangelo Pezza, chiamato Frà Diavolo perché faceva disperare il maestro e perché la madre lo vestì da frate. Si narra che in seguito a un torto subito si fece briganti a capo di una banda di fuorilegge e condannato a morte riuscì sempre a fuggire. Quando con l’avanzata delle truppe napoleoniche il Re di Napoli aprì le carceri per ripopolare il suo esercito la famiglia di Frà Diavolo gli chiese di arruolarlo scambiando la pena di morte con un aservizio militare di 13 anni. Frà Diavolo divenne famoso fra le fila dell’esercito per le sue doti militari e di coraggio. Quando però l’esercio borbonico finì allo sbando ritornò briganti e dedicò la vita a assalire i viaggiatori lungo la via Appia e a organizzare scorrerie contro i soldati francesi. Sempre fedele a Napoli fu impiccato nella piazza del Mercato.
Centro storico di Itri: il borgo
Il centro storico di Itri subì enormi danni durante la Seconda Guerra Mondiale. I suoi monumenti furono distrutti al 75%. Nonostante questo i vicoli e le vie intorno al castello conservano ancora un fascino autentico. Qui di seguito trovate tutte le cose più belle da vedere nel borgo di Itri e nei dintorni.
Qualche localetto e trattoria tradizionale permettono di assaggiare la mitica oliva itrana e altri prodotti locali in un’atmosfera semplice e molto casareccia.
Collegiata di San Michele Arcangelo
La Collegiata di San Michele Arcangelo è una delle più belle di Itri. Il campanile arabo-normanno svetta disegnando lo skyline del borgo. Pace e armonia si diffondono dalle sue architetture lineari in pietra viva.
Chiesa di Santa Maria della Misericordia
La Chiesa di Santa Maria della Misericordia fu distrutta durante. la Seconda Guerra Mondiale. Ma è rimasto intatto il campanile. Si trova nelle vicinanze della collegiata con il cui campanile compete in bellezza ed altezza.
Chiesa di San Cristoforo
La Chiesa di San Cristoforo si trova sull’omonima collinetta alle pendici del Monte Garda. È in completo abbandono, senza tetto e stretta dalla morsa insistente della vegetazione. Uno degli affreschi ancora visibili mostra la funzione del “bue muto”.
Con questo soprannome i compagni di studi di Colonia chiamavano San Tommaso d’Aquino, per il suo atteggiamento taciturno e per la corpulenza. L’affresco racconta la funzione di bollitura e scarnificazione del corpo del Santo, morto nella vicina Abbazia di Fossanova, allo scopo di conservarne le spoglie. LA
Vigneti e campagna di Itri
Il territorio di Itri è piccolo ma molto eterogeneo. Ci sono i monti ed i sentieri dei Monti Aurunci, la campagna, gli oliveti ed i vigneti. Al confine del Comune di Itri con la costa ci sono le spiagge di Punta Cetarola e l’Arenile dello Scarpone.
Mare a Itri: Punta Cetarola
La costa vicino ad Itri è per lo più rocciosa. A Punta Cetarola c’è la spiaggia lungo la quale passava la Flacca antica. È una spiaggia di ciottoli conosciuta anche con il nome affascinante di Spiaggia delle Bambole (si raggiunge solo via mare).
Fa parte del territorio di Itri anche l’arenile dello Scarpone, nella Piana di Sant’Agostino.
Castello di Itri
Il castello di Itri si trova nel punto più alto del borgo medioevale ed è un tutt’uno con la roccia di colle Sant’Angelo. Sono ancora intatte le sale, le torri e le mura con il camminamento originale. Il castello è circondato da ben tre cinte murarie con torri e porte. Nasce nel X secolo e solo dopo il XVI inizia ad espandersi anche fuori dalle mura. Ci sono un torrione quadrato e uno poligonale e un terzo, cilindrico, collegato al maestoso cammino di ronda. Questa terza torre si chiama torre del coccodrillo.
Dal torrione quadrato del castello sembra infatti che i prigionieri venissero dati in pasto ad un vero coccodrillo che li divorava con appetito.
Leggende sul castello di Itri
Nel 1534 il pirata Barbarossa giunse a Fondi per rapire l’avvenente e illuminata Giulia Gonzaga, una delle donne più celebrate del Rinascimento, per darla in dono al suo padrone sultano Sulimano II. Giulia scappò dal Castello di Fondi e si rifugiò presso quello itrano. Il pirata però, pensando che si nascondesse nel convento delle Benedettine a San Martino in Pagnano, fece strage delle monache e rase al suolo il convento.
Ippolito dè Medici, intimo amico di Giulia Gonzaga, probabilmente suo amante, era un assiduo frequentatore del castello idi Itri. Una leggenda narra che proprio qui gli fu servito il brodetto avvelenato che ne causò la morte.
Orari e biglietti
Il castello di Itri si può visitare dal 1/10 al 13/06 ogni giovedì, sabato e domenica dalle 16:00 alle 19:00, di domenica anche dalle 10:00 alle 13:00.
Dal 14/06 al 30/09 il castello di Itri è visitabile il martedì e la domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:00. Sul sito del Comune di Itri si legge che il castello è temporaneamente chiuso al pubblico. Consultate questa pagina per aggiornamenti.
Escursioni a Itri
Partendo dal borgo di Itri o dai dintorni del paese si possono fare numerose escursioni sui Monti Aurunci. Il sentiero per la Madonna della Civita raggiunge il Santuario in circa 50 minuti di cammino. Da qui si può proseguire per Monte Grande con un percorso di crinale. Da qui il panorama sulla Valle dell’Itri, la Piana di Fondi la costa Tirrenica è magnifico. Da qui si può scendere passando per i ruderi della Chiesa di S.Cristoforo dove però il sentiero non è segnato.
Andando verso Marciano si può percorrere il sentiero che porta alla cima del Monte Ruazzo. Qui trovate il tracciato (itinerario di media difficoltà, 8 km di lunghezza e un dislivello di 600 metri). Più lungo l’itinerario per il Monte Revole.
Il percorso della lunghezza di 5 km lungo la Via Appia antica da Itri a Fondi lo trovate qui.
A Itri c’è anche un parco avventura con percorsi sospesi. Si chiama wood park e la visita si può prenotare online.
Dove dormire a Itri
A Itri ci sono soluzioni economiche per dormire in campagna a due passi dal mare. In estate è una soluzione intelligente per spendere poco trovandosi a soli 8 km dal mare.
Su Airbnb ci sono stanze e appartamenti a partire da 20 euro a notte. Un monolocale recentemente ristrutturato vicino al castello costa 45 euro a notte.
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