Arroccato sui Monti Ausoni, con vista sulla Via Appia, Monte San Biagio è un borgo della provincia di Latina ingiustamente sottovalutato. I dintorni del borgo con il Lago di Fondi, l’Abbazia di San Magno e la Sughereta di San Vito meritano assolutamente una o più visite. Dopo la passeggiata ci si può fermare a mangiare nel borgo in una delle trattorie dove regna onnipresente la famosa salsiccia di Monte San Biagio.
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Monte San Biagio
Una cinta muraria, tre antiche porte che la attraversano e un castello a ridosso del quale si affastellano le case del borgo medioevale. Il castello di Monte San Biagio sorge su resti romani. Il paese nasce più tardi, nel Medioevo, dopo la costruzione del castello, roccaforte del Ducato di Gaeta prima e di quello di Fondi poi.
Da sempre il zona si coltiva il Moscato di Terracina, oggi soprattutto nella contrada di Valle Marina dove sorge anche il Mausoleo romano di Sergio Galba, nato qui.
Salite al castello, la costruzione più alta del borgo, passando per la chiesa di San Giovanni Battista e la piazzetta centrale. Prima dell’Unità d’Italia il paese si chiamava Monticelli di Fondi e si trova su una propaggine del Monte Calvo.
Passeggiando per il borgo noterete la presenza nei toponimi di strade e osterie di Fra Diavolo. La storia ce lo ha consegnato come uno dei più temibili briganti della storia che organizzava scorribande sulla Via Appia, da Terracina a Itri. Sappiamo che è sempre stato fedele ai Borbone e che anche la gente del posto non lo disprezzava, anzi.
La Portella di Monte San Biagio
Dalla Torre dell’Epitaffio di Terracina alla Portella di Monte San Biagio a lungo, e fino a metà dell’800 c’era una zona grigia che era terra di nessuno. Non faceva parte dello Stato Pontificio, che finiva a Terracina, e non faceva parte dei Regno delle Due Sicilie, che iniziava a Monte San Biagio. In questa terra avevano la loro base i briganti e i contadini e i pastori che passavano di qua non avevano nulla da temere da loro. Le scorribande si svolgevano sulla via Appia, predando i viaggiatori di passaggio.
La Portella è una costruzione con due torri collegate da un portico sotto il quale un tempo passava la via Appia. C’erano una dogana e una caserma presidiata da guardie napoletane di confine. C’era anche un’area per la quarantena. I viaggiatori infatti per entrare in un altro stato dovevano cambiarsi tutti i vestiti e fare un periodo di quarantena. Le malattie si credevano infatti nell’aria e nei miasmi e anche le lettere, qui, venivano disinfettate con fumi e aceto.
Sughereta di San Vito
La Sughereta di San Vito conta 300 ettari di sughere ed è la più grande sughereta ancora intatta d’Italia. Se altri boschi di pianura sono andati scomparendo per fare spazio a pascoli, coltivi e città, la stessa cosa non è successa a Monte San Biagio. Qui la produzione del sughero, scortecciato ad agosto da mani esperte, e l’allevamento dei maiali hanno continuato a svolgersi grazie alla presenza della folta sughereta.
Restano ancora i vecchi pagliai con la base circolare in pietra e i tetti di paglia. Al centro c’è il camino, utile per la stagionatura delle carni e delle famose salsicce locali e per scaldare chi dormiva nel pagliaio. Alcuni pagliai sono ancora utilizzati perché la poca umidità e la protezione dalla salsedine da mare rendono le salsicce molto più buone.
Escursioni a Monte San Biagio
La sughereta di San Vito è il posto perfetto per una passeggiata o un’escursione. Le sughere secolari sono enormi, coperte di muschi e felci e accompagnate da lecci e un sottobosco profumato. I percorso sono quasi pianeggianti e perfetti per passeggiare in tranquillità con tutta la famiglia.
Qui trovate il tracciato di un giro ad anello nella Sughereta. Qui invece trovate un percorso interessante in bicicletta che parte da Terracina e arriva al castello di Fondi passando per l’Abbazia di San Magno e la Sughereta di San Vito.
Cosa vedere vicino a Monte San Biagio
Vicino a Monte San Biagio si può passeggiare intorno al Lago di Fondi. C’è anche un punto di ristoro dove è possibile affittare le canoe per pagaiare lungo le rive del lago e magari uscire al mare dal canale di Sant’Anastasia.
Terracina con il suo centro storico ricco di resti romani è a due passi. Verso nord invece incontriamo Fondi con il castello e l’Abbazia di San Magno, assolutamente da visitare! Ci sono anche il Lago di San Puoto e il Lago Lungo e tutti i sentieri CAI del Parco naturale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi.
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