Punta Leano e anello di Monte Leano: percorso, foto e tracciati

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Sui Monti Ausoni c’è un posto speciale. Punta Leano si affaccia sulla Pianura Pontina, sul mare e del Circeo con panorami indimenticabili. Sulla punta c’è una Madonna, la Madonna del Lazio, che protegge la pianura. Ma non finisce qui. Oltre a raggiungere Punta Leano si può percorrere l’intero anello di Monte Leano, raggiungendo i Pascoli Alti profumati di timo e viste inusuali in cui l’isola della Maga Circe appare come un sogno incorniciato dai monti.

Punta Leano

Il percorso per Punta Leano parte dalla piccola chiesa di San Silvano, a Terracina. Si seguono le croci dlla via Crucis lungo una via in parte asfaltata con panorami magnifici sulla valle di Terracina, sul Monte Sant’Angelo con il Tempio di Giove Anxur di fronte e sul mare. La strada asfaltata termina a quasi 400 m. sul livello del mare, nei pressi del bivio che porta al primo ripetitore che si incontra. Con le spalle al ripetitore guardando verso Terracina apparirà per intero la corona dei monti che racchiude la Valle. Da sinistra: Leano (m.675), Pannozzo (m. 588), Concutella (m. 463), Acquasanta (m. 676), Giusto (m. 676), Sterpano (m. 403), Croce ( m. 358), Sant’Angelo (m. 227) (f.4).

Il percorso si fa poi sterrato ed entra in un boschetto fresco di lecci. Una deviazione segnalata porta alla punta dove svetta la Madonna del Lazio.Qui è facile immaginare com’era la pianura Pontina prima della bonifica e seguire con lo sguardo le linee azzurre dell’Ufente, del Linea e del Sisto. Poco lontano la Maga ci guarda immobili e poco curante.

L’itinerario a/r per Punta Leano misura circa 8 km con un bel dislivello e pendenze abbastanza ripide.

Anello di Monte Leano

L’anello di Monte Leano permette di raggiungere la Punta Leano da un percorso vario e bellissimo che vale assolutamente la pena di scoprire. Si parte dalla chiesa di San Silviano. Al primo tornante della via Crucis però si svolta a destra sul sentiero CAI ben segnalato per l’anello di Monte Leano. Ci si immerge immediatamente nel folto della macchia con enormi cespugli di mirto profumato, il cui odore si unisce a quello del timo comune, fiorito a primavera. A dispetto del nome il timo non è tanto comune sulle nostre montagne.

Alcuni cancelli segnano la presenza del pascolo. Se sono aperti li lasciamo aperti e se sono chiusi li richiuderemo dopo il nostro passaggio. La macchia si fa più folta e camminando con l’affaccio sulla valle di Terracina è facile immaginare l’antico tempio di Feronia. Qui la dea della natura selvaggia aveva la sua dimora e ci sembra vederla aggirarsi tra le sue selve.

Il sentiero segue il canalone di Francolane e poi inizia ad inerpicarsi su per la lecceta. I segnali del CAI lasciano il posto per un tratto a quelli blu e bianchi, ma il percorso resta ben segnalato.

A quota 600 metri raggiungiamo i primi pascoli con l’erba fresca e i resti di atntiche cisterne e stazzi. Abbiamo quasi girato intorno al Monte Leano e tra il folto della vegetazione si inizia ad intravedere la sagoma del Circeo che diventa protagonista più avanti.

La roccia carsica affiora con strane forme dai prati. Il fenomeno non è spettacolare ed evidente come a Campo Soriano, ma attira la nostra attenzione.

Arrivati sul sentiero di Punta Leano si può deviare verso la Madonna del Lazio oppure proseguire direttamente giù lungo la Via Crucis fino a San Silviano.

Cosa vedere sul Monte Leano

La chiesa di San Silviano (visibile solo dall’esterno) è un’antichissima chiesa testimonianza del cristianesimo primitivo. San Silviano, perseguitato dagli Ariani di Genserico, fuggì con tutta la famiglia dal Nord Africa e trovò rifugio tra i ruderi romani su cui sorge la chiesa. Diventò vescovo di Terracina nel 443. Già intorno all’anno mille c’era un cenobio sostituito poi dalla chiesa, rimaneggiata più volte. Ogni anno il primo maggio San Silviano viene portato in processione dalla Cattedrale di Terracina alla piccola chiesa, con festa, fuochi d’artificio e luminarie.

La Madonna Regina del Lazio protegge la Pianura Pontina dal 1955. Divisa in sezioni fu trasportata in cima con carri e muli. Il primo sabato di giugno si svolge tutti gli anni la processione a Punta Leano molto sentita dai terracinesi.

Lungo l’anello di Monte Leano incontrerete Francolane, una località (m.440 s, l. m.) con un gruppo sparuto di case in pietra su un piccolo altopiano alla confluenza delle pendici di tre monti: Leano, Pannozzo e Cavallo Bianco. Le case vista mare su Terracina sembrano ferme nel tempo e il turismo non sembra ancora arrivato a Francolane.

Resti di cisterne seminaturali tra gli hum, muri a secco e perimetri di vecchie capanne testimoniano l’uso agricolo e pastorale della zona.

Itinerari e tracciati

Qui trovate il tracciato dell’itinerario completo che percorre l’anello di Monte Leano. Il percorso misura quasi 14 km con un dislivello di 750 metri. Non ci sono strappi particolarmente pendenti, ma la pendenza c’è e prosegue senza sosta fino ai Pascoli Alti. Il percorso è adatto a escursionisti con un buon allenamento e in buono stato di salute fisica e psicologica.

Qui trovate il tracciato per raggiungere Punta Leano in un percorso andata e ritorno. Il dislivello è di 400 metri con una salita incessante. Il fondo in parte asfaltato lo rende di facile percorrenza. La pendenza però non è trascurabile, quindi se non siete allenati prendetevi il vostro tempo per alternare la camminata a pause brevi e numerose.

Escursioni guidate a Monte Leano

Raggiungiamo Punta Leano percorrendo l’anelo di Monte Leano in escursione guidata. Si cammina in sicurezza in gruppi con un numero ridotto di partecipanti accompagnati da una guida ambientale escursionistica AIGAE. Tutti i partecipanti sono coperti dall’assicurazione infortuni valida per tutta la durata dell’evento. Per info e prenotazioni potete scirvermi all’indirizzo di posta cosechetifarannoamareilcirceo@gmail.com oppure chiamare Sara al numero +393391953796.

Parco Naturale dei Monti Ausoni

Il Parco degli Ausoni e del lago di Fondi tutela un paesaggio naturale importantissimo e minacciato. Monte Leano, Monte delle Fate, la sughereta Valle Marina e quella di San Vito, il Monte Calvilli (punto di massima elevazione degli Ausoni, coi suoi 1.116 metri) e la Piana di Ambrifi sono tra i luoghi imperdibili del parco. I Monumenti Naturali di Campo Soriano, Tempio di Giove Anxur e Acquaviva-Cima del Monte-Quercia del Monaco fanno parte dell’area protetta.

Le rupi, come quelle di Monte Sant’Angelo e Monte Leano danno rifugio a endemismi (piante che vivono solo qui) o specie tipiche dell’Italia meridionale come la Palma nana, l’Euforbia arborea, la Campanula fragile e si colorano a primavera con le vistose fioriture della Valeriana rossa e quelle delicate del Timo comune.

Con un po’ di fortuna si vede sfrecciare dalla rupi verticali il falco pellegrino a caccia di prede e poi biancone, sparviere e lodolaio.

Vista del Circeo dall’Anello di Monte Leano

Aggiornato il

Pubblicato da Sara

Dal 2015 scrivo del Circeo e dei posti più belli della Provincia di Latina. Adoro la bicicletta, il trekking e le passeggiate in natura. Se volete innamorarvi del Circeo e dell'intera zona dell'Agro Pontino vi accompagno alla scoperta di posti segreti, di storie curiose e miti antichi, eccellenze gustose e panorami iconici! Dal 2021 sono Guida Ambientale Escursionistica, ai sensi della Legge 4/2013, iscritta al registro AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche).

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