I borghi più belli della Provincia di Latina

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Quando pensiamo alla provincia di Latina ci vengono in mente i borghi della Bonifica, città di fattura razionalista e poca storia, se non quella recente datata al ventennio fascista in cui questa provincia, prima per lo più paludosa, fu istituita.

In realtà la provincia di Latina raccoglie borghi e paesini che un tempo facevano parte della provincia di Frosinone o di quella di Roma e che, arroccati su colline oppure di fronte al mare, hanno una storia antichissima, nonostante la malefica presenza della palude incombesse a un passo da loro.

Quali sono i borghi più belli della Provincia di Latina?

Qui di seguito ho selezionato 13 borghi che vale la pena vedere nel Parco Nazionale del Circeo e nei suoi dintorni della Provincia di Latina. Tra questi ho inserito anche qualche borgo di fondazione che vale la pena visitare, oltre ai borghi medievali più belli.

Maranola è una frazione bellissima del comune di Formia, che un tempo era un paese a sé. Il borgo è arroccato in un punto incredibile, non visibile da Formia e dal mare. I suoi abitanti l’avevano costruito proprio per nascondersi dalle incursioni dei Saraceni e ci erano riusciti bene.

Maranola è un fitto intrico di strade strettissime, scale ripide e scorci sul mare. La cosa più curiosa è che non ci sono piazze. L’estate è un’ottima alternativa per soggiornare vicino al mare ma lontano dal trambusto dei posti più turistici.

In inverno Maranola è famosa per il presepe in terracotta e per una enorme rivisitazione storica in cui vengono messi in scena i mestieri di una volta. In estate si tiene il festival ambientale e artistico di Seminaria.

Itri si trova a circa 8 km dal mare in corrispondenza di Sperlonga. Il borgo è incastonato tra le montagne brulle. Il castello, che segue l’andamento in salita della roccia, crea un colpo d’occhio indimenticabile quando si arriva ad Itri.

Il castello di Itri è quasi intatto e si può visitare anche all’interno. Anche Itri, come Maranola, è un posto ideale per soggiornare in estate, spendendo meno che sulla costa e vivendo una vacanza più rilassante. La strada per andare al mare purtroppo è piena di tornanti e basta un po’ di traffico perché ci si impieghi forse troppo a percorrerla (20 minuti senza traffico).

Priverno è un borgo spesso ingiustamente sottovalutato che si trova a una ventina di km da Sabaudia, nell’interno. Sotto al borgo ci sono l’area archeologica di Privernum e l’Abbazia di Fossanova. C’è anche un museo in un castello dedicato alla matematica e ristorantini che vale la pena visitare. Glio Montano è il mio preferito, con buoni vini e prodotti del territorio compresa carne, formaggi e salumi di bufala. Il Forno del procoio è l’alternativa più ricercata, ma sempre con un rapporto qualità prezzo eccezionale.

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Bassiano è famosa per il prosciutto che qui trova il clima ideale per una stagionatura ottimale. Viene inoltre speziato con salse segrete locali che gli conferiscono un aspetto ed un sapore tutto suo. A Bassiano si può passeggiare a un passo dalle mura merlettate e fare un’escursione al Semprevisa (1550 metri) partendo dal borgo.

Visitate il Santuario del Crocifisso con la grotta affrescata, ultimo rifugio templare, conosciuto come la Grotta di Selvascura.

Sermoneta è uno dei borghi meglio conservati della Provincia di Latina ed uno dei più belli del Lazio. Il castello Caetani contiene affreschi ed arredi originali. Il panorama sulla Pianura Pontina dal suo belvedere è magnifico e in estate ospita interessanti concerti. L’offerta di ristoranti e trattorie è molto viva nel borgo e, sebbene turistica, è molto molto difficile rimanere insoddisfatti.

Ventotene è un’isola con un borgo di pescatori a ridosso dell’antico porticciolo romano. Le case sono colorate e l’atmosfera, nonostante la vocazione turistica, è rilassata e ferma nel tempo. Ventotene si raggiunge dai porti di Formia e di Terracina. Per dormire sull’isola è necessario prenotare con un bel po’ di anticipo.

  • PONZA

Ponza è quella, tra le Isole Pontine, ad essere più turistica ed in un certo senso meno accogliente nei confronti del viaggiatore. Il borgo di Ponza, anche questo sul porto, è grazioso e indimenticabile. Le case sono colorate con colori pastello.  I ristoranti si trovano tutti a ridosso del porto, affacciati su gozzi e barche (non aspettatevi di trovarne di economici). Appena sopra il porto inizia un ricco intrico di vicoli e scalette, piazzette e belvedere. Qui trovate tutte le info su come raggiungere Ponza.

Il centro storico di San Felice è piccolo e grazioso, anche se ha subito un restauro non sempre consono. Sono ancora visibili i resti delle mura romane e dell’acquedotto che si inseriscono nell’insieme medievale di edifici e stradine che immancabilmente si affacciano sul mare. In estate ci sono negozi aperti in notturna, locali e ristoranti. Il mio preferito è il Grottino. Visitate il Parco di Vigna la Corte dove tra rosmarini profumosi, vigneti e limoni potrete ammirare un incredibile paesaggio sul Golfo di Gaeta e sulle isole Pontine.

Sperlonga è un borgo bianco e scenografico, incluso nella lista dei borghi più belli d’Italia. Costruito su uno sperone roccioso a picco sul mare, ha strade, scale e stradine tradizionalmente imbiancate con la calce candida per garantire la frescura in estate. Sperlonga è molto turistica ma anche ben organizzata, con una pista ciclabile, la possibilità di noleggiare le bici, posti per parcheggiare e ristoranti di pesce che vale la pena provare. Uno si trova proprio sulla spiaggia e volendo potrete mangiare con i piedi nella sabbia (Rocciola Saracena Osteria di Mare).

Il borgo di Fogliano è ciò che resta di un antico borgo dove dimorava la Famiglia Caetani, proprietaria del feudo di Sermoneta e del castello omonimo. Una manciata di case dei lavoratori ne garantiva la funzionalità insieme ad una residenza in stile inglese per gli ospiti. Oggi la villa del Caetani non è visitabile, ma lo è in alcuni giorni del mese il meraviglioso Giardino Botanico, unico nel suo genere. Dal Borgo di Fogliano potrete passeggiare lungo il sentiero che fa il giro del lago tra i resti della palude Pontina abitati dalla bufale.

  • LENOLA

Lenola è, come la vicinissima Monte San Biagio, uno dei borghi sottovalutati della Provincia di Latina, nonostante passeggiare tra i suoi vicoli riveli piacevoli sorprese e scorci interessanti. Da Lenola si cammina fino all’antica città abbandonata di Ambrifi di cui sono rimasti ruderi sparsi tra i quali quelli del castello.

  • CAMPODIMELE

Campodimele è famosa per la longevità dei suoi abitanti che è la più alta in Italia. Prima dell’Unità d’Italia le sue colline boscose erano il riparo prediletto dei Briganti del Lazio. A Campolevole (Campo della lepre) c’è ancora la serra dei briganti: un picco sulla cresta del monte Mandrone circondato da una fitta boscaglia con una fortificazione circolare con muri di pietre a secco.

  • BORGO PODGORA

Borgo Podgora fu il primo borgo della provincia ad essere costruito durante la bonifica integrale. In princio era un villaggio operaio costruito per dare alloggio agli operai impiegati nei fraonici lavori di bonifica e costruzione delle città di fondazione. Nei pressi di Borgo Podgora scorre canale Mussolini, oggi chiamato Canale delle Acque Alte, che dà il nome al romanzo più noto di Antonio Pennacchi, vincitore del Premio Strega.

Latina ed i suoi borghi

Oltre ai borghi medioevali arroccati e secolari, a Latina ci sono una serie di borghi nati con la Bonifica dell’Agro Pontino. L’architettura di tutti è razionalista. I più grandi, come Sabaudia, hanno perso molto dell’atmosfera originaria e le loro strutture si sono evolute in virtù di nuove funzioni. Molti borghi furono chiamati con i nomi principali dei luoghi di battaglia della Prima Guerra Mondiale, come Borgo Carso, che in orgine si chiamava Tenuta Botte (dal nome di una proprietà dei Caetani. Borgo Faiti, dove si incontrano il Fiume Cavata, il Linea e il fiume Sisto, si chiamava Foro Appio sin dall’epoca romana. Il più simpatico è Borgo Santa Maria che un tempo si chiamava Gnif Gnaf per il rumore che facevano i piedi attraversandone il pantano.

Alcuni dei borghi più piccoli rimangono quasi intatti. Il mio preferito è Borgo San Michele dove, arrivando da Latina, sembra di entrare in un altro mondo che appartiene ad un’altra area geografica (quella Veneto-Emiliana) e ad un altro tempo (gli anni della Bonifica). A due passi da San Michele c’è il Museo di Piana delle Orme dedicato alla tradizione contadina, alle opere di bonifica e alla Seconda Guerra Mondiale.

Aggiornato il

Pubblicato da Sara

Dal 2015 scrivo del Circeo e dei posti più belli della Provincia di Latina. Adoro la bicicletta, il trekking e le passeggiate in natura. Se volete innamorarvi del Circeo e dell'intera zona dell'Agro Pontino vi accompagno alla scoperta di posti segreti, di storie curiose e miti antichi, eccellenze gustose e panorami iconici! Dal 2021 sono Guida Ambientale Escursionistica, ai sensi della Legge 4/2013, iscritta al registro AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche).

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