Cori: cosa vedere e cosa fare

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Arroccata sui Monti Lepini e con splendida vista sul mare e sulle Isole Pontine, Cori è uno dei borghi medievali della Provincia di Latina da vedere assolutamente.

Il centro storico è conservato benissimo e tenuto con cura dai suoi abitanti. Ci sono ottimi ristoranti, vini locali e producono un olio particolarmente meritevole.

In questo articolo scopriamo tutto quello che c’è da fare e da vedere a Cori.

Cori

Le origini di Cori sono avovlte nella leggenda troiana. Secondo il mito a fondarla fu Dardano, figlio del re d’Italia Corito e di Elettra, figlia di Atlante. Sarebbe 700 anni più antica di Roma di cui fu prima nemica e poi alleata.

Le possenti mura poligonali testimoniano la necessità di difendersi e tempi lontani dalla pace.

Secondo gli archeologi a costruirle furono i Romani, come avvenne con le mura ciclopiche del Circeo visitabili sull’Acropoli.

La città aveva tre porte di ingresso. Porta Signina (sulla via che andava verso Segni), porta Ninfina (verso Ninfa) e porta Romana (verso Roma). Oggi queste tre porte danno il nome a tre rioni che si sfidano ogni anno nel Carosello storico. L’unica porta a conservare tracce antiche è la Porta Ninfina.

Via del Porticato

Cosa vedere a Cori

  • VIA DEL PORTICATO

Entrando da Porta Ninfina visitate il rione omonimo. A fianco alla porta c’è via del Porticato. Si tratta di una via coperta che ripercorre un tratto dell’antica cinta muraria. Una serie di finestre strette e lunghe dà luce alla strada coperta e serviva per proteggere la città e attaccare i nemici dall’alto senza poter essere colpiti. A Cori, in dialetto locale, si chiama Le Sipportica.

  • S. OLIVA

La Chiesa di S. Oliva costruita sui resti di un tempio pagano, è una chiesa medievale affacciata su un magnifico panorama.

  • ORATORIO SS. ANNUNZIATA

L’Oratorio della Ss. Annunziata è anche chiamata la Cappella degli Scrovegni del Basso Lazio. Facile capire perché, una volta entrati all’interno, al cospetto di affreschi che avvolgono l’intera volta e le pareti e che conservano intatti i colori saturi.

  • TEMPIO DI CASTORE E POLLUCE

I resti del tempio di Castore e Polluce racocntano la Cori romana con colonne e mura ancora intatte. Il tempio più noto e simbolo di Cori, però, è quello di Ercole.

  • TEMPIO DI ERCOLE

Il tempio dorico svetta sull’antica acropoli della città. Le colonne in stile dorico sono ancora perfettamente intatte. Gli stucchi colorati che che ricoprivano il tempio invece non lo sono più. Dal 1898 è monumento nazionale.

  • MURA CICLOPICHE

Le possenti mura ciclopiche ci fanno viaggiare nel tempo e con la fantasia. Nel Medioevo si credeva che ad averle costruite furono i ciclopi. Chi avrebbe poturto porre l’uno sull’altro dei massi così grandi e pesanti ad altezze vertiginose se non uomini giganti? In realtà, seppur con tecnologie limitate, le competenze e la manodopera del tempo permettevano opere ingegneristiche di tale levatura. Si costruivano terrapieni per raggiungere i punti più alti e si usavano leve e manodopera in abbondanza.

Tempio di Ercole

Cosa fare

Cosa fare a Cori? I tre rioni di Cori (Porta Ninfina, Porta Signina e Porta Romana) si sfidano ogni anno nel Carosello di Cori. Si esibiscono gli sbandieratori di Cori che sono famosi in tutto il mondo. Discendono dagli antichi alfieri che portavano la bandiera in battaglia e che erano atletici e prestanti perché il vessillo non doveva cadere per nessuna ragione in mano del nemico. A partire da Rinascimento iniziarono ad esibirsi nei cortei e nelle feste di piazza. Come fanno oggi. La festa prevede rivisitazioni storiche, vestiti e balli rinascimentali mentre i cavalieri dei tre rioni si sfidano con il palio, una corsa all’anello che si svolge a cavallo. Il palio si svolge a maggio e qui trovate tutte le info sulla manifestazione e su come partecipare.

Le taverne di Porta sono le tre taverne storiche di Cori, ognuna allestita nei tre rioni del borgo antico. Non esiste posto migliore per assaggiare il vino di Cori e i prodotti tipici e caserecci della cucina locale.

Escursioni a Cori

Il Monte Lupone, sopra Cori, è una delle vette più alte dei Monti Lepini. Un giro ad anello arriva al Monte Lupone dalla Selva di Cori. Il bosco di Cori offre passeggiate anche senza l’ascensione in vetta del Lupone. Da Via Fontanelle invece si sale sul Lupone passando per il Vallone dell’Inferno.

Da Fontana del Prato invece si sale al Monte Arrestino in un percorso breve (neanche 7 km) e con un dislivello contenuto. Qui trovate un interessante percorso ad anello all’interno del bellissimo bosco di Cori.

I sentieri all’interno della Selva di Cori non sono ben segnati. Per le escursioni verso i Monti Lupone e Arrestino si consiglia l’utilizzo della carta escursionistica Monti Lepini.

Mappa

Aggiornato il

Pubblicato da Sara

Dal 2015 scrivo del Circeo e dei posti più belli della Provincia di Latina. Adoro la bicicletta, il trekking e le passeggiate in natura. Se volete innamorarvi del Circeo e dell'intera zona dell'Agro Pontino vi accompagno alla scoperta di posti segreti, di storie curiose e miti antichi, eccellenze gustose e panorami iconici! Dal 2021 sono Guida Ambientale Escursionistica, ai sensi della Legge 4/2013, iscritta al registro AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche).

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