Villa di Tiberio a Sperlonga: museo, aperture, orari e grotta

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A Sperlonga, in uno dei punti più scenografici della costa del Lazio, l’Imperatore Tiberio aveva costruito la sua villa. Era una villa enorme. La grotta naturale al limitare della spiaggia era diventata parte integrante della residenza imperiale e ospitava, ed ospita ancora, una piscina spettacolare, statue di pregio ed alcove.

In questo articolo scopriamo tutto sulla Villa di Tiberio e sul Museo ad essa dedicato con orari, biglietti ed aperture, mappa e info utili su come arrivare.

Villa di Tiberio

La Villa di Tiberio a Sperlonga si estendeva per 300 metri di lunghezza e comprendeva le caserme per la truppa con le stalle, le residenze dell’intera corte, un impianto termale, un porto, la grotta decorata che ospitava i simposi e le peschiere (un vero e proprio impianto ittico) di fronte all’anfratto. La maggior parte della villa non è stata indagata dagli scavi. La parte portata alla luce dagli archeologi rappresenta probabilmente una zona dedicata agli alloggi del personale, che nei periodi di visita dell’imperatore contava centinaia e centinaia di persone e una zona di produzione.

L’imperatore Tiberio possedeva infatti ampi terreni e zone agricole nell’area e qui si svolgeva probabilmente la trasformazione dei prodotti. Scavi recenti hanno infatti indagato la presenza di quattro grandi frantoi.

I vari edifici della villa erano costruiti sulle terrazze rivolte al mare da cui lo sguardo spaziava sulle Isole Pontine fino al Monte Circeo, che visto da qui sembra anch’esso un’isola.

Storia della Villa di Tiberio

La Villa di Tiberio era stata costruita ampliando una villa di tarda età Repubblicana, probabilmente appartenuta ad Aufidio Lorcone, il nonno di Tiberio.

La madre di Tiberio, Livia, era originaria di Fondi (a 20 km da Sperlonga) e forse l’Imperatore Tiberio (42 a.C – 37 d.C) era nato a Fondi. Era stata già edificata l’antica via Flacca che collegava Terracina e l’Appia a Formia e Gaeta, dando avvio allo sviluppo commerciale ed edilizio della zona, già nota per la vocazione agricola. Qui si produceva infatti il famoso vino cecubo, così chiamato perché diffuso da Appio Claudio Cieco che l’aveva conosciuto durante la costruzione dell’Appia nel 312 a.C.

Fu così che i romani più facoltosi iniziarono a costruire le loro ville sulla costa di Sperlonga e Gaeta, dove gli speroni rocciosi formano baie e spiagge idilliache incastonate tra le rocce e circondate dalla macchia mediterranea. E così fece anche l’Imperatore Tiberio.

La villa di Sperlonga però fu presto abbandonata, nel 26 d.C. Le fonti (Svetonio) riferiscono di un grave crollo nella grotta, avvenuto durante un banchetto che travolse tre schiavi. Dopo l’incidente l’Imperatore si trasferì nelle sue ville di Nola e di Capri.

La villa di Tiberio a Sperlonga fu frequentata da altri illustri prorietari in epoca romana e fino al VI secolo, abitata da monaci, danneggiata e saccheggiata numerose volte.

I suoi resti affiorano anche in altre spiagge di Sperlonga e dall’altro lato della via Flacca, sul monte di Bazzano, dove sono visibili i resti delle cisterne e del porto che serviva la villa.

Grotta di Tiberio

La grotta di Tiberio è la parte più spettacolare della villa romana di Sperlonga. L’enorme anfratto naturale è preceduto da una grande peschiera rettangolare di acqua marina che ospitava al centro un’isola artificiale che fungeva da caenatio estiva, ovvero il posto dove Tiberio e la sua corte mangiavano in estate.

La grotta era decorata con statue marmoree di enorme valore artistico dedicate alla saga di Ulisse e scolpite da artisti greci di Rodi. Si pensa che queste famose maestranze abbiano alloggiato nella villa per terminare le statue precedentemente abbozzate in bottega. Il fondo della grotta era decorato con affreschi e opere in muratura che dividevano l’ambiente in sale ed alcove. Presso l’alcova sono ancora visibili i resti di affreschi e di decori creati con conchiglie locali e gli spazi in cui erano probabilmente posti i letti.

Sopra l’apertura esterna della grotta c’era la statua di un Ganimede bellissimo rapito dall’aquila Zeus. La peschiera comunica con la piscina circolare al centro della grotta dove campeggiava in posizione scenica il gruppo scultoreo dell’assalto al mostro di Scilla, il più maestoso dei quattro. C’erano poi il gruppo dell’accecamento di Polifemo, quello del ratto del Palladio e quello di Ulisse che trascina il corpo di Achille.

Le statue della Grotta di Tiberio

Tiberio era un grande amante del mito omerico e in particolare dell’eroe Odisseo. Nella grotta della villa volle creare un vero e proprio museo a chielo aperto dove i suoi illustri ospiti potevano ammirare tra giochi d’acqua, luci e riflessi scenografici nelle sottostanti piscine, opere scultoree magnifiche dedicate all’eroe greco.

Tiberio e la sua famiglia, la gens-Giulio-Claudia, si ritenevano discendenti della progenie di Ulisse e Circe e la grotta posizionata proprio di fronte al monte Circeo, considerato dimora di Circe, era il posto perfetto per farne mostra.

Durante la costruzione della moderna via Flacca, alla fine degli anni 50, furono trovati diversi frammenti di statue di grande pregio. Si iniziò quindi a scavare nella grotta dove furono rinvenuti migliaia di frammenti. Oltre a quelli più piccoli erano presenti arti, alcuni di enormi proporzioni. Il ritrovamento di una testa molto simile a quella del Lacoonte esposto ai musei vaticani e la firma sul marmo degli stessi artisti di Rodi del Lacoonte fece capire che ci si trovava di fronte ad una scoperta sensazionale. Si pensò proprio che i frammenti facessero parte dell’originale del Lacoonte.

Lo studio meticoloso degli archeologi ha portato alla ricostruzione dei gruppi scultorei che sono visibile nelle sale del museo della Villa di Tberio. Ci sono i gruppi ricostruiti in gesso in base agli studi sui frammenti originali e gli originali assemblati. Il risultato è strabiliante ed emozionante è la storia dei ritrovamenti e delle battaglie degli abitanti di Sperlonga perché il loro tesoro non fosse traslato a Roma e rimanesse esposto e studiato all’interno di un museo costruito ad hoc.

Museo Archeologico della Villa di Tiberio

Il Museo Archeologico della Villa di Tiberio a Sperlonga, costruito nei pressi degli scavi della villa, è stato aperto nel 1963 per ospitare i resti rinvenuti una decina di anni prima nella grotta di Tiberio.

Le enormi statue che decoravano la grotta di Tiberio, tutte a tema omerico, sono state ricostruite ed esposte nelle sale del museo. Ci sono:

  • il gruppo dell’accecamento di Polifemo
  • l’assalto al mostro di Scilla
  • il ratto del Palladio
  • ratto di Ganimede
  • Ulisse che trascina il corpo di Achille

Le statue sono originali ellenistici del II secolo a.C. ad opera degli stessi autori del Lacoonte esposto dal ‘500 nei Musei Vaticani (almeno così conferma un’iscrizione trovata a Sperlonga, che nomina gli stessi autori di Rodi a cui Plinio il Vecchio dà la paternità del Lacoonte).

Nel museo di Sperlonga i frammenti ritrovati sono stati assemblati con cura ed esposti accanto alle ricostruzioni in gesso di come sarebbero potuti essere i gruppi scultorei completi in origine.

Dopo una passeggiata tra queste enormi sculture di marmo si cammina in un sentiero nella macchia mediterranea scendendo lungo gli scavi della villa fino alla grotta e al mare.

La peschiera è ancora piena d’acqua e di pesci, proprio come 2000 anni fa e il panorama davanti alla grotta, ai suoi affreschi e piscine è lo stesso che guardavano Tiberio e la sua corte, affascinati come noi dal mito di Ulisse e da questi posti (qui trovate un post che racconta la storia di Ulisse e la Maga Circe sul Monte Circeo e qui di Ulisse, della Riviera di Ulisse e del Circeo nel mito e nella cultura romana).

Orari e aperture

Il Museo Archeologico di Sperlonga è aperto tutti i giorni esclusi i lunedì e i martedì:

  • dalle ore 8:30 alle 19:30.
  • Chiuso il 25 dicembre, il 1 maggio e il 1 gennaio.

Prezzi e biglietti

Il prezzo del biglietto per visitare il Museo Archeologico di Sperlonga è di:

  • 8 euro per il biglietto intero
  • 2,50 per il biglietto ridotto.

La prima domenica del mese l’ingresso è gratuito.

Indirizzo e contatti

Villa di Tiberio e Museo Archeologico Nazionale – via Flacca km 16300, Sperlonga. Tel – 0771548028.

Sulla via Flacca, di fronte all’entrata del museo c’è un parcheggio per gli autobus.

Ricostruzione della Villa di Tiberio a Sperlonga

Gli scavi parziali della Villa di Tiberio e le fonti, anche se lacunose, lasciano immaginare come sarebbe potuta essere la Villa di Tiberio a Sperlonga.

Qui sotto c’è una mappa della villa con una ricostruzione approssimativa dell’edificio portato in luce dagli scavi:

La spiaggia della Villa di Tiberio

La parte più meridionale della spiaggia di Bazzano termina davanti alla grotta di Tiberio. Questo tratto di costa e il mare che la bagna sono riserva marina protetta, dove è interdetta la pesca e il transito delle barche a motore.

L’Area Protetta Monumento Naturale di Sperlonga, Promontorio villa di Tiberio e Costa torre Capovento, Punta Cetarola garantisce la protezione dell’area marina. Il WWF gestisce, invece, l’Oasi Blu, ovvero lo specchio di mare e di arenile davanti alla villa di Tiberio (tel. 0771 7683850).

Come arrivare

Il Museo Archeologico di Sperlonga si trova in via Flacca 16.300. Qui trovate la mappa per raggiungere il museo e la Grotta di Tiberio:

Aggiornato il

Pubblicato da parconazionaledelcirceo

Sono cresciuta al Circeo e ci torno ogni volta che posso. Lavoro per un magazine di viaggio, vado in canoa, in bicicletta e viaggio a piedi. Adoro il mare e ho un cane ridico.

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