Due settimane in Tanzania: PARTE 6/6

Se non hai letto la prima parte, dove spiego i “fondamentali” di un viaggio in Tanzania (perlomeno in base alla nostra esperienza), puoi trovarla QUI.

Qui ci sono i giorni 14 – 17, a questi link trovi invece le altre parti di itinerario:

Giorno 14 – 24 settembre

Ultima parte del nostro viaggio. In accordo sempre con Capitan Findus, ci trasferiamo da Kiwengwa a Michamvi, precisamente a Pingwe. Lungo il tragitto facciamo tappa alla foresta di Jozani. Qui ci sono a disposizione due tipologie di escursione: breve (quella che facciamo noi) che dura quasi un paio di ore, e lunga (di cui non eravamo a conoscenza, pare fosse una escursione di tante ore più impegnativa). La visita è con una delle guide del Parco e non ha un costo, tuttavia la guida chiarisce subito che chi lavora in questo Parco è un volontario senza stipendio, pertanto la mancia è caldamente consigliata.

Nella prima parte della visita camminiamo tra una fitta vegetazione tropicale dove vivono molti esemplari di scimmia Colobo rossa. Le scimmiette sono simpaticissime: giocano, si lanciano da un albero all’altro, si mettono in posa per le nostre foto e video.

La visita prosegue spostandoci alla vicinissima laguna di Chwaka, dove passeggiamo su dei pontili attraverso una suggestiva foresta di mangrovie. La guida ci spiega molto durante il percorso e abbiamo l’opportunità di fare delle foto in questo paesaggio davvero particolare dove l’umido regna sovrano.

Terminata questa escursione, proseguiamo nel nostro trasferimento verso Michamvi. Raggiungiamo la nostra ultima dimora del viaggio, ossia Shanuo Beach Bungalows, direttamente sulla spiaggia di Pingwe, con vista sul famoso ristorante The Rock. Per la nostra sistemazione paghiamo, per tre notti con colazione inclusa, 239,19 €. Questa spiaggia è ancora meno affollata di quella di Kiwengwa: pochissimi turisti, pochissimi beach boys, fenomeno delle maree molto accentuato.

Pranziamo presso il The Wishing Tree dove abbiamo un piccolo sconto avendo la camera allo Shanuo. Niente male.

Nel pomeriggio facciamo passeggiate sulla spiaggia per scoprire la zona e ci rilassiamo. Passando davanti al Blue Wave Diving, vicino al nostro alloggio, veniamo approcciati (come sempre) da un ragazzo del luogo che ci offre delle escursioni. Si fa chiamare “Capitano Alex” e lavora in regola con questa associazione. Ci offre prima alcune escursioni più blasonate, gli spieghiamo di averle fatte tutte, riesci poi a proporci qualcosa più di nicchia nella zona e prendiamo dunque accordi con lui per i giorni successivi.

Intanto per la cena scopriamo con grande piacere il Baladin: ebbene sì, i proprietari del birrificio italiano hanno creato qui un villaggio con ristorante dove si può bere la loro birra. Il villaggio da fuori sembra molto bello, ci troviamo talmente bene al ristorante che lo visiteremo più volte nei giorni a venire. Come prezzi, in due, spendiamo sempre tra i 20 € e i 40 € in totale, a seconda di quanto mangiamo. Vi suggeriamo di provare, se vi piace il genere, la pizza con i frutti di mare sopra. Tutti i piatti molto buoni, dolci e cocktail compresi.

Giorno 15 – 25 settembre

Prima avventura della giornata è una sessione di snorkeling con “Capitan Alex” presso la Blue Lagoon. Abbiamo le nostre maschere e boccagli e ci facciamo fornire di pinne dai ragazzi dell’associazione. Questa zona presenta molta barriera corallina ed è fantastica: si vede molto di più rispetto all’atollo di Mnemba e ci sono davvero pochi turisti. Lo snorkeling è assai piacevole e lo intervalliamo con una pausa a base di frutta fresca a bordo della barchetta di Alex. Nella stessa mattinata ci spostiamo in un altro punto ricco di stelle marine. Snorkeling interessante perché non ne avevamo viste così tante tutte insieme, alcune sono molto grandi. Ricordiamo che le stelle marine non vanno mai toccate perché potremmo causarne facilmente la morte. Su internet trovate mille articoli che spiegano il perché.

Al rientro, dedichiamo il pomeriggio nuovamente a passeggiate (utile avere le scarpette da scoglio) e al relax. Pranziamo al Baladi.

Per la sera per cena abbiamo una prenotazione, fatta prima di partire, per il celebre The Rock.

Sul The Rock cosa dire… è sicuramente un posto unico: un ristorante su un isolotto/roccia che, a seconda della marea, può essere raggiunto a piedi oppure in barca. Il ristorante è di qualità comparabile ad uno stellato, i prezzi non sono di certi quelli standard di Zanzibar ma molto più alti. Vogliamo comunque concederci questa coccola e spendiamo 105 € in due prendendo due piatti, due dolci e due cocktail. Ci intratteniamo a fare due chiacchiere con il gestore che è italiano e molto alla mano.

Giorno 16 – 26 settembre

È il nostro ultimo giorno e lo impegniamo con un’ultima escursione. Il nostro amico Capitan Alex ci porta a sud alla famosa spiaggia di Mtende, dove possiamo fare passeggiate e bagni al mattino per via della bassa marea.

Quando sale la marea decidiamo di spostarci e raggiungiamo la famosa Kuza Cave, una caverna dove si può fare il bagno all’interno e intrattenersi all’esterno con alcuni ragazzi che suonano tamburi e bonghi assieme a noi turisti. Il prezzo per visitare la caverna è 10 $ a persona.

A pranzo rientriamo alla base, mangiamo e ci riposiamo. Nel pomeriggio siamo di nuovo con Alex che ci fa portare a vedere la spiaggia di Kae. Qui all’ora del tramonto c’è un lido pieno di ragazze e ragazzi, si fa aperitivo, si balla, c’è uno spettacolo di alcuni ragazzi che fanno il limbo sotto bastoni infuocati.

Ultima cena a Zanzibar: Alex ha organizzato un barbecue direttamente in spiaggia e griglia ogni ben di Dio: aragoste, cicale, gamberoni e ha anche portato del riso e delle patate. Questa scorpacciata (impossibile finire tutto) ci costa 30 $ in due. Pensiamo di consumare in spiaggia ma poi dallo Shanuo ci mettono a disposizione piatti e posate, quindi sfruttiamo il tavolino sul balconcino fuori dalla nostra stanza in un’atmosfera molto romantica.

Giorno 17 – 27 settembre

È il momento dei saluti, dobbiamo lasciare Zanzibar. Ma che viaggio incredibile è stato? Abbiamo il volo alle 11:50 da Stone Town, ci facciamo portare in aeroporto sempre da Alex (in definitiva essendoci trovati bene abbiamo fatto con lui ogni escursione e transfer in Michamvi). Ripartiamo con volo diretto Zanzibar – Roma con Neos. Costo 900 € in due, con pasti e bagagli da 23 kg in stiva. Ciao Africa, hai lasciato un ricordo splendido dentro di noi, asante sana.