Islanda, la Terra del Ghiaccio e del Fuoco | 8 giorni | Introduzione e fondamentali

Dopo averla sognata a lungo, finalmente abbiamo avuto il privilegio di viverla: la nostra prima esperienza in Islanda. Il viaggio è stato organizzato totalmente in autonomia, senza l’ausilio di agenzie se non i preziosi consigli ottenuti in rete da altri viaggiatori. In particolare vorrei ringraziare i creatori e gli appartenenti al gruppo Facebook “Amici dell’Islanda”. Questo articolo può esservi utile per pianificare un viaggio in Islanda.

Quello che vi presento è l’itinerario da me creato e seguito. Si articola su 10 giorni, di cui 2 di viaggio e 8 effettivi in Islanda (dal 9 marzo pomeriggio al 18 marzo sera). Oltre all’itinerario qualche informazione utile: le spese sostenute, l’abbigliamento consigliato, ecc.

Partiamo dalle spese… quanto costa un viaggio in Islanda?

NOTA BENE: la seguente tabella è relativa al nostro viaggio datato marzo 2019.

Sappiamo tutti benissimo quanto l’Islanda non sia un viaggio economico. In rete troverete testimonianze ed esperienze che variano dai 1.500 € ai 3.000 € a persona, a seconda del numero di giorni e del tipo di organizzazione. Quello che abbiamo speso noi nel nostro viaggio self-organized è circa 1.350 € a persona ed eravamo in 4 (dettaglio non indifferente), inclusivo di TUTTO (voli, pernotti, vitto, auto, etc.). Questo il mio foglio Excel in cui ho organizzato i costi sostenuti al dettaglio (per quanto possibile):

Registro spese Islanda

Per ottenere queste cifre ho approfittato di ogni sconto e convenzione trovata in rete: codici sconto su Booking.com, convenzioni del gruppo Facebook Amici dell’Islanda o codici sconto trovati tramite semplice ricerca su Google.

Possiamo dunque individuare i punti fondamentali dell’organizzazione di un viaggio in Islanda:

Il volo

Abbiamo volato con easyJet da Milano Malpensa a Keflavik, con scalo a London Gatwick. Il volo è costato 200 € circa a persona A/R con inclusi l’assicurazione Gatwick Connect (che forse avremmo potuto non fare ma ci ha tutelati in caso di ritardo del volo) e 2 due bagagli da 23 kg da mettere in stiva (oltre ai 4 classici bagagli a mano che avevamo a disposizione!). Visto che siam partiti da Bologna, abbiamo conteggiato nel budget anche la benzina e i pedaggi da Bologna a Malpensa (90 € A/R), nonché il parcheggio per 10 giorni in uno dei tanti parcheggi con servizio navetta incluso vicino all’aeroporto. In particolare abbiamo scelto Green Parking Malpensa, costato circa 26 €.

Documenti, soldi e rete telefonica

Viene accettata la normale carta d’identità italiana anche se spesso in aeroporto in Islanda vi chiederanno di esibire in aggiunta un altro documento (va bene la patente di guida europea).

La moneta dell’Islanda è la corona islandese ma… noi non abbiamo cambiato nemmeno un euro. Durante l’intera durata del viaggio abbiamo pagato con le normali carte di credito o di debito, accettate davvero ovunque. Al limite vi consiglio di cambiare giusto una ventina di euro per esigenze particolari.

Anche se non fa parte dell’Unione Europea, l’Islanda ha aderito alle più recenti regole sul roaming dell’Unione, per cui potete navigare con la vostra connessione dati senza costi aggiuntivi fino a 2 o 3 GB rispetto alla vostra normale offerta. La copertura della rete mi è sembrata molto buona sull’isola e ho usato agilmente il navigatore (per sicurezza scaricate anche offline le mappe).

L’auto a noleggio

A seconda dell’itinerario che volete seguire e della stagione di riferimento bisogna scegliere il mezzo a noleggio. Ad esempio se viaggiate in Agosto e volete seguire soltanto la Ring Road senza andare su strade difficoltose potreste prendere una normale utilitaria. Se invece avete intenzione di percorrere le strade contrassegnate dalla lettera F è obbligatorio avere un 4×4.

Per non sbagliare ed essendo Marzo, abbiamo noleggiato una 4×4, in particolare un Dacia Duster con cambio manuale. Per il noleggio ho scelto Blue Rental Car (visto l’alto numero di recensioni positive e la presenza di uno sconto). Ho aggiunto l’assicurazione SAAP (Sand And Ash Protection, le altre sono già incluse di base) e il secondo guidatore. Costo totale 604 €. Le compagnie di solito vi danno la possibilità di abbattere ogni franchigia sui danni riportati durante il noleggio pagando una quota in più; si tratta dell’opzione liability waiver. Essendo abbastanza cara (costava sui 170€!) abbiamo preferito non inserirla ma stipulare noi una assicurazione esterna al noleggio. Come funziona? Si paga l’assicurazione esterna (circa 27 € euro totali nel nostro caso, con insurance4carhire) e in caso di problemi, dopo che avrete pagato i danni oltre franchigia alla società di noleggio, questa assicurazione vi rimborserà. Oltre al rimborso, questa assicurazione copre anche danni ai cristalli e agli pneumatici (normalmente non coperti).

Molti fanno qualche fotografia all’auto prima di partire, in modo da avere una prova dello stato attuale di carrozzeria e quant’altro (ovviamente assicuratevi che eventuali danni siano segnalati già nel foglio consegnato dalla società di noleggio!).

Guidare in Islanda

Guidare in Islanda non è una cosa da prendere sottogamba (ma non abbiate paura, bastano un paio di accortezze). Durante il nostro viaggio abbiamo visto diversi turisti finiti fuori strada sulla Ring Road a causa del maltempo e probabilmente della loro incapacità di valutazione. L’Islanda è una terra meravigliosa, ma potreste trovarvi a guidare in condizioni pericolose, con la strada ricoperta di neve o ghiaccio, con il vento che sposta il veicolo o vi getta sabbia addosso. Dunque mai sottovalutare il meteo, fare attenzione e controllare sempre la presenza di allerte prima di partire per una tappa del proprio itinerario. Dove si controlla? Semplicissimo. I siti che devono accompagnarvi durante il vostro viaggio sono questi:

  • safetravel.is : qui vengono pubblicati gli avvisi con le allerte meteo;
  • road.is : qui vengono mostrate le condizioni di tutte le strade dell’Islanda, basta cliccare sulla zona dell’isola interessata e guardare il colore della strada, confrontandolo con il significato in legenda. L’importante è MAI mettersi in viaggio se la strada è colorata di rosso: significa che è chiusa e le condizioni sono pericolose. Negli altri casi (strada bianche, blu, fucsia) noi stessi abbiamo guidato, con prudenza naturalmente.

Oltre a queste indicazioni, fate molta attenzione al vento. In Islanda il problema non saranno tanto pioggia e neve ma il vento, fortissimo e in grado di spostare voi e la vostra auto. Molta cautela dunque quando aprite le portiere dell’auto per scendere: rischiate che il vento ve le strappi via dalle mani causando danni alla macchina, danni che non sono mai coperti dalle società di noleggio!

La benzina costa parecchio in Islanda (nel periodo in cui siamo andati noi il diesel veniva circa 1,65 € a litro). Troverete stazioni di rifornimento in tutti i centri abitati, ma attenzione: sono i centri abitati che sono pochi! Dunque non pianificate tappe con tratti eccessivamente lunghi di sola strada senza niente e nessuno in mezzo (cosa plausibile in Islanda), se non avete il serbatoio con abbastanza carburante.

Un articolo che ho trovato molto d’aiuto prima di partire è sul blog di Spiccando il Volo. 

I pernottamenti

Per dormire le soluzioni possono essere molteplici. Noi abbiamo dormito ogni notte in un posto diverso, essendo il nostro un viaggio “itinerante”. Poiché in 4, abbiamo potuto prenotare cottages e appartamenti davvero molto belli, immersi nel nulla e lontani da ogni inquinamento luminoso (condizione ideale se siete a caccia di aurore boreali). I cottages sono mediamente molto belli: caldi, accoglienti, dotati di cucine attrezzate, e addirittura alcuni di questi hanno una vasca all’aperto dove potete immergervi nell’acqua calda a 38 ° sotto il cielo stellato mentre la temperatura è di pochi gradi se non addirittura in negativo. Oltre ai cottages/appartamenti in totale indipendenza, esistono diverse Guesthouse e fattorie dove alloggiare. Questo vi darà la possibilità anche di scambiare quattro chiacchiere con gli abitanti del luogo, spesso fattori abituati alla totale solitudine e ad uno stile di vita agli antipodi rispetto al nostro.

Io ho prenotato in anticipo tutti e 9 i pernottamenti, cosa che può essere un rischio visto che a causa del clima potreste dover modificare in loco il vostro itinerario. Tuttavia i proprietari dei vari posti sono quasi sempre molto disponibili a darvi cancellazione gratuita (anche se non esplicitato sui siti tramite cui prenotate) in caso di impossibilità a raggiungere la struttura causa strade chiuse per il maltempo. Fortunatamente non abbiamo avuto problemi e abbiamo rispettato bene l’itinerario, ma se avete la possibilità lasciate un giorno in itinerario libero da usare in caso di emergenza per percorrere qualche tappa saltata in precedenza.

Il vestiario

Cosa mettere in valigia per un viaggio in Islanda? Noi siamo andati in un periodo di 8 giorni effettivi, in cui di giorno le temperature oscillano tra 0 e 4 gradi e devo dire che la scelta dell’abbigliamento è stata perfetta. Le regole fondamentali sono due: avere intimo termico e vestirsi a cipolla.

  • Due/tre maglie termiche aderenti a maniche lunghe. Le trovate dentro il reparto calcio/calcetto da Decathlon;
  • Due/tre leggins termici (reparto sci stavolta);
  • Due pantaloni normalissimi da trekking da montagna;
  • Qualche maglia termica non intima e qualche pile;
  • Un sovrapantalone per rendere impermeabili in caso di necessità i pantaloni da trekking;
  • Scarpe da snow hiking impermeabili base (ho preso un paio da 35 € circa e sono state perfette);
  • Calzettoni termici o di spugna a volontà;
  • Giubbino impermeabile antivento (ne trovate sia al reparto snow hiking/trekking che in quello per sci per tutti i gusti e prezzi). Non c’è bisogno di spendere una esagerazione: io ho preso un giubbino da sci molto bello a 22 € (ma era scontato al 50 %) ed è stato perfetto;
  • Sottoguanti touch (per poter usare bene smartphone e macchina fotografica) e guanti da metter sopra. Io ho comprato dei guanti dove le dita possono stare coperte o all’occorrenza lasciate “libere” (col sottoguanto sempre) per avere più manualità;
  • Cappello;
  • Scaldacollo (lasciate a casa le sciarpe, bisogna stare comodi e ben coperti!);
  • Costume da bagno, accappatoio, telo in microfibra e infradito.

…perché il costume da bagno?

Perché in Islanda vi sono diverse pozze termali naturali con acqua calda, anche in mezzo al nulla! Oltre a fare il bagno in strutture attrezzate (ve ne sono diverse, dalla celebre e inflazionata Laguna Blu alle varie Secret Lagoon, Laugavartn Fontana, Kruma, ecc) potrete avventurarvi nella natura alla ricerca delle pozze! Trovate su questa mappa la gran parte delle pozze naturali, ma vi sono diversi siti di appassionati con le istruzioni per raggiungere quelle più sperdute. Noi lo abbiamo fatto, raggiungendo dopo 6 km di strade improbabili la strepitosa Sturlungalaug ed è stata una delle esperienze più belle del viaggio.

Il vitto

Mangiare in Islanda costa davvero tanto (un piatto principale costa dai 30 € ai 50 € ma nei prossimi capitoli troverete il dettaglio di quanto abbiamo speso noi senza privarci di nulla). Noi abbiamo portato dall’Italia diverse cose: dei risotti in busta, cose per la colazione, qualche affettato e ovviamente la moka e il caffè. Durante il nostro viaggio abbiamo mangiato fuori 4 volte fuori in Islanda per poter provare i piatti tipici, spendendo sui 30-33 € a testa ogni volta (bevendo solo acqua tuttavia). Le altre sere abbiamo sempre cucinato, poiché tutti i posti erano attrezzati con cucina e ciò che occorreva. Per il pranzo ogni mattina preparavamo dei panini o delle insalate da portare. I supermercati si trovano in tutti i centri abitati, in particolare il simpaticissimo porcellino del Bonus vi accompagnerà durante tutto il viaggio.

Le cose tipiche da provare sono tutti i piatti a base di pesce e di agnello; zuppe calde di carne o pesce in abbondanza, lo squalo putrefatto, la testa di pecora (quest’ultima non la abbiamo provata purtroppo), il pesce essiccato . Nei supermercati prendete lo Skyr (lo yogurt tipico) se vi piace il genere.

NB. in Islanda l’acqua della normale rete idrica è buona da bere, dunque potete non comprarla ai supermercati facendo il refill delle vostre borracce (giusto a Reykjavik e a Reykholt abbiamo notato un forte odore di zolfo e abbiamo evitato). Gli alcolici hanno invece dei prezzi proibitivi: un buon modo per concedersi cene fuori è quello di bere solo acqua (inclusa gratuitamente).

E ora… i link all’itinerario!

Giorni 1 e 2

Giorno 3

Giorno 4

Giorni 5 e 6

Giorno 7

Giorno 8

Giorni 9 e 10